lunedì 31 marzo 2008

Teorizzazione ragionata per una miglior Fellatio

Dicevamo del buon Radio.

Egli, una sera, prese me ed i miei amici e ci volle spiegare le cose della vita:

"Vedete ragazzi, ci sono ragazze e ragazze. Ci sono quelle che sì, ti fanno una pompa, però stanno tutte lì, noiose. Invece ci sono quelle che ti danno proprio delle soddisfazioni. Ecco, io che le ho provate entrambe, vi posso dire che quelle che danno le soddisfazioni sono meglio".

Ringraziamo Radio per questa perla di saggezza. Non vi è nulla di più vero.

venerdì 28 marzo 2008

L'Uomo che parlava Troppo

Dicevamo...

C'era quindi questa Pamela e tutti erano desiderosi di introdursi in lei.
Niente di incredibile, dopotutto: lei stessa si vestiva per impressionare.

Una volta io, un po' di miei amici e un po' di gente che non conoscevo, andammo a casa di lei a vedere un film ("Dal tramonto all'alba"). Ricordo che lei lo propose a me ed ai miei amici. Entro breve ci trovammo in quella casa in quindici/venti persone.

Un giorno si presentò a noi "Radio". Forse il suo vero nome era Andrea, ma lo chiamerò "Radio" per non confonderlo con il mio amico Andrea.

Dicevamo: giunse a noi Radio. Questo soprannome era dovuto al fatto che Radio parlava.
Parlava sempre, initerrottamente. Per ore.
Sempre.

Spesso diceva cose senza senso, oppure raccontava cose con un senso, ma non capitate a lui.
Oppure diceva palle enormi e senza senso. Comunque parlava.

Bene, Radio si presentò a noi e disse: "Mi sono scopato Pamela".
Ovviamente io pensavo: "MA VAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA"
Però come sempre, l'ho incalzato: "Davvero? Grande!"

Non aspettava altro: "Ah sì! Me la sono scopata per 4 ore! 4 ore! Alla fine lei diceva 'Basta! Basta! Non ce la faccio più!' e io BAM!BAM!BAM! me ne fregavo e sono andato avanti finchè ho voluto. Per 4 ore"

Ovviamente tutto si rivelò facilmente una balla: in quelle 4 ore era in un locale nel quale noi la sera prima non eravamo stati.

Grande Radio.

Radio aveva anche dei pensieri filosofici molto interessanti per quanto riguarda i rapporti orali: li vedremo magari Lunedì.

Vi piaceranno.

giovedì 27 marzo 2008

Colei che sa cosa dire

Anni fa, in montagna, vedevano una ragazza che si conciava come la più smargiassa delle prostitute.
Si truccava in maniera eccessiva e si vestiva in maniera minimale. