venerdì 11 dicembre 2009

Video Agghiaccianti: Olimpiada

Tonis Magi fece l'inno ufficiale delle Olimpiadi di Mosca del 1980.
Preclude i tempi, poichè è anni '80 anche se gli anni '80 erano appena appena iniziati.

Un eroe che verrà ricordato in eterno. Grazie Tonis, sei bello.

giovedì 10 dicembre 2009

Viva Gesu' che ci da le vacanze

Signore e signori, anche quest'anno nasce Gesu' e con la sua nascita ci sono tante vacanze.

Le mie, in particolare, iniziano questa sera e finiscono a Gennaio, quindi il blog si prende la sua pausa annuale per il Natale.

Auguròvvi un buon Natale, un felice anno nuovo e tutte quelle cose che si dicono un questi casi (come sei cresciuto, non ci sono piu' le mezze stagioni e cosi' cosi').

A presto!

Ossessione compulsiva per l'amore

Questo evento e' uno di quegli eventi che all'inizio sono molto seri, poi dopo qualche tempo ci si ride su e ci si fanno battute.

Seppure l'evento sia entrato nella fase piu' rilassata, poiche' sono passati anni, usero' nomi fittizi per tutto.

Anni fa, in uno dei posti dove ho lavorato, lavorava una mia amica che chiameremo Martina.
Nel medesimo posto lavorava un ragazzo molto schivo che chiameremo Giuseppe.

Martina era una ragazza assai gradevole e simpatica e Giuseppe parse invaghirsene.
Purtroppo, siccome Giuseppe era molto schivo, non trovava il coraggio di dirle nulla, ma un giorno raccolse tutto il suo coraggio e si presento' a lei.

Le chiese: "Martina, ti andrebbe di uscire con me qualche volta?"
Ella, lusingata ma non interessata, rispose: "No, grazie, purtroppo sono davvero molto impegnata"
Una frase tipica per non urtare il pretendente con un "No, mi fai cagare la merda".

Tutto a posto, quindi, no? Lui ha fatto il tentativo, lei ha gentilmente declinato, la faccenda finisce.

Peccato che Giuseppe, che viveva nel suo mondo di favola dove le cose vanno tutte bene, senti' come risposta qualcosa come "Si' certo, ci vediamo quando il lavoro e' finito".

Cosi', Giuseppe, poco prima della fine dell'orario di lavoro, si presento' da Martina e le disse: "Se vuoi possiamo scendere giu' assieme e fare una passeggiata"
E lei, stupita, gli disse: "No Giuseppe, ho ancora molto da lavorare"
E lui: "Ah, ho capito. Quindi andiamo?"
Lei: "Ti ho detto di no, non posso"
Lui: "Quindi ti aspetto giu'?"

Lei, piuttosto turbata, ando' dal nostro capo che prese Giuseppe e lo riporto' al suo posto.

Il giorno dopo, mentre me ne stavo tutto tranquillo a fare il mio lavoro, Martina viene da me e mi dice:
"Ale... Giuseppe mi ha chiesto di sposarlo. Prima mi ha chiesto scusa per ieri e poi mi ha chiesto di sposarlo".

Capirete facilmente il mio stupore, sicche' questo ci faceva capire che Giuseppe non era proprio sano sano sano sano.
A quanto ricordo, lei gli rispose di no e lui disse: "Ma io ti voglio sposare" e lei: "Ma io no" e lui "Ma io si'".
Capirete bene che questo tipo di discussione puo' protrarsi per molto tempo senza raggiungere una conclusione.
La conclusione venne stabilita' dal capo, che prese Giuseppe e lo trasbordo' all'esterno degli uffici, dicendo lui di tornare domani, a mente fresca.

Il giorno dopo accadde questo:
Giuseppe se presento' con la madre e subito reso noto a tutti i suoi intenti matrimoniali nei confronti di Martina.
La madre cerco' di fargli capire che non era il caso con questa frase: "Vedi Giuseppe, Martina non e' un giocattolo come quelli che ti prendevo da bambino, che puoi averli oppure no. Anche lei deve essere d'accordo. Magari con il tempo, poi, chi lo sa".
Ovviamente Martina non vedeva un futuro roseo per la loro relazione (nonostante da un lato fosse gia' arrivata la proposta finale) e fondamentalmente cercava una soluzione pacifica.

Entro breve Giuseppe inizia a cercare Martina urlando per i corridoi: "Martina ti voglio sposare!"
Entro breve tutti accorrono e cercano di fermarlo. Il suo tono cambia un pochino: invece di gridare "Martina ti voglio sposare" la sua invocazione cambia in un "Vi ammazzo tutti!"

Ovviamente questo e' troppo: vengono chiamati polizia e ospedale, che si presentano in breve tempo e solerti inbracano e portano via a forza Giuseppe.

Nella sua permanenza all'ospedale, la madre ebbe la gentile idea di lasciare lui un cellulare. Chi chiama subito, lui?
Ovviamente Martina.

Ecco la telefonata madre:
Lei: "Pronto?"
Lui: "Ciao, sono Giuseppe"
Lei: "Ah... ma tu non puoi telefonarmi"
Lui: "Senti volevo chiederti scusa per ieri"
Lei: "Sei scusato."
Lui: "E volevo chiederti se puoi sposarmi!"

Questa bella faccenda ando' avanti un altro paio di giorni. Durante la sua permanenza il contratto di Giuseppe venne rescisso, i numeri di telefono vennero cambiati, gli venne tolto il cellulare ed oggi nessuno sa niente di Giuseppe.

Probabilmente, se fosse stato un film, oggi sarebbero sposati e felici.
Bel mondo, quello del cinema.

mercoledì 9 dicembre 2009

Materialista

Non so come sia oggi, ma quando ero bambino io tutti facevano la comunione.
Era un evento importante per la famiglia, mentre per me era importante perchè si prospettava la possibilità di fare una festa gigantesca.
Tutto venne preparato da mia madre in maniera perfetta: tutti i parenti si presentarono ed io avevo una sola cosa in mente.

Che cosa? Semplice.

Uscendo dalla chiesa, dopo la messa, vidi i miei nonni.
Mio nonno mi disse: "Allora Alessandro, com'è andata?"
Io: "Bene, dove sono i regali?"

Esatto, quella è stata la prima cosa che dissi ai miei nonni. Non "ciao", ma "dove sono i regali".

Che bel bambino.

Vabbè, mica si può essere perfetti.

martedì 8 dicembre 2009

Video Agghiaccianti: Dunkelheit

Oggi abbiamo un ospite d'onore: Burzum.
Burzum non ha fatto molti video, anzi, ne ha fatto solo uno.
E' una sorta di cosa intimista dadaista, una di quelle cose che piacciono ai critici pentasessuali.

Quindi, se vi piace, saprete di colpo che i vostri gusti sessuali sono molti ampi.

Eccolo qui, per il vostro piacere più intimo e segreto:

lunedì 7 dicembre 2009

Ti amo ma boh

Ho un'amica che chiameremo Lita (come la moglie di Rom in Deep Space Nine, ma italianizzata (in DS9 è Leeta) ).

Lita ha avuto un periodo molto interessante, durato parecchi mesi (se non anni) in cui ella aveva due ragazzi, che chiameremo One e Two.
In pratica lei stava con One e ci è stata per anni e anni. Poi Two si è palesato ed ella non se l'è sentita di lasciare One, così ha deciso di stare con entrambi.

Ella si struggeva nel dover decidere chi amasse maggiormente e tutti noi sapevamo essere Two, ma lei non desiderava lasciare One.
Un giorno One decise che ne aveva abbastanza di questa situazione e lasciò Lita.

Direte "Perfetto! Quindi ora l'unico ragazzo è Two!"
Sì, più o meno. Più o meno perchè se lui dice che Lita è la sua ragazza, lei va in paranoia per una settimana perchè sì, fanno quello che fanno le persone che stanno assieme, ma sono liberi di conoscere altri.
Però non si fa perchè se no uno dei due ci rimane male e quindi è come se fossero assieme, ma non lo sono perchè se no Lita va in paranoia.

La morale di questa storia è che le ragazze sono sceme. Datemi torto.

domenica 6 dicembre 2009

Pubblicità che non potrebbe mai passare in Italia



NHS è l'equivalente dell'ente della Sanità in Italia. Ve lo immaginate se la Sanità facesse una pubblicità simile in Italia?

Dove un ragazzo dice di non voler (ancora) diventare padre? Dove si invita ad usare la contraccezione? Dove una madre spera che i figli parlino di contraccezione?
Il MOIGE probabilmente ucciderebbe a bastonate chi l'ha fatto e la Chiesa lo brucerebbe (come ai bei tempi).

giovedì 3 dicembre 2009

Video Agghiaccianti: Gloves of Metal

I Manowar hanno fatto al metal quello che Studio Aperto ha fatto ai telegiornali: l'ha reso ridicolo.

Ecco qui una delle molte prove della precedente affermazione:

mercoledì 2 dicembre 2009

Regista

Anni fa, un mio amico mi disse di voler fare un film porno.

Ecco la sua idea, molto semplice:
"Allora, prendiamo una stanza vuota. Ci mettiamo dentro una ragazza e due armadilli.
Chiudiamo la porta e filmiamo quello che succede"

Immagino che da un punto di vista naturalistico e forse anche da quello tassonomico potrebbe essere divertente scoprirlo.

lunedì 30 novembre 2009

Canzoni Agghiaccianti: Ti pippa il motorino

Sino Spadino ha questa cosa che lui pippa i motorini. E' simpatico perchè almeno lo dice, così se lo vedi lo sai. E lo bastoni. Con un bastone.

domenica 29 novembre 2009

Canzoni Agghiaccianti: Difficoltà nel ghetto

Spitty Cash ha visto i bambini poveri e pare che non sia facile per lui, ma neanche per loro (poichè sono poveri).

Mi piace il testo: mi piace come ha diviso bene le sillabe, come ha fatto bene le rime e come tutto fluisca bene.

Anche il video non scherza: Spitty si muove con una naturalezza eccellente e rivede un po' tutti gli stereotipi dei videodei rapper gangsta americani.

Amatelo.

venerdì 27 novembre 2009

Tolleranza zero

Per quanto sia una persona tranquilla, in genere perdo il mio aplòmb quando, per qualunque motivo, qualucuno mi passa davanti a una fila o comunque mi ruba il posto e quando qualcuno mi accusa di cose fasulle.

Vediamo qualche caso:
- Sono in coda ad un bancomat, sto un po' distante per rispetto verso l'utente corrente. Sono in coda col mio amico Massimo.
Ad un certo punto, una tizia si piazza dietro l'utente del bancomat, esattamente davanti a me.

Io smetto di parlare e la guardo, stupito. Questo sguardo entro breve diventa irritato.
Ella, probabilmente colta da un fremito nel suo sesto senso (quello primordiale che ci indica quando un animale carnivoro sta per saltarci addosso per mangiarci), si gira.
Mi vede e subito si toglie chiedendo scusa.
Il mio amico Massimo, parlando di questo accadimento, ebbe a chiedermi: "Ma le avevi ringhiato?"

- Vado al cinema, con un posto prenotato, sempre con Massimo. Arriviamo ai posti, ma sono occupati da qualche ragazzino. Dico loro, letteralmente e senza nessuna modifica alle parole dette:
"Stai sbagliando!"
Loro mi dicono: "Eh, ma ai nostri posti c'erano altri che non volevano spostarsi"
Io: "Allora dovevate farli spostare come sto facendo io ora!"
E si spostarono.

- Vado al Blockbuster con Massimo. Andiamo a pagare, quando la tipa mi dice:
"Vedo che hai un arretrato per un film affittato. Sono 20 euro"
Ed io risposi, sempre letteralmente e senza modificare le parole usate:
"E' una vile menzogna!"
La ragazza, probabilmente stupita dal mio favellare, rincontrolla.
Mi dice: "Eh no, c'è proprio un arretrato da pagare"
Per non creare problemi, comunque pago, ma mostro tutto il mio disappunto con sguardi truci e parole a mezza bocca.
Se non sbaglio, quello è il modo migliore per ottenere qualcosa, a questo mondo.

Immagino che rivedremo tutto questo circo quando uscirà la prossima generazione di console. Attendete speanzosi.

Giochi che mi piacciono: Tower Bloxx



Giocavo questo gioco sul mio cellulare Nokia (bei tempi) mentre andavo e tornavo dal lavoro, a Milano.
To Hell and back ogni giorno, direi.

La meccanica è semplice semplice: metti in pila degli appartamenti per fare un palazzone il più alto possible. Se impili bene bene i blocchi, ci entrerà più gente, alzando il punteggio. Poi c'è la modalità "città", che mette un po' di strategia nel tutto.

Molto, molto carino. Oggi è anche disponibile su iPhone/iPod Touche XBOX XBLA, con grafica più bella ed una modalità "città" estesa.

Ecco il link:
http://www.digitalchocolate.com/console-tower-bloxx-deluxe/

Consigliòvvelo.

giovedì 26 novembre 2009

A tutti piacciono le ghiadole mammarie

Sì, sì, le tette, sì.

Quando insegnavo alle superiori, un mio alunno stava con una mia alunna. Ella era assai carina e mi pareva che tutto andasse bene tra loro due.

Tutto questo fino a quando notai che litigavano e stavano lontani.

Allora chiesi a lui: "Che cosa è successo che la tua ragazza è così incazzata?"
E lui: "Eh l'ho tradita"
Io: "Ma come? Ma cosa ti viene in mente?"
Lui: "Eh prof, questa aveva la quarta e la mia ragazza ha la seconda... cosa dovevo fare?"

Chiederete: "E com'è finita?"
Beh si sono sposati.
"E quella con la quarta?"
La sua ragazza ha messo su un po' di peso, quindi ora tutto è a posto.

Giochi che mi piacciono: You have to burn the rope


Questo gioco è una critica ai videogiochi moderni, nei quali ti viene detto tutto e che sono inquialificabilmente semplici.

Ha un non so che di succulento, quindi ve lo consiglio:
http://www.newgrounds.com/portal/view/432872

mercoledì 25 novembre 2009

Giochi che mi piacciono: Don't look back


Già riportato un annetto fa da "ArsLudica", questo gioco in flash ripropone la storia di Orfeo ed Euridice. Ha un che di onirico, con la sua grafica stile Vic20 e gli effetti sonori 8 bit.
Ve lo consiglio: dura poco, non è banale, diverte e ha un bel finale.

Eccolo qui:
http://www.kongregate.com/games/TerryCavanagh/dont-look-back

Manigoldi

Da bambino andavo spesso a giocare nella sala giochi dell'ex Bar Alpino a Champoluc.
C'è stato un anno in cui tutti i giochi (tra cui Double Dragon, che mi fece dire l'immortale frase "Mioddio questo gioco ha una grafica che non potrà mai essere superata", che venne ripetuta solo pochi istanti dopo per Captain Commando, che stava nel cabinato di fianco) avevano la plancia con il joystick che veniva via.

Perchè? Semplice: dei miei amici avevano sradicato la plancia per andare dentro con la mano e toccare il contatto che faceva pensare alla macchina che era stata inserita una moneta.
Ricordo ancora oggi che per alcuni giochi (tra cui Double Dragon) era una figata: in pratica ce lo giocavamo tutti in doppio fino alla fine.
Per altri, come Combat School, non cambiava niente.

Purtroppo il gaudio durò poco: i cabinati vennero riparati e venne installata una telecamera.

Bei tempi quelli lì.

martedì 24 novembre 2009

Si fa quel che si può

Prima di andare in vacanza in Valle d'Aosta, quindi prima del 1988 e quindi quando avevo meno di 9 anni, andavo in vacanza all'Aprica.
Lì all'Aprica stavamo in una casa un po' inquietante, senza bagno interno, ma nonostante questo mi piaceva perchè era in cima ad un piccolo colle ed in mezzo ad un prato gigante.

Ma non è di quello che voglio parlarvi, ma bensì del parco giochi.
Vicino a casa mia c'era un parco giochi attrezzato con scivoli, altalene, un campo da basket e quant'altro. Oltre a questo, c'era anche uno spiazzo "verde", con vari alberi che facevano ombra all'interno. Lì dentro, nel mezzo, c'era un calcetto.

In che stato credete che sia un calcetto all'aperto? Beh, come immaginate.
In pratica si apriva e chiudeva senza problemi, era tutto storto e alcune manette erano rotte.
Ma questo non ci bloccava dal giocare. Quello che ci bloccava era il fatto che non c'erano palline. Ricordi che i primissimi giorni ce n'era una, poi dopo quei giorni scomparve pure quella.

Ma volete he degli Italiani non giochino a calcetto? Giammai!
Come vi dicevo, il calcetto era in mezzo ad uno spiazzo con tante piante. Il che significa che c'erano delle pigne.

Quindi, vabbè, usavamo le pigne. Questo significa che ad ogni goal, dovevamo aprire il calcetto, sbloccarlo dalla pigna e ricominciare.

Poi ci stufammo delle pigne, così passammo ai sassi. Purtroppo un colpo troppo incisivo fece partire il sasso proprio in testa ad un bambino, che non la smise più di piangere (credo pianga ancora oggi).

Tornammo alle pigne. Questa storia insegna che il miglior succedaneo di un pallone è una pigna. O un macigno, ma attenti ai bambini.

venerdì 20 novembre 2009

Teoria del danaro ai morti

Siccome sono Nerd, mi piace Star Trek. Siccome sonoun Nerd Agnostico, mi piacciono sia Star Trek che Star Wars, ma qui ci importa di Star Trek.

Come tutti sanno, Star Trek è un'idea di Gene Roddenberry, che ideò la serie classica e la Next Generation, per morire nel 1991.

Da quel momento, se guardiamo un po' tutte le varie serie, noteremo sempre che molto spesso sono chiamate "Gene Roddenberry's Star Trek: NOME DELLA SERIE", oppure troviamo il buon Gene nei credits.

Siccome in buon Gene è andato da Gesù da ormai molti anni, io ed il mio amico Massimo abbiamo cercato di capire in che modo gli possano venire pagati i diritti per tutte le serie che portano il suo nome.
Ecco il modo che riteniamo sia stato attuato:
In pratica sulla tomba di Gene c'è questa tubatura, che ogni mese pompa all'interno della sua tomba i soldi che gli spettano.
Questo risolve tutti i problemi, anche se il buon Gene non può fare molto uso di quei danari.

Siccome siamo certo che sia così, ne deduco che la famiglia ne sia un po' scornata.
Vabbè, se ne faranno una ragione.

mercoledì 18 novembre 2009

Giochi che mi piacciono: Bridge Builder

Questo gioco è fantastico.
In pratica bisogna costruire dei ponti avendo dei punto di contatto a cui so possono mettere i piloni. Poi si lancia la simulazione: se il treno passa senza rompere tutto, il livello è fatto.

E' incredibilmente ben congegnato e sa darvi un'idea di che casino deve essere fare per davvero quelle cose.
Fantastico.
Lo trovate qui:
http://www.bridgebuilder-game.com

Ecco qui un filmato:

martedì 17 novembre 2009

Sembra talco ma non e'

Qualche annetto fa, nel periodo invernale, avevo una noiosa tosse.
Questa tosse mi faceva tossire ed espettorare interessanti quantita' di catarro, sputo e quant'altro (non credo ci sia altro, comunque).

Beh, una volta me ne stavo in macchina, quando un attacco di tosse mi obbligo' a fermarmi sul lato della strada. Il colpo finale, quello risolutore, mi fece rigettare copioso catarro, succhi gastrici e muco, tutti piu' o meno sulla leva del cambio.

"Che schifo" pensai "Domani pulisco"

Il giorno dopo tutta la roba si era seccata ed era diventata una sorta collezione di briciole.
Siccome le briciole non mi disgustavano, mi scordai del tutto di avere quella bella roba in macchina.

Mesi dopo, mentre giravo con una amica in macchina (Nina), ella mi disse: "Ma dai, ma guarda che roba! E' pieno di briciole! Potresti almeno pulire quando mangi in macchina"

E li' mi ricordai di quelle briciole, cosi' dissi: "Non sono briciole"
E lei: "E cosa sono?"
Io: "E' vomito"

Chissa' se Luttazzi ce l'ha sta storia tra le frasi da non dire alle tipe.

lunedì 16 novembre 2009

Giochi che mi piacciono: World of Goo

Ecco qui una nuova rubrica, che spero saprà sollazzarvi mentre siete sotto le coperte aspettando il Natale.
In pratica, ogni tanto, vi dirò di un qualche gioco indie o gratuito che mi è piaciuto molto, cosicchè anche voi possiate trarne sollucchero.

Iniziamo con World of Goo: in pratica in questo gioco ci sono delle palline di vari colori, fatte di muco. Queste palline di muco sono simpatiche e gentili: si attaccano tra loro, si camminano l'una sull'altra, si attaccano alle cose e fanno tutte quelle cose che fa il muco.

In nostro scopo è fare delle costruzioni (con questo muco) in modo da portare queste palline verso un mega-pompone di muco, che suggerà le palline e le metterà in un contenitore.

Ci sono tanti livelli di difficoltà crescente, durante i quali spunteranno palline di vari colori, che sapranno darvi la gioia di scoprire cosa potrebbe fare il muco se fosse vivo (e parlasse).

Io personalmente l'ho preso per Wii ed è stata una sorpresa: questo gioco ha un concept estremamente semplice, eppure sa diventare molto complesso.

Ecco un filmato per farvi un'idea:

Volgare

Qui andiamo proprio nel passato.
Qualcuno di voi vecchietti si ricorderà che, negli anni '80 e nei primi anni '90, era possibile trovare nelle edicole delle uscite mensili di giochi per C64.
In pratica erano cassette contenenti una decina di giochi piratati per C64 e/o Spectrum.
(Oggi le trovate tutte qui).

A quei tempi avrò avuto 7 o 8 anni e non avevo idea di cosa fosse un gioco piratato. Per me un gioco comprato era un gioco buono. Beh, in genere compravo "New Special Playgames" o "Special Program" (in genere il primo aveva le cassette che non funzionavano bene), che avevano sul lato A il C64 e sul lato B lo Spectrum.

Beh, ce n'era una (questa) con TRENTA giochi.
Costava anche poco. Quando andai all'edicola con mia madre, l'edicolante me la mostrò ed io sbottai: "BESTIA!"

Mia madre mi comprò la cassetta e tutto contento me ne uscii dall'edicola.
Appena uscito, mia madre mi rimproverò, dicendomi di non dire mai più parolacce.

I tempi dell'innocenza

domenica 15 novembre 2009

Video Agghiaccianti: Marduk (tutti)

Perchè? Perchè tutti?

E' semplice. Stavo cercando qualche video interessante per questa sezione e ho pensato "vediamo un po' cosa hanno di bello i Marduk".

Allora, i loro video sono così:
Un po' di immagini di repertorio di guerra, loro che suonano, immagini di repertorio, loro che suonano.

Bon.

Non ci credete? Tiè:





giovedì 12 novembre 2009

La pazzia si annida in chi ama Tea

Anni fa, il mio amico Andrea mi disse:
"Fai uno squillo a questo numero"
"Perchè?" chiesi
"Vedrai" mi rispose
Lo feci, tanto per ridere.

Pochi istanti dopon mi venne fatto uno squillo da quel numero.
Andrea iniziò già a ridere.
Ancora pochi istanti ed un altro squillo.
Poi iniziò a chiamarmi. Io non rispondevo: cosa avrei dovuto dirgli?
Allora mi arrivò uno squillo da un altro numero: Andrea mi disse che era il numero della sua ragazza, Tea.

Mi disse che, in pratica, questo ragazzo era una sorta di paranoico e pensava chissà che cosa quando riceveva uno squillo da uno sconosciuto. Quindi stava chiamando da un altro numero, in modo che io non pensassi che fosse lui.

Io comunque non risposi a niente. Allora lui iniziò a chiamarmi e farmi squilli dai cellulari di tutti i suoi amici.
Il gioco iniziava a divertirmi, così ogni tanto davo uno squillo per tenerlo vivo.
Una volta mi scrisse "Chi sei?"
Io risposi: "Lo sai chi sono"
E lui rispose qualcosa come: "A voi romani vi spacco il culo! Ora vengo lì"

Successivamente diedi il numero ad un mio amico,che fece la stessa cosa (ricevette chiamate e squilli e messaggi e tutto quanto). Lui lo passò ad altri e così la cosa si espanse in maniera infinita, tutta ai danni di questo ragazzo, che vedeva la sua paranoia alimentata in maniera molto pericolosa.

Fortunatamente dopo qualche settimana la cosa si spense da sola, anche perchè dopo un po' non è che fosse poi così divertente.

In estate ci si diverte come si può.

mercoledì 11 novembre 2009

Arti marziali con armi

Da bambino, andavo spesso da un mio compagno di scuola a giocare con il NES.
Questo bambino si vantava molto per il fatto che praticava Karate.
Notai che aveva il forno a microonde, che ai tempi era una cosa estremamente moderna e costosa. Gli chiesi: "Ma cosa succede se apri lo sportello mentre funziona?"

E lui: "Normalmente niente, a meno che non sia nella modalità per l'allenamento"
Io: "Cioè?"
Lui: "Quando mi alleno come ninja"
Io: "E cosa succede?"
Lui: "In pratica lo apri ma lui non smette di fare le microonde ed io le devo respingere"

Poi mi spiegò che quello era un forno particolare per Ninja.
Un forno a microonde per ninja.

Non è la cosa più bella che abbiate mai letto?

martedì 10 novembre 2009

Gli acquisti giusti: Gamecube

"Ma come?" direte "Quella roba con si e no quattro giochi?"

Beh, quando comprai il gamecube, era la mia prima console di sempre, se escludiamo il primo gameboy (quello in bianco e nero, bello grosso).
Prima ero un PCista convinto, di quelli che dicono che i giochi delle console fanno schifo, che il mondo delle console rovina i giochi, che le console sono il male.

Poi vidi Metroid Prime su un televisore di un centro commerciale.

Avevo giocato a centomila FPS su PC, ma quello era completamente diverso.

Così mi comprai il gamecube e scoprii che da PCista ero davvero stupido: mi ero lasciato perdere tanti di quei capolavori che ancora adesso sto recuperando. Mi giocai un po' tutti i titoli fondamentali del Cubo (Ikaruga, Mario sunshine, luigi's mansion, eternal darkness, Tales of Symphonia e così via) e poi presi pure una PS2.
Per PS2 non inizio nemmeno con i titoli: considerando che mi piacciono tutti i generi tranne gli strategici, capirete che mi sono quasi annegato nei giochi.

Diciamo che ad oggi il PC lo uso per giocare a quei rarissimi giochi PC-only o che sono meglio su PC (Dragon Age, the Witcher, Crysis) e quelle piccole perle che escono su PC perchè non ci sono submission (tipo l'ultimo the Void), ma ormai è secondario.

Il Gamecube mi ha aperto un mondo enorme di divertimento, mi ha fatto capire tanto su come vanno fatti i videogiochi e mi ha fatto capire che il mondo è bello perchè è vario.

Certi utenti di certi forum direbbero che mi sono corrotto e ormai sono un lurido consolaro, però mi piace pensare di essere semplicemente una sorta di Nerd Supremo, che vede oltre l'odio e abbraccia tutte le fedi.

Una sorta di messia riunificatore che riunisce tutte le religioni sotto una unica Chiesa di amore e ludo.

O forse solo un nerd punto e stop.

lunedì 9 novembre 2009

Se potessi avere 1000 lire al mese

Questo titolo mi piace e quindi lo userò anche se quello di cui vado a parlare c'entra solo marginalmente.

Beh, quando abitavo a Muggiò e avevo tra i 7 e i 9 anni, una volta vidi una slot machine giocattolo in una vetrina.
Guardai il prezzo: lessi "5000 lire".

Marò, figata pazzesca. Subito lo dissi a mia madre, che accettò di comprarmela.
Ci vestimmo tutti per bene e ci incamminammo verso l'edicola, che aveva questa slot machine in vetrina (bei tempi quelli lì).

Lì mia madre vide il prezzo: 50.0000 lire. Non 5000. Oggi sarebbero circa 50 euro, per voi lettori, ma ai tempi con 50.000 lire ci potevi mangiare quasi una settimana. 50.000 era "la cinquantamila" e valeva parecchio.

Mia madre ovviamente non mi comprò la slot machine: pensa te, un pezzo di plastica del menga per 50.000 lire. Ovviamente preferiva darmi da mangiare.

Così mi trascinò scalpitante e piangente (come un cretino) fino a casa, dove le tenni il musco (come un deficiente).

Qualche tempo dopo, andai a casa di un bambino mio amico e lui sfoggiò quella slot machine. Ci giocammo un po' e poi smettemmo: dopo tutto non è che fosse un gioco eccezionale. Si tira la leva e se si vince, si vincono i soldi che ci hai messo dentro. Forse una soluzione sarebbe potuta essere il far giocare i genitori e gli amici in modo da aumentare il danaro nella slot machine, ma temo sarebbe stato illegale.

Ovviamente io non feci la metà di questi ragionamenti: ero semplicemente invidioso che lui avesse quel giocattolo ed io no. Così prima di andare via gli ruppi un meccanismo interno senza che lui se ne accorgesse. Tiè.

Che bambino di merda.

sabato 7 novembre 2009

Sito di un visitatore assiduo

Jacopo "Giangio" Dani, un assiduo frequentatore di questo blog, mi fa sapere che ha aperto un suo sito, che si occupa di design nelle più disparate forme.

Visitatelo e fatelo felice!

http://jdgiangio.altervista.org/jdgiangio.altervista.org/Ohm.html

mercoledì 4 novembre 2009

Breve assenza

Miei bellissimi lettori, vi segnalo una mia assenza: da domani a venerdì sarò in quel di Liverpool per seguire questa conferenza qui:

http://www.develop-conference.com/liverpool/

Quindi non potrò aggiornare il blog. Non vi disperate e nel caso la mestizia si tramuti in bruttezza, mangiate delle Goleador.





Questa battuta ciclica deve finire: non voglio finire a dire che ho un'amica così grassa che l'unica persona che può indicarne la dimensione con le braccia è Gesù a Rio de Janeiro.
Ecco l'ho fatto. Andrò all'inferno.

martedì 3 novembre 2009

Gli acquisti sbagliati: HTC Diamond

Allora, un anno e mezzo fa mi sono preso un HTC Diamond nuovo fiammante.

Esteticamente molto carino e pulito, prometteva faville grazie una carico di feature con cui si presentava.
Prima di tutto aveva Wireless, Bluetooh, MMS, SMS e EMail, ma in più avevao il navigatore satellitare ed una CPU dual core.

Lo comprai per sostituire il mio Nokia N70, che usavo anche come navigatore con una antenna esterna.

Beh, vediamo i problemi:
- Quando riceve messaggi, non suona, non vibra, non fa niente. A volte manco si accende
- Per mandare dei messaggi a tante persone è un casino
- La macchina fotografica integrata è agghiacciante: mille volte meglio quella 640x480 che c'era nel mio primo Nokia (non ricordo il nome, era uno dei primi Simbian).
- Si impianta e crasha
- Il satellitare è inutilizzabile: in pratica sbaglia la posizione anche di dieci-quindici metri, se non di chilometri. Inoltre perde spesso la connessione.
Girare a Milano con questo oggetto è impensabile.

In pratica tutte le feature bellissime sono praticamente fallate.

Quindi se avete da spendere dei bei soldi, spendeteli in Goleador (che da oggi diventano la scelta migliore per spendere i soldi).

lunedì 2 novembre 2009

Canzoni Agghiaccianti: I am the killer of the trolls

Una canzone che incomincia con tutti i mostriciattolini che cantano felici per poi essere trucidati con una mitragliatrice da un qualche mostro non può che finire qui dentro.

I buoni vecchi Impaled Nazarene ed il loro Nuclear Metal. Che belli.

Gli acquisti sbagliati: Pedaliera zoom

Una decina d'anni fa, mi presi bene per i multieffetti. In pratica ritenevo che il suono migliore potesse essere ottenuto utilizzando una pedaliera. Oppure una testata, ma le testate erano costosissime "e avevano pochi suoni" (che deficiente), cosi' la scelta migliore era la pedaliera.

Siccome parliamo degli ultimi anni degli anni '90, le pedaliere avevano tutte una costante: tutte le distorsioni erano una differente versione di ronzio di zanzara.

C'era la zanzara obesa, la zanzara fastidiosa, la zanzara infingarda e quella ingerente, ma comunque erano tutte zanzare.
Ma a noi metallari quella zanzara sembrava ambrosia per le orecchie, purezza divina distillata sotto forma di suono.

Comprai cosi' una pedaliera Zoom. Non ricordo il modello, minimamente, ma era una di quelle con un sacco di distorsioni e il pedale dell'espressione.
"Figata!" pensai "Cosi' ho tutte le distorsioni e pure lo wha-wha".

Maro'.

Allora: i suoni delle distorsioni erano il peggio del peggio. Ai tempi gridavo al miracolo, ma facevano davvero schifo.
Inoltre il pedale dell'espressione non funzionava proprio bene, ma a "scattini". Inascoltabile.

La cosa seccante e' che ci spesi 500.000 lire (oggi sarebbero 500 euro. No, non ho sbagliato la conversione).
Avrei potuto comprarmi 500 plettri, oppure 5000 Goleador.

In entrambi i casi avrei speso meglio quei soldi. In particolare con le Goleador.

giovedì 29 ottobre 2009

Gli acquisti sbagliati: Athlon

Una nuova piccola serie, in cui racconterò i miei acquisti dimostratisi sbagliati.

Beh, io avevo sempre avuto dei PC che compravo già montati: prima un 286 Olivetti, poi un Pentium 133 da un negozio e poi un Pentium 400 dallo stesso negozio.

Purtroppo quel negozio (Danville Informatica a Castellanza, oggi sede di uno di quei posti "Compro oro pago in natura" o una roba simile) era chiuso ed io volevo uno di quei nuovi PC.

Leggevo sui forum che AMD spaccava e le sue CPU erano dei missili e costavano meno. C'era addirittura una CPU, l'Athlon, che andava a 1000MHZ. Una cosa incredibile, era un numero mostruoso.

Decisi che questa volta avrei montato il PC per i fatti miei, così comprai tutti i componenti e lo montai.

Risultato: miracolosamente tutto funzionava. Montai tutto quanto e per qualche mese mi godetti il mio Athlon 1000. Sì, perchè un giorno semplicemente smise di funzionare. Chiamai il negozio che me lo aveva venduto e me ne mandarono un altro.
Questo durò credo due settimane, poi crepò pure lui.

Nonostante tutto le chiacchiere da forum ancora mi convinsero, così presi un altra CPU AMD. Questa volta si danneggiò l'HD, per due volte, a distanza di sei mesi l'uno dall'altro. Tutta componentistica altissimamente consigliata nei forum come "il meglio del meglio del meglio del meglio".

Dopo quelle esperienze decisi che non era proprio il caso di ascoltare le chiacchiere da forum per spendere i miei soldi, così dopo essere rimasto senza PC per un annetto, mi feci un PC con CPU Intel (un quad core). Ce l'ho da tre anni e non ho avuto nessun problema.

La morale? Se volete fare un bel po' di visite per il vostro blog, aizzate un po' di nerd.

mercoledì 28 ottobre 2009

Cosa erano?

Questa è breve e potente.

Alla domanda della prof: "Parlami di Romolo e Remo"
un mio compagno esordì con: "Romolo e Remo erano un uomo e una donna"

Gioite.

lunedì 26 ottobre 2009

Carriera Monopòlica: proposizione

Beh, Come dicevo, feci il colloquio, aspettai un po' in aeroporto e poi me ne tornai a casa.

Ridevo e scherzavo con i miei amici della cosa, poichè pensa te se lasciavo l'Italia.

Un paio di giorni dopo mi arriva una mail di Codemasters che mi fa la proposta di lavoro.
E qui il dubbio: "Col cavolo che lascio l'Italia?"

Dopotutto lo stipendio era migliore, ma non ero ancora sicuro di alcune cose.
Mi dissi: se mi rispondono di sì a tutte e tre le mie richieste, allora vado, se no, no.

Ecco le mie tre richieste:
- Voglio lavorare nel rendering
- Un po' di aiuto a trovare la casa
- Andare lì ad ottobre invece che settembre, come richiesto sul contratto

Risposte:
- Sì
- Sì
- Sì

Vabbè, allora cosa dovevo fare?
Ho fatto che accettare.

Dopo aver dato le dimissioni ed aver fatto il mio mese, feci tre settimane di vacanza a casa, durante le quali organizzai il tutto. Già che c'ero, mi comprai anche un bel LEGO gigante, che erano anni e anni che non ne facevo uno.

E così mi spostai in UK, che è dove sono ora.

(Continua?)

domenica 25 ottobre 2009

Video Agghiaccianti: Hooked on a feeling

David Hasselhoff è un artista completo: attore e cantante.

La sua arte, che abbiamo apprezzato tanto in Baywatch e Knight Rider, non può competere con quello che ha fatto nel mondo della musica.

Ed ecco il perchè:



Io non ho parole. Come quando Salieri sentì per la prima volta la musica di Mozart (secondo il film). Certo, poi secondo lo stesso film, lo uccise.
Cogliete voi i significati più reconditi.

giovedì 22 ottobre 2009

Carriera Monopòlica: colloquianza

Beh, feci il colloquio, che tanto col cavolo che andavo via dall'Italia.

Ok, col cavolo che andavo via dall'Italia, pero' notavo tutto quel verde e dove lavoravo io c'era solo il cemento.

In piu' a me piacciono le architetture retro' e mi piacque molto la sede di Codemasters (ecco una foto, un po' vecchia perche' ora c'e il logo nuovo)



Beh, l'edificio e' bellissimo.

Comunque col cavolo che avrei lasciato l'Italia.

Il colloquio ando' molto bene: come dicevo, non ero piu' un neofita come anni prima.
Mi fecero fare un bel giro dell'azienda.
Mentre giravamo, mi dissero una cosa tipo: "Non guardare qui il posto dove siamo ora, perche' e' brutto. Entro breve ci sposteremo nel nuovo edificio".

Beh, quel posto era il posto piu' bello che avessi mai visto, quindi non osavo immaginare il nuovo edificio.

E FINALMENTE SI RIDE.

Beh, un taxi mi condusse in albergo e li' rimasi per la nottata.
(qui accaddero l'aneddoto della birra e quello del taxista).

Li' passai la notte e la mattina dopo mi feci condurre in aeroporto. Erano le 10 e il mio aereo era alle 17:30.
"Vabbe'" pensai "Vado un po' in giro per Birmingham mentre aspetto"

Peccato che l'aeroporto di Birmingham sia nel nulla.

Cosi' cosa feci? Niente, aspettai. SETTE ORE. Me ne andavo in giro, mangiavo i panini di Subway, andavo un po' su Internet (che mi ha salvato: mezz'ora su internet se la volava proprio) e giravo per l'aeroporto, che ora conosco in maniera perfetta.

Tutto questo per SETTE ORE.

Mi stufai un po'.

mercoledì 21 ottobre 2009

Carriera Monopòlica: reclutanza

Dicevo, ricevetti una telefonata: era una agenzia di recruitment che aveva visto il mio curriculum su LinkedIn e mi chiedeva se volessi trovare un'altro lavoro.
(prima che corriate a mandargli il vostro curriculum, vi segnalo che l'azienda, come tutte le aziende di recruiting nel mondo dei videogiochi, considera solo profili con esperienza di qualche anno)

Pensai: "Massi', cosi' posso farmi alzare lo stipedio. Col cavolo che vado via dall'Italia!"

Cosi' mi fecero una breve intervista per capire in che campo volessi lavorare.
Il giorno dopo mi chiamarono per farmi una lista dei lavori possibili.
Mi proposero:
- Codemasters
- Sega (team di Sega Rally)
- una azienda in startup chiamata tipo "Adventure Pants" o una cosa simile
- quelli di Socom
- EA

Io subito esclusi quelli Americani: troppo lontana, l'America. Dicevo cosi', ma in realta' col cavolo che avrei lasciato l'Italia.

Le aziende interessate furono Adventure Pants, Codemasters e quelli di SOCOM.
Il recruiter organizzo' due colloqui telefonici con Adventure Pants, ma per due volte non mi chiamarono. Boh.
Codemasters invece mi chiamo' e il colloquio ando' molto bene. Ormai non era piu' come anni prima.

Mi chiesero di fare un colloquio faccia a faccia, ossia di andare li' da loro.
Ci andai e rimasi stupito fondamentalmente da una cosa: il verde.

Per farvi capire, ecco qualche foto della zona di Codemasters UK:






Dovete sapere, miei amatissimi lettori, che io amo il verde: ogni volta che posso scappo nella mia casetta in Valle D'Aosta, poiche' a Milano ormai il verde non c'e' piu'. A Rescaldina, quasi.

Beh. Andai a fare il colloquio dal vivo.
(Continua, ovviamente)

Video/Canzoni Agghiaccianti: Elektronic Supersonik

Un qualche comico compone questo eccezionale brano, giocando a fare un artista (Zlad) di una qualche nazione miscroscopica dell'est europa (Molvania).

E' il primo video che è sia "video agghiacciante" che "canzone agghiacciante", vorrà pur dire qualcosa.

martedì 20 ottobre 2009

Carriera Monopòlica: andata e ritorno

Come dicevo, tornai a lavorare nel posto dove lavoravo prima. Tornai quindi sui database, il visual basic e Java.
Appesi un bel poster di Super bikes riding challenge, con sopra un poster di Command&Conquer, per ricordarmi di chi ero.

Per la musica fu un toccasana: avevo un gruppo di cover che andava abbastanza bene e mi apprestavo a registrare il primo LP di "Chantry".

Purtroppo lavorare in quel posto, seppur remunerativo, non mi avrebbe portato da nessuna parte. Se volevo andare avanti, dovevo fare delle decisioni importanti.
Mi trovai quindi a pranzo con i capi di Milestone, con i quali discutemmo un mio possibile rientro. Decidemmo chiaramente le cose che non sarebbero piu' dovute accadere, discutemmo del fatto che il martedi' avrei fatto solo mezza giornata e TAC! Di nuovo nel ludo.

Col senno di poi, ammetto che mi comportai in maniera davvero brutta con l'azienda precedente: loro mi avevano salvato dal servizio civile, mi avevano riaccolto in un momento di dubbi e difficolta' e io come li ripagavo? Andandomene via sei mesi dopo.
Che brutta persona. Se qualcuno di quell'azienda sta leggendo questo articolo, sappiate che vi chiedo scusa.

Beh: tornai in Milestone e feci questo prodotto.

Fu una lezione importante, poiche' imparai molto un po' in tutti i campi. Di quel gioco mi occupai anche della musica.
Dopo di quello, mi spostai sull'engine per Wii, che sarebbe stato utilizzato per un paio di prodotti.
Tutto andava piu' o meno bene, quindi: stavo registrando il mio disco ogni martedi', avevo dei bei lavori nella musica (pubblicita', giochi, colonne sonore) e stavo riuscendo a fare esattamente quello che volevo, ossia il programmatore di videogiochi ed il musicista.

L'unica cosa era che io volevo lavorare al rendering ed in Milestone mi era stato detto che non era possibile.

Fu proprio in quel periodo che ricevetti una telefonata.

lunedì 19 ottobre 2009

Carriera Monopòlica: Il sogno finisce

Qualcosa non funzionava, dicevo.
Non mi dilungherò sui singoli accadimenti nel mio lavoro in Milestone, dirò solo che non vi trovai quello che mi aspettavo.
Dopo soli tre mesi decisi di dare le dimissioni. Mi venne chiesto se fosse possibile far slittare tali dimissioni di altri tre mesi (all'incirca ad aprile di quell'anno).
Accettai.

Impostai sul mio cellulare un memo sul calendario, su quello che sarebbe stato il mio ultimo giorno di lavoro in Milestone: il memo diceva "Il sogno finisce".

In pratica sarei tornato al lavoro nel posto dove andavo prima, con un giorno libero per poter fare il CPM.

Come vedete sulla destra di questo blog, miei amati lettori, ho un grande amore per la musica. Essere entrato nel CPM con Donato Begotti come insegnante è stato per me un grande onore e per avere questo onore dovetti fare un'audizione dalla quale vennero scelte dieci persone da cinquanta.
Per poter poi stare nel corso era necessario studiare molte ore al giorno. La chitarra è uno strumento estremamente serio, se affrontato a scopo professionale.

Se avessi continuato a lavorare lì, non avrei potuto finire il corso. Non volevo gettare via tutto.

Così ad Aprile, dopo l'uscita di "Evolution GT" e poco prima della fine della produzione di "Super-Bikes Riding Challenge", lasciai Milestone.

Tornando a lavorare dove andavo prima, inizialmente andò bene: gli orari di lavoro erano finalmente tornati normali e la paga era pure più alta.
Presi due settimane di ferie per preparare il mio esame per il CPM: dovevo avere pronte circa 200 ritmiche e una trentina di assoli, senza contare i circa 200 esercizi di tecnica, la lettura, l'analisi dell'armonia e le circa cinquanta basi su cui improvvisare. In pratica tutto il programma di tre anni di scuola doveva essere pronto in maniera perfetta.
Andai a studiare in montagna, dove passai quelle due settimane suonando più di otto ore al giorno. Quando dico "più di otto ore", intendo circa 12.

L'esame andò bene, ne fui soddisfatto. Da qualche parte c'è anche un aneddoto su questo, ma non riesco più a trovarlo. Vabbè.

Possiamo dire che lasciai i videogiochi per la musica. Una scelta di cui ancora oggi vado fiero e che se non avessi fatto, non avrei potuto successivamente fare i lavori che sono riuscito a fare in quel campo.

Nel mio curriculum però ci sono molti altri giochi fatti in Milestone.
Questo ci fa capire che questa storia non è ancora finita: dovevo solo capire come far funzionare insieme le mie due passioni.

venerdì 16 ottobre 2009

Carriera Monopòlica: ludica

Quando presi il lavoro a tempo indeterminato, iniziò un periodo piuttosto complesso.
In pratica mi mancava un esame, quello di Economia.
Lo preparai completamente in treno: quindi studiavo Economia due ore al giorno.
Passai l'esame con 22 o 24, mi pare. Quando lo passai andai in tutte le aule universitarie che avevo visto nel dipartimento di Informatica e feci loro una foto, perchè non le avrei riviste mai più.

Beh, con l'Uni eravamo a posto.
Quello che sentivo non essere a posto era il lavoro: io volevo fare videogiochi sin da quando avevo 8 anni e a 24 ritenni che fosse il momento di provare.
Mandai il mio curriculum un po' a tutte le aziende che conoscevo, estere o meno.
Tutte mi risposero dicendo che non gli interessavo. L'unica a non rispondermi nemmeno fu Artematica (gli mandai il curriculum un paio di volte).
L'unica azienda che mi rispose con interesse di farmi un colloquio fu Milestone.
Ricordo con che infinita gioia andai a fare il colloquio.

Ai tempi, ormai sei anni fa, avevo una valanga di nozioni teoriche ed un sacco di idee strane, ma nessuna pratica nel campo dei videogiochi. Il colloquio andò discretamente: passai senza problemi la prova scritta e riuscii a mettere in piedi qualche idea nella discussione.

Venni richiamato solo dopo qualche mese (ovviamente non ero una prima scelta) per un colloquio maggiormente tecnico, dove non riuscii a mettere in piedi un singolo discorso sensato. Forse ero emozionato o semplicemente non ero ancora professionalmente pronto.

Ciònonostante il 25 agosto, il giorno dopo il compimento del mio 25esimo compleanno, venni chiamato per un terzo colloquio finale.
Mi venne proposto un lavoro a tempo determinato di un anno: nessun benefit.
Pare che finalmente la realtà del mondo del lavoro fosse arrivata a colpirmi.
Chiesi solo di poter andare via prima il martedì per il CPM: un po' a malincuore accettarono.

Fu così che iniziai a fare videogiochi.
Ma qualcosa non funzionava.

giovedì 15 ottobre 2009

Carriera Monopòlica: indeterminato

Come dicevo, arrivò la Mannaia Statale (tm).
In pratica una mattina mia madre mi svegliò dicendomi che era arrivata la lettera per il servizio civile.
In pratica entro un mese avrei dovuto andare a fare servizio civile al comune di Rescaldina. Già questo era ottimo, visto che avevo ottenuto di fare il servizio civile nel mio paesello in questo modo:

Nel documento per il servizio civile, ad un certo punto diceva: "Dove vorresti fare il servizio civile?"
Io misi "Rescaldina"
Poi c'era una domanda: "E perchè?" E poi c'erano varie possibilità, tipo "sono invalido", "sono l'unico che può badare ai miei genitori" e roba così.
Poi c'era "altro". Io misi una bella "X" su "altro" e a quanto pare il mio tentativo aveva funzionato.

Beh, io non potevo andare al civile: avrei dovuto smettere di fare il CPM, smettere di lavorare e chiudere con l'Uni. Inconcepibile.
Andai al lavoro e feci un'altra di quelle discussioni che ad oggi sarebbero del tutto inconcepibili:
Io: "Se non mi assumete a tempo indeterminato devo fare il civile, quindi assumetemi a tempo indeterminato"
Azienda: "Va benissimo, ecco il contratto"

Oggi sarebbe così:
Io: "Se non mi assumete a tempo indeterminato devo fare il civile"
Azienda: "Va benissimo, ti licenziamo e prendiamo uno dei diecimila pretendenti militesenti che accettano un contratto a progetto di due settimane"

Beh, venni assunto e questo ruppe tutta la perfezione. In pratica ora potevo esercitarmi solo la sera con la chitarra ed il giorno del CPM dovevo arrivare al lavoro alle 7 per poter andare vie intorno alle 15:30, che era l'ora buona per arrivare a lezione in tempo. In più non potevo seguire più le lezioni di teoria, che erano all'ora di pranzo.
Dovetti anche interrompere le lezioni all'Uni, studiando tutto a casa.

Sì, lo Stato mi ruppe decisamente le uova nel paniere.
Ma credete davvero che quattro succhiasoldi (cioè i politici) potessero spezzarmi?

Serie da guardare in Inglese: True Blood

Questa è davvero difficile che arrivi in Italia.
C'è una valanga di violenza, un sacco di gente che si accoppia a morte e un sacco di cose che non vanno bene a Gesù.

La prima puntata incomincia con una (Jessica Stroup) che masturba un tale e finisce con un'altra(Anna Paquin) che viene presa a calci fino a che non vomita sangue.

Nemmeno la sigla andrebbe bene a Gesù (e quindi al Moige, anche se loro gridano di essere non religiosi). Eccola qui:

mercoledì 14 ottobre 2009

Canzoni Agghiaccianti: E chi se ne frega

Lo so, è un classico, ma come tutti classici fa sempre ridere.
Come: "Un signore entra in un caffè: SPLASH!"

Marco Masini fa la cover di "Nothing Else Matters", con un testo curiosamente futurista (o dadaista), che vi consiglio di leggere nella sua interezza.

Segnerò in ITALICO le parti strane ed in GRASSETTO le parti davvero estreme

"Lo so che il tempo lo sa
che siamo nascosti qua,
in fuga dalla realtà,
e chi se ne frega.

L'iguana dei passi tuoi,
il tuo inguine di viva orchidea,

dove annegano gli occhi miei
e il tempo si ambigua.

Io da qui non mi muovo pi,
abbracciato a una cruce, tu,
mentre il sole riallaga il blu,
e chi se ne frega.

Voglio quello che vuoi tu,
voglio il tempo che non ho
e l'avrò!

Il tempo ai cani e la polizia,
spara ansia e dietrologia,
fa che insegua la nostra scia,
e chi se ne frega.

Io da qui non mi muovo più,
neanche se te ne andassi tu,
su quest'erba che guarda in su
e sembra che prega. (forse era "che preghi")

Voglio quello che tu vuoi,
voglio quello che vorrai,
voglio vivere di più,
voglio il tempo che non ho
e l'avrò, sì!

Lo so che il tempo lo sa
che siamo nascosti qua
e se vuoi ci raggiungerà,
ma chi se ne frega!

Carriera Monopòlica: stage

Dopo aver fatto il professore, un accadimento molto brutto nella mia vita privata mi colpì in maniera molto violenta.
Rimasi per sei mesi circa senza fare niente e ancora oggi sento di non averlo superato del tutto.
Siccome questo è un blog divertente, salterò quei sei mesi (di cui ricordo poco) e andrò al dopo, al settembre, quando decisi che avrei ripreso l'Università ed il lavoro. Iniziai anche il CPM.
Quell'anno diedi dieci esami e mi rimisi finalmente in pari, mentre per il lavoro, mi ingegnai per il tirocinio.

Sentii il mio primo datore di lavoro (quello del lavoro a casa). Mi propose un lavoro in centro a Milano, a lavorare su un sistema per calcolare i percorsi, tipo i TomTom e roba così.
Lì avvenne una discussione che, ad oggi, vi potrà sembrare surreale (era il 2003):

Io: "Anche se è un tirocinio, non lavorerò gratis perchè ho già lavorato"
Loro: "Va bene, ti pagheremo a fine tirocinio"

Oggi immagino che sarebbe andato così:
Loro: "Lavorerai gratis, altrimenti troveremo un altro che lo farà"
Io: "Mi inginocchio di fronte a voi e magari vi pago per lavorare"

Eeeh come passa il tempo.
Quindi quell'anno lavorai in questa azienda e riuscii a far coniugare tutto.
L'anno dopo decisi che avrei dato più importanza alla musica, così dissi al mio capo che sarei venuto a lavorare solo tre giorni la settimana. Ero un collaboratore esterno, quindi non c'erano problemi.
Tutto andava bene: avevo tutto il tempo per esercitarmi, suonavo come una bestia, lavoravo tranquillo quindi lo stipendio era stabile e facevo l'Uni la mattina.

E fu lì, all'apice della tranquillità, che arrivò la Mannaia Satale (tm)

martedì 13 ottobre 2009

Carriera Monopòlica: professore

Un giorno me la bighellonavo in giro e sono andato a salutare i miei prof. all'ITIS.

Mi fermò il vicepreside, che conoscevo, e mi chiese: "Monopoli, vuoi fare il professore?"
Ed io: "Ok, va bene"

Questo fu il mio colloquio per diventare professore. Oggi non è più così facile, ma ai tempi le cose erano più facili.

Beh, feci per due settimane il prof. di laboratorio. Lavoravo 9 ore la settimana e percepivo 600 euro di stipendio mensili. In realtà erano circa 1.200.000 lire al mese, poichè presi il lavoro pochi mesi prima dell'infausto passaggio all'euro.

Dopo un paio di settimane, un professore se ne andò. Si presentò allora il vicepreside e mi chiese: "Monopoli, vuoi fare il professore di teoria?"
Ed io: "Va bene!"

Passai da 9 a 18 ore la settimana e da 600 a 1200 euro al mese.
Il mio lavoro era davvero tranquillo: la mattina andavo, dicevo delle cose e poi tornavo a casa all'una, con tutto il pomeriggio libero per fare quel che volevo.
Potrei dire "Il lavoro definitivo", tanto che personalmente non capisco come facciano i professori a lamentarsi dei loro salari.

Come professore feci un sacco di cose: andai in gita a Parigi, feci dei consigli di classe, ne mancai un paio perchè mi dimenticai e mi divertii molto.
Il secondo anno arrivò un professore di ruolo che mi sostituì. Mi venne offerta una posizione come professore di laboratorio, ma ormai ero a posto così: il lavoro del professore mi aveva dato abbastanza: i ragazzi plasmati a mia immagine e somiglianza erano già troppi.

Mi avviai così all'impiego successivo.

lunedì 12 ottobre 2009

Canzoni Agghiaccianti: Italia di merda

Io non ho parole per descrivere questo capolavoro insuperabile nella sua purezza.

Ecco il testo:
Anni di tristezza, cazzate in televisione
Divertimenti imposti... discoteca e stadio
Il tuo misero sfogo nella totale sottomissione.
Italia di merda (x3)
L'Italia del perbenismo, l'Italia dei leccaculo
é la patria dei coglioni che non usano il cervello
han bisogno di qualcuno che li anneghi nello schifo.
Italia di merda (x3)
Muoio nel mio disgusto, sommerso dal vostro marciume.
Soffoco in una strada affollata di apatia,
intossicato dalla merda che ingoiate tutti i giorni.
Italia di merda (x3)

Carriera Monopòlica: Il mio primo lavoro

Uella!

Parlerò per qualche giorno dei miei lavori giovanili.
Salterò il mio primo lavoro (un lavoro come programmatore Arcview, che facevo a casa) e andro' direttamente al mio primo lavoro fuori casa.

In pratica ero un in questo posto (di cui non dirò il nome) che aveva un sotterraneo gigantesco, nel quale stavano i server. Immaginate che la porta per entrarci era come quella dei frigoriferi: la temperatura era stabile tutto l'anno a 20 gradi.
Beh, io stavo in una stanzetta inseme ad una serie di macchinari, al buio, da solo.
Al buio perchè non c'era la luce in quella stanza: l'unica fonte era una finestrina di 3x2 cm in alto, da cui filtrava qualche triste fotone.

Dopo un paio di mesi, venni spostato in una stanza con un altro signore.
Questo signore ogni tanto faceva questa cosa: chiudeva gli occhi e non li riapriva più.
In pratica stava lì, diritto, con le mani ferme sulla tastiera e lo sguardo rivolto verso il monitor, ma con gli occhi chiusi. Per, diciamo, un'oretta.
Poi li riapriva e ripartiva.

Non male, vero? E vedrete che figata il prossimo.

venerdì 9 ottobre 2009

L'amatissimo post periodico delle keyword

Eccoi qui, di nuovo, con la lista delle keyword che hanno portato qui.
Quest'oggi la selezione e' assai succosa, quindi non tolgo altro tempo alla vostra lettura:

rana pompinara
pompini a bari
suora che fa un pompino


La solita "oral section", che non manca mai nelle keyword. I classici sono sempre il meglio.

come fare colpo su un ragazzo

Questa mi ha stupito: immagino che sia stata una ragazza a scriverlo. Immagino che in questi casi, la frase "Te lo succhio fino all'osso" possa portare a buoni risultati nella maggioranza assoluta dei casi. Inoltre il consiglio si unisce alla precedente sezione. Mi piace raggruppare le cose simili.

che lavoro fa valentina noto ???

Boh, non lo so.

alessandro monopoli coglione

Finalmente qualcuno fa outing pubblico e dice cio' che e' assolutamente vero.

annedoti curiosi su papa giovanni xxiii

Sembra che in qualche modo vi sia della cultura, qui.


Alla prossima, per ulteriori momenti di gaudio!

giovedì 8 ottobre 2009

Video Agghiaccianti: Fotoromanza

Ok, questo è un po' il RE dei video agghiaccianti ed è ormai di culto, quindi magari sfondo una porta aperta.
Nel caso non lo conosciate, però, scoprirete un mondo di gioia: ogni frase è fedelmente replicata dal video.

Un capolavoro per uomini forti e donne che è come sfondare una porta aperta.

mercoledì 7 ottobre 2009

Il bello di andare ad una festa e' che poi non devi sistemare

Un paio d'anni fa, dei miei amici e conoscenti organizzarono una mega grigliata nel campo di allenamento per il golf di Periasc .

Il complesso edilizio annesso al campo era chiuso, poiche' eravamo a fine estate, quindi non c'era l'acqua. Per sicurezza l'organizzatore chiuse i bagni, visto che non c'era l'acqua.

Ci venne una valanga di gente e, come potrete immaginare, questa gente inizio' ad ingurgitare ettolitri di birra.

Dopo qualche tempo, venne a parlarmi l'organizzatore. Mi disse:
"Certo Ale che non e' giusto. Tu fai tutto questo per far divertire la gente e loro cosa fanno? Spaccano la porta dei bagni, ci entrano dentro e ci cagano dentro anche se non c'e' l'acqua".

Mentre mi faceva questa accorata confessione, un ragazzo penso' bene che era giunto il momento di vomitare su un piccolo trattore/tagliaerba.

Come dice il titolo, fui felice di essere un semplice visitatore.

martedì 6 ottobre 2009

Alla Ford sanno quello che fanno

Un annetto fa, mentre andavo in giro con la macchina, notai che ogni tanto aveva dei fastidiosi cali di potenza.
Questo succedeva proprio quando, schiacciando l'acceleratore, entrava il turbo (la mia macchina e' un turbo diesel).
Inoltre, proprio quando entrava il turbo, la macchina espelleva del bel fumo nero e sentivo come un sibilo.

Andai dal meccanico e gli dissi: "Pensi, proprio quando entra il turbo la macchina ha cali di potenza, fa fumo nero e sibila".
Il meccanico la tenne li' un giorno e sentenzio: "Non ha niente. Il sibilo che sente deve essere quel paraurti rovinato".

La porto cosi' dal carrozziere, che la guarda e dice: "Ha notato che il tubo del turbo e' staccato a meta'?"

Ed io: "Il meccanico mi ha detto che era tutto a posto!"
"Ma non ha tipo dei cali di potenza? E non butta fuori fumo nero? E non fa un sibilo?"

Probabilmente il mio meccanico non era il Dr House delle macchine.

lunedì 5 ottobre 2009

Escludere la gente non e' educato

Anni fa usciva con noi in compagnia uno che non piaceva a nessuno. Era noioso e seccante e nessuno voleva mai chiamarlo per dirgli che uscivamo.

Una volta tutti quanti ci siamo trovati ai baracconi di Legnano, per il primo di Novembre.
Nessuno aveva chiamato questo figuro, che infatti non c'era.
Infatti chiamo' il mio amico Pego al cellulare.

Ecco la telefonata:
Tale: "Ue Pego, ma cosa fate oggi?"
Pego: "Ma niente, ce ne stiamo a casa"

E intanto passa una macchina della polizia con le sirene accese e gli altoparlanti gridano "VENGHINO SIGNORE E SIGNORIIII!" con la musica di Ivana Spagna a manettona.

Tale: "Pego, che cazzo dici?"
Pego: "Eh..."
E mise giu'.

Non vedemmo piu' quel ragazzo, ma a quanto ho capito la cosa non disturbo' nessuno.

giovedì 1 ottobre 2009

Se racconti le bugie, falle credibili

Vi ricordate gli aneddoti sulle ragazze estreme? Questo non è uno di quelli, poichè la storia è stata inventata, però non è malvagio.

Allora, anni fa un nostro amico ci raccontò una balla che gli era stata raccontata per fare in modo che la nostra amica Elena lasciasse Diego.

Beh, eccola qui:
"Elena ha tradito Diego con tutta una serie di ragazzi che si è scopata in vacanza in montagna. In pratica per tutti quei giorni neanche ha mangiato perchè con tutto lo sperma che beveva non ne aveva bisogno"

I miei amici hanno sempre saputo come creare delle bugie credibili.

mercoledì 30 settembre 2009

Baci contagiosi

Una volta me ne stavo in macchina con i miei amici Giuseppe, Diego, Arianna e Valentina.

Io guidavo e mi stavo occupando di portare tutti quanti a casa, mentre Giuseppe era al posto lato guidatore e Diego, Arianna e Valentina erano dietro.
Tutti erano un po' ciucchi, tranne me che sono astemio.

Ad un certo punto, mentre parlavo con Giuseppe di varie cose, noto del movimento nel mio specchietto retrovisore. Che e'?
Guardo meglio e noto che Diego sta baciando con ardore Arianna.
Io e Giuseppe commentiamo la cosa ridendo e scherzando, mentre nel frattempo portiamo a casa Arianna, che esce.
Poco dopo, mentre porto a casa Valentina, noto nuovamente del movimento: Diego sta baciando con ardore Valentina.

Al che mi lamento, sostenendo che sono nel sedile sbagliato, ma ci ridiamo e scherziamo.
Portiamo a casa Valentina, cosi' non c'e' piu' nessuna da baciare in quella macchina.

Il giorno dopo tutti i componenti della storia ci chiedono di non dire niente a nessuno, poiche' erano tutti ubriachi e non capivano nulla.

Pare che in questo momento sia venuto meno a tale promessa.

venerdì 25 settembre 2009

Gusti

Anni fa, da bambino, abitavo nella ridente cittadina di Muggiò, vicino a Monza.
In tal ridente cittadina abitavo in un piccolo complesso abitativo con quattro appartamenti ed un gigantesco giardino.

In questi appartamenti vivevano varie persone adulte, che per me erano tutti "zii", anche se ovviamente non c'era nessuna parentela.
Una volta la zia Giancarla mi raccontò una barzelletta. Non ricordo minimamente lo svolgimento nè ricordo il finale, ma ricordo questi elementi:

In pratica c'era uno ("lo scherzante") che voleva fare uno scherzo ad un altro("lo scherzato"), così mise delle feci umane (proprie) all'interno in delle buste di plastica.
Le diede allo scherzato dicendo lui: "E' marmellata di mele!"
Lo scherzato, assaggiando il malvagio contenuto delle buste, non notò nulla di strano, poichè (a detta di questa signora) COME TUTTI SANNO, le feci umane sono dolci e sanno di mela.

Poi se non ricordo male lo scherzante diceva "E' merda!" e quello vomitava e tutti ridevano. O qualcosa del genere.

Non ha importanza: come capirete il succo è che COME TUTTI SANNO la merda è dolce e sa di mela.
Beh, quella signora aveva fatto la guerra.

Tutti noi sappiamo che in tempo di carestia... ogni... buco... o frutto di tal buco... è... ehmm... cibo?

giovedì 24 settembre 2009

Giudicare il lavoro altrui

Da bambino, mi stufavo un casino quando la maestra ci dava come compito lo studiare a memoria qualcosa.
Ero piuttosto bravo in quelle cose, ma nonostante ciò era la cosa più noiosa tra tutti i compiti possibili.

Beh, ci fu un anno (forse la terza) in cui questo imparare a memoria le cose diventò assai fastidioso e noioso, così, all'ennesima richiesta (imposizione) di imparare a memoria un brano, io mi ingerii.

Attesì la fine delle lezioni, attesi che tutti fossero usciti dalla classe, mi avviai verso la maestra le le disse, con voce ferma ed adulta (tradita solo da "tu" invece del "lei"):
"Maestra, tu non sai insegnare"

E fuggii.

Forse l'ultima parte non è proprio da adulti, ma vabbè.

Comunque la maestra non ci diede più roba da imparare a memoria, quindi il mio scopo era stato raggiunto.
Troppo Bello (come Interrante).

lunedì 21 settembre 2009

Video Agghiaccianti: Theme of Laura

Uno dei brani più carini della colonna sonora di Silent Hill 2, uno dei migliori giochi dell'orrore di sempre.

Peccato che la suoni dal vivo lo stesso Yamaoka, che non ha nemmeno accordato la chitarra.

La più bella del reame

Per qualche annetto, così, per ridere, verso la fine dell'estate decidevo quale era secondo me la tipa più bella che avevo visto quell'estate. Lo comunicavo ai miei amici e poi si discuteva su queste scelte, con discussioni molto raffinate e che si distinguevano per la loro classe.

C'erano ben due premi: miglior bionda e miglior mora.
In genere il premio della mora lo vinceva sempre una che per me era eccezionale, ma un anno non si presentò.
Così dovetti cambiare e scelsi quella tipa di ieri, quella che girava con l'americano. Però aveva questa ciambella che doveva eliminare.

Così pensai di andare lì e dirglielo:
"CONGLATURAZIONI! Quest'anno vinci il mio personale premio di più bella dell'estate cui capelli scuri!"
"GRAZIE! Che gentile!"

Era tutta sorridente e contenta

"Ma con riserva. Devi perdermi un cinque chili per Natale"

Non ha sorriso più. Non l'ho neanche più vista.

Sono troppo un figo.

venerdì 18 settembre 2009

Ultimate Frisbee

Qualche anno fa, in montagna, venne in vacanza un tale americano.
Questo personaggio girava tutto il tempo con una tipa che gli stava appiccicata. Ella era assai gradevole (aveva solo una ciambellotta su chiappe e panza, sulla quale ho la storia di domani) ed io davo per scontato che fossero assieme.
Quando venni a sapere che non lo erano, andai a rompere un po' le palle a questa tipa.
Aoh, sono maschio.

In pratica andavo lì, parlavo con il tipo biondo e facevo un po' il brillante, che non sia mai che magari quella tipa potesse girare il suo interesse verso di me.

Decisi che il gioco non valeva la candela un giorno preciso.
Il giorno in cui l'americano disse "giochiamo a Ultimate Frisbee!"
Lei subito disse "SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!"
Ed io "SIIIIIIIIIIIIIIII! Cos'è?"

Mi venne spiegato che è una roba che giocano gli universitari in america, una roba trendy che consiste nel lanciare il frisbee e fare punti in qualche modo che non ricordo.

Iniziai a giocare, ma il terreno era assai accidentato. Mi dissi: "Cosa può farmi il terreno accidentato?"
Puoi farti stortare la caviglia, ecco cosa può fare. Infatti lo fece.
Quando lo fece non ne soffrii molto. La caviglia mi sembrava "gommosa", ma non mi faceva male. In più l'americano era già distante e la tipa si gettava su di lui senza pudore.
Decisi che andava tutto bene e avrei continuato a giocare.

Capii che non era proprio proprio così quando, la sera, guardai la caviglia: si era gonfiata tanto che il gonfiore arrivava fino al ginocchio. Sembravo una di quelle signore anziane grasse, con le caviglie grosse. Eh, appunto.

Fu allora che non mi interessai più a quella ragazza: troppo pericoloso.

giovedì 17 settembre 2009

Ridere per non piangere

Anni fa me ne andavo in giro tutto allegro in bici con il mio amico Giovanni.
Andavamo spensierati in discesa alla sicura velocità di circa 50 Km/h, quando Giovanni prese un piccolo ostacolo e crollò a terra, scartavetrando sull'asfalto una percentuale molto elevata della sua pelle in vista.
Niente di grave, solo moltissime abrasioni qua e là, ma la madre se ne preoccupò oltremodo.

"So io cosa ci serve!" disse.
E prese l'acqua ossigenata, che come sappiamo è forse il detergente per ferite più doloroso in assoluto. Forse perchè quello che fa è bruciare tutto.

Beh, la mamma di Giovanni irrorava le sue ferite con l'acqua ossigenata e Giovanni soffriva infinitamente. Egli esprimeva questa sofferenza illimitata ridendo a crepapelle.
In pratica la madre versava l'acqua terribile sulle sue ferite sanguinanti e sulle sue carni esposte e lui rideva senza sosta, come se fosse la cosa più divertente del mondo.

Fate così: provate e sappiatemi dire.

martedì 15 settembre 2009

Ginseng

Eccoci rientrati, pimpati e rocamboleschi come sempre! Per il primo giorno dopo la fine delle vacanze, ho scelto un aneddoto dei tempi delle scuole superiori.
Ai tempi avevo un amico dal quale andavo ogni tanto a giocare col PC. Lui aveva un 386, mentre io un 286 e quindi potevamo giocare a giochi che a me non andavano, come il secondo Alone in the Dark.

Una volta, mentre eravamo li', sentimmo alla radio una pubblicita' che diceva all'incirca cosi':
"Quando mi sento un po' giu', la soluzione e' bere il buonissimo yogurt al ginseng"

L'idea di uno yogurt al ginseng mi faceva ridere moltissimo, cosi' siccome avevo sentito quella cosa in casa di questo mio amico, presi a chiamarlo con un soprannome senza senso.
Questo soprannome era "Pelleginseng", ed era un miscuglio tra il suo cognome e, appunto, ginseng.
Poi, lentamente, il soprannome divenne "Ginseng" per poi assumere la forma definitiva "Gins".

La mia fantasia non ha limite.

venerdì 31 luglio 2009

VACANZA!

Un'altro anno è passato. Un anno rotambolesco, per me.
Ho cambiato residenza e ho cambiato lavoro, trovandomi a lavorare nella più grande software house inglese e la più grande software house indipendente in Europa.

In più il mio disco ha venduto bene.

Ne sono fiero e credo di di meritarmelo.
Quindi con l'inizio di agosto anche quest'anno si parte con le vacanze!

Vi auguro un'estate di copulazione e allegria e noi ci si vede il 15 settembre!

Saluti ed Heavy metal!

Daltonico

Dovete sapere che ho una blanda daltonia: ci sono delle gradazioni di rosso e verde che se messi in mezzo ad altri colori, li vedo grigi.
Questo difetto è abbastanza tipico nei maschi ma molto raro nelle femmine.

Beh, una volta alle elementari la maestra mi chiese di commentare un mosaico in una foto sul nostro libro.
Io dissi qualcosa come: "Possiamo notare il drappo grigio"
E lei: "E' rosso"
Ed io: "No, è grigio!"
E lei: "No, è rosso"
Ed io: "No è grigio!"

E mi mise una nota.

Mai contraddire la maestra.

giovedì 30 luglio 2009

Il Re ritorna a difendere il suo trono

Parlo ovviamente delle figure di merda.

Anni fa me ne stavo con un mio amico ed un po' di gente che non conoscevo in un bar.
Si parlava di nomi stupidi per gruppi.

Io dissi: "Oh, ragazzi, io conosco uno che ha un gruppo che si chiama BEJELIT! Cioè, ma vi rendete conto? BEJELIT! Oh, non è possibile chiamare un gruppo in un modo più stupido. E' il nome più scemo che abbia mai sentito"

Uno allora mi dice: "Io suono nei Bejelit".

Ma che sfiga di merda.

mercoledì 29 luglio 2009

Non è uno strumento per maschi

Quando avevo sì e no 8 anni, mia sorella più grande volle iniziare a studiare il pianoforte. Oppure mia madre pensò che potesse essere una buona idea e mia sorella accettò.

Beh, comunque iniziò ad andare a lezioni di pianoforte. Qualche settimana dopo, per spirito di emulazione, anche mia sorella più piccola volle studiare pianoforte, così mia madre mandò anche lei a lezione.

Allorchè penserete: ed io?
Io, ovviamente, chiesi a mia madre di andare anch'io a studiare pianoforte.
Ella sembrò molto titubante e tirò fuori un po' di scuse per non mandarmi a lezione.

Ancora oggi non so perchè: mi sarebbe piaciuto molto ed oggi probabilmente saprei suonare anche la tastiera.

Vabbè, evidentemente il pianoforte non è uno strumento per maschi.

martedì 28 luglio 2009

Volare (oh-ho)

Quando facevo le elementari, avevo un compagno chiamato Nico. Egli era un ragazzo senza peculiarità, tranne per il fatto che andasse male a scuola.
Questa peculiarità lo aveva portato ad essere odiato dalla maestra, che addirittura pretendeva che lui le desse del lei (mentre noi tutti le davamo del tu).

Sono dell'idea che questo modo di fare della maestra in qualche modo portò il ragazzino ad essere un ribelle e anche il pagliaccio della compagnia.

Una volta, tanto per ridere (e per farsi notare), fece un salto da una rampa delle scale.

Immaginate questo salto: il ragazzo salta a braccia e gambe aperte, con un pochino di rincorsa, per atterrare a terra in maniera perfettamente parallela al terreno, tranne un minimo di istinto di autoconservazione che gli fece piegare un pochino le gambe e le braccia.

Questa piega lo portò a farsi del gran male alle gambe. Mentre era a terra gridando dal dolore, un mio compagno si avvicinò e gli disse: "Ma cosa volevi fare?"
E lui: "Volevo fare superman!"
E il mio compagno: "Ma superman non vola a braccia e gambe aperte!"
Io mi intromisi e dissi: "Comunque superman non sarebbe caduto"

Che bambini di merda.

lunedì 27 luglio 2009

Una volta tanto

In genere in queste pagine racconto di storie nelle quali mi dipingo come l'ultimo degli sfigati. Questo perchè in genere non sono bravo negli sport più acclamati e non faccio quello che fanno i fighi. Nella musica ho avuto le mie soddisfazioni, ma siccome è roba dopotutto seria, non è che mi vengo a vantare qui delle audizioni passate e dei lavori presi.

Beh, dicevo, non è che sia proprio l'ultimo degli stronzi ed infatti anche io ho ottenuto le mie piccole soddisfazioni.

Come ho spesso scritto, non sono mai stato bravo negli sport più acclamati (chessò, il calcio e qualche tempo fa il curling), ma sono stato un discreto pallavolista.
Questo mi portò ad arrivare nelle finali regionali con la mia classe quando ero alle superiori, ma qui si parla di quando ero alle medie.

Alle medie praticamente scoprii lo sport (prima per me era roba da ragazzine) e me ne appassionai. Purtroppo ero sempre noto (anche alla prof) come quello che fa schifo in tutti gli sport, così nelle partite "importanti" (diciamo classe A Vs. classe B) non giocavo mai.

Una volta eravamo sotto di due punti mentre gli avversari avrebbero vinto con un solo punto.
Al momento della decisione di chi dovesse entrare, io mi alzai ed entrai, mentre la prof. mi diceva di no. Vedendo che non mi fermavo, sbuffò disperata e si preparò.

Io, a differenza della maggior parte dei miei compagni, sapevo battere "dall'alto" e la mia altezza mi aiutava. Feci i due punti di distacco ed il terzo della vittoria senza che nessuno riuscisse a rispondere alle mie bordate.

Tiè.


TIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE'!

venerdì 24 luglio 2009

Meriti immeritati e immeritati demeriti

Cosa si nasconde dietro il titolo migliore mai scritto?

Beh, qualche annetto fa stavo preparando l'esame di Reti. Per questo esame c'era da fare un progettino di un server che parla con dei client che fungono sia da client che da server che parlano con dei client puri.
Io ero in "gruppo" col mio amico Marco, però siccome a me piaceva programmare feci un po' tutto io, mentre lui studiava la teoria.

Alla fine, dopo un gran casino, riuscimmo a completare il tutto e lo mandammo alla prof, che lo accettò e ci prenotò per l'orale.

Ecco l'orale:
Prof: "Monopoli, qui c'è un deadlock"
Io: "Ha ragione, pensi che l'abbiamo provato un sacco e non è mai successo"
Prof: "Io l'ho lanciato ed è successo al volo"
Io: "Eh... è un po' come quando la macchina fa un rumore... allora la porti dal meccanico... e non lo fa più... perchè si vergogna... però al contrario"
Prof: "Ok. Cosa fa questa funzione?
Io: "Azzz.... non ricordo"
Marco: "Lo so io, fa questo, questo e quest'altro"
Prof: "Ok, signor Monopoli, è chiaro che il progetto non l'ha fatto lei ma il suo amico. Le metto comunque la sufficienza"

L'Università è ingiusta.

giovedì 23 luglio 2009

Non sono bravo a poker

Anni fa eravamo tutti quanti al Golosone, una gelateria di Champoluc.
Lì un mio amico disse: "Giochiamo a poker!"
Tutti accettamo, anche io che non avevo mai giocato. Mi vennero spiegate le regole.

Per dare un po' di pepe, giocammo a soldi, anche se in realtà era proprio in maniera blanda, poichè ogni fiche (ossia le carte che non usavamo, girate) valeva 50 lire.

Beh, iniziammo a giocare ed io iniziai bene: vinci 100 Lire.

Purtroppo non andò così bene per tutta la serata: alla fine di questa riuscii a battere tutti i record di sconfitta.

Persi DIECIMILA LIRE con delle fiches da 50 Lire.

Marò.

mercoledì 22 luglio 2009

I miei acquisti truculenti

Ricordate quando è uscito Bioshock? Beh, io lo volevo, così lo comprai per PC.
Lo provai sul mio portatile (un dual core con Geforce 7600) e andava a 2fps quando andava veloce, mentre di media faceva un frame ogni 5 o 10 secondi.

Ero frustrato. Volevo giocare a quel gioco che tutti dicevano che era una figata.
Così feci l'atto. L'atto che i PCisti non possono tollerare. Mi pare, anzi, che tra i PCisti ci sia la pena dell'impalamento per chi fa quello che ho fatto.

Beh, comunque decisi di dire addio alle rotture di scatole del PC e decisi di comprare un XBOX360.

Telefonai a casa del mio amico Massimo (che non può perdersi i miei momenti da nerd) e andai a casa sua. Mancavano circa 15 minuti alla chiusura del negozio, così mi fiondai, parcheggiai e corsi verso l'entrata. Il mio amico Massimo era rimasto indietro, poichè non poteva reggere il mio ritmo di corsa nerd.

Corsi nel negozio, presi la scatola dell'X360, Bioshock, The Darkness e andai a pagare. Nel frattempo il mio amico Massimo era arrivato, ma non lo fecero entrare perchè era troppo tardi.

Mi piange il cuore a pensare che The Darkness è stato un capolavoro, mentre Bioshock una delusione totale.
Vabbè, uno su due.

lunedì 20 luglio 2009

Autorità tedesca

Una volta, come molte altre volte, andai al Kapuziner a mangiare con i miei amici.

Mentre eravamo seduti, arrivò una signora vestita con i tipici vestiti Bavaresi con uno spiedino di Pretzel.

Chiese: "Volete un Pretzel?"
"Sì!"
"Sì!"
"Sì!"
"Sì!"
"No!"

Io avevo detto di no.
Ella mi guardò e disse: "NON VUOI IL PRETZEL? COME SAREBBE A DIRE CHE NON LO VUOI?"

Ed io intimorito risposi: "Oh mio Dio, sì sì, va bene, lo prendo!"
Ella si addolcì e disse: "No, è perchè nessuno dice mai di noi al Pretzel".

Nel nome diddio, dite sempre di sì al Pretzel.

Esco dal seminato

Questo post non e' il post di oggi: quello arrivera' come di consueto questa sera.

Mi voglio riferire a questo:
http://community.virgilio.it/ugc/speciale/community_magazine_10.html

Ad oggi una persona che non crede che l'uomo sia stato sulla Luna dimostra
- una ignoranza ABISSALE: TUTTE le analisi fatte dai complottisti sulle foto dimostrano la loro INFINITA ignoranza nel campo della fotografia
- una non conoscenza della politica del tempo
- una totale incapacita' di dare peso alle cose
- una faciloneria che non ha precedenti: meglio credere a gente che ti spiega le cose con dimostrazioni matematiche o a chi grida "TUTTO FALSO!" con tre foto in mano?

In definitiva, se tu, lettore, ritieni che lo sbarco sulla Luna (tutti quanti, immagino, non solo il primo) sia una gran balla, perfavore, non seguire questo blog.
Perfavore.

venerdì 17 luglio 2009

Recensioni: Deuce Bigalow: European Gigolo

O "Puttano in saldo", come venne presentato in Italia.
Quando vidi il trailer, capii che questo film era una porcheria infinita. Nonostante questo rimase al cinema per molte settimane, il che fece immaginare al mio amico Massimo che questo film fosse buono.

Non lo è.

Allora: le battute sono agghiaccianti, la volgarità è ai livelli di Boldi e De Sica e non c'è un solo momento che vi farà sorridere.
Un fallimento totale, che vi farà odiare l'Olanda.

Però vabbè, le ragazze che ci sono come attrici sono delle fighe (c'è anche la nostra Elisabetta Canalis, che non si è doppiata, tra l'altro).

Questo non è un film trash: è un film BRUTTO e non ve lo consiglio.

Tiè.

Film di successo

Il mio buon amico Massimo una volta mi propose di andare a vedere il film "I tre volti del terrore". Mi convinse dicendo che aveva visto delle ottime recensioni, ma in realtà a me andava bene poichè i film dell'orrore mi vanno bene tutti.

Quando entrammo in sala, capimmo che forse avevamo preso un abbaglio.
Il tutta la sala c'erano tre persone, con noi in totale erano cinque.
CINQUE.

Su tipo duecento.

quando vedemmo il film capimmo. Ma questo non è l'unico errore del mio amico Massimo. Guardate sopra.

giovedì 16 luglio 2009

Video Agghiaccianti: Mirror Mirror

Questo video mi fa mega ridere: c'è il metallone, ma nel video si vedono i Blind Guardian che giocano a scacchi, a pallone, ad un qualche beat'em up e così via.
Ridono, scherzano e sotto c'è il metallone megaepico.

Capolavoro.

Egoista

Il commento alla storia di ieri del mio amico Massimo mi ha rimembrato il giorno in cui morì il Papa (parlo di Papa Giovanni Paolo II).

Beh, ero col mio amico al cinema, in attesa di vedere quel cesso di "The Eye 2", quando mi arriva un messaggio da una mia amica.
Il messaggio più o meno è così:
"Il Papa è morto!"

Io cercai le parole adatte per quel momento, così delicato. Le trovai:
"Beh, meglio lui che me!"

Iddio ci punì con "The Eye 2", ma ancora oggi sono contento di essere vivo.

mercoledì 15 luglio 2009

Recensioni: The Eye 2

In questo film c'è una che vede la gente morta.
Questa gente morta ogni tanto si prende male e fa qualcosa contro di lei, ma niente di terribile.

Il problema di questo film sta nel fatto che è palloso. Tutti piangono tutto il tempo. Non fanno che piangere.
Tutto questo fino a che si arriva alla scena madre. La ragazza vuole uccidersi, allora si butta dal tetto di un ospedale.
Non muore, allora (con varie ossa rotte e perdendo sangue a litri) risale sul tetto e si ributta.
Non muore si nuovo, allora fa per risalire ma un fantasma le fa capire che è meglio di no.

Allora non si butta più.

E questo è il film.

Il segreto di Monkey Island (2)

Anni fa, mentre giocavo a Monkey Island 2, mi piantai senza pietà nella seconda sezione, quella in cui bisogna trovare i quattro pezzi di mappa.

In pratica c'era da fare una gara di grog, ma il povero Guybrush era uno sfigato e non lo reggeva, così aveva bisogno del simil-grog.
Purtroppo l'ultima bottiglia era stata venduta ad una che non la voleva smollare per nessun motivo.

Non riuscivo a capire in nessuno modo quale fosse la soluzione di questo problema e ci passai su dei mesi. Così anche il mio amico massimo.

Egli però aveva un cugino che sosteneva di sapere come fare, così tutti contenti lo portammo a casa mia.
Io ero emozionato: finalmente avrei scoperto come risolvere quell'enigma. Ai tempi avevo un 286 e internet non era certo quella che è oggi, per questo capirete che trovare una soluzione non era certo banale.

Bene: con emozione accesi il computer, ma questo fece qualcosa di strano: si accese e spense velocissimamente una decina di volte e poi non si accese più. Un fusibile era saltato.
Il segreto di Monkey Island 2 pareva dover rimanere tale.

Il cugino di Massimo se la prese un pochino: diceva che l'avevo fatto apposta.

Ancora oggi mi chiedo quale vantaggio avrei avuto dal rompere il mio computer per NON ottenere qualcosa che volevo.
Probabilmente pensava che fossi pronto a tutto.

martedì 14 luglio 2009

Video Agghiaccianti: Power of the dragon flame

Gli italiani Rhapsody si hanno regalato dei video che farebbero imbarazzare Richard Benson.

Non commento ulteriormente: ecco il video e lascio i commenti a voi.

Passione per ridere

C'è stata un'estate, qualche anno fa, in cui un mio amico, tanto per ridere, voleva baciare i maschi. Ossia noi. Ossia me.

Quando gli dicevamo di no, diceva: "Ma dai, è solo perchè sei omofobico!"
Un giorno erano ubriachi sia lui che un mio amico e così, per ridere, si baciarono con lingua e tutto.

Finito che ebbero, il commento principale fu: "Faceva schifo perchè c'era la barba".

Il giorno dopo, come potrete immaginare i commenti erano un po' diversi. Erano tipo: "Cazzo dici, mica l'ho baciato" e "Sì, vabbè, ma mica con la lingua".

Il loro rapporto di amicizia si guastò un po'.

lunedì 13 luglio 2009

Video Agghiaccianti: The Sacrilegious Scorn

Questo video viene da una canzone dell'ultimo album dei Dimmu Borgir, "In Sorte Diaboli"
E' una collezione di immagine cristiane, roba legata al diavolo e tutta una serie di effetti speciali di qualità "Adobe Premiere". In particolare il morphing a 2:29 fa abbastanza ridere.
La fotografia ed il trucco sono ridicoli ed il compositing sui fondali è qualcosa di incredibilmente amatoriale.

Ma fra tutti i momenti buoni (e ce ne sono) mi piace quando lanciano i dadi ed esce 6 6 6. Un tocco di classe, anche se un po' annunciato.

Ecco qui il capolavoro:



Mi inquieta che la stessa band, dallo stesso album, abbia fatto un video tutto sommato decente come QUESTO e poi come secondo video hanno fatto sta roba.

PS: se volete vedere dei bei morphing, guardate il video di "Black Or White" di Michael Jackson.

Gente oltre lo standard

Anni fa un mio amico mi chiamò dicendo di venire a casa sua perchè quella sera ci sarebbe stato un personaggio interessante.
Mi catapultai a casa sua e lì vidi che c'era una ragazza.

Una ragazza invero piuttosto brutta, bassa, tozza.
Portava i capelli lunghi alle spalle, indossava roba viola e aveva la sua borsetta al gomito.
Era truccata in maniera un po' pesante, ma non esagerata.

Mi presentati: "Piacere, Alessando!"
E lei si presentò: "Piacere, Giovanni!"

Bei momenti.

venerdì 10 luglio 2009

Canzoni Agghiaccianti: Homicidal Retribution

Il brutal mi fa ridere. Vi spiego perchè.
E' tutto talmente estremo, talmente spinto oltre, che nella mia testa cade nel parodistico.

Cioè: come le parodie dei gruppi metal
"Buon giorno, siamo i MASTODONTIC BURNINATORS e questa è la nostra prima canzone: "The Elf of the Night meets the Night" "

Nel brutal tutto è "oltre": la musica è violentissima, la voce è un growl gravissimo e violentissimo, i nomi sono cattivissimi e i testi sono incredibilmente espliciti.

Qui abbiamo i DYING FETUS che ci mostrano una loro canzone con un titolo un po' deludente: Homicidal Retribution.

Non compete con "I come blood" o "Nechropaedophile" dei Cannibal Corpse, ma la musica è incredibilmente "oltre". E' di una violenza inenarrabile, tanto da farla scadere nel parodistico.

Non ha niente che non va: è suonata in maniera impeccabile, è incredibilmente tecnica e i suoni sono massicci.

Però mi fa ridere.

Over the top

Questo è il nome di un film di Sylvester Stallone, in cui si narra di un uomo, di suo figlio e del suo sport.

Il calcio? La pallacanestro? No, il braccio di ferro.

Esatto: in questo film c'è un uomo che fa braccio di ferro. Va in un campionato e lo vince. Vincendolo, vincerà l'amore di suo figlio, la famiglia si ricostruirà e incasserà il premio: un camion.

Nemmeno a dirlo, quando lo passarono in televisione io (che ero alle elementari) lo guardai. Ed ovviamente lo trovai un capolavoro assoluto.

Ovviamente tutti i miei compagni l'avevano visto, infatti il giorno dopo, durante l'intervallo TUTTI facevano braccio di ferro con TUTTI. E TUTTI facevamo la mossa del "cambiare la posizione", che nel film faceva faville

Quando l'intervallo era al suo termine, mi si avvicinò Luca.
Mi disse: "Ale, ho qualcosa qui al polso. Ho provato a metterci su l'acqua fredda ma non va via".
Mi mostrò il polso: questo aveva un piccolo bozzo che sporgeva. Gli dissi: "Non è niente, tranquillo, si sarà gonfiato".

Ovviamente non era così: a furia di fare braccio di ferro, uno delle ossa del polso era uscita di sede.

Mio Dio Sylvester, che cosa hai combinato.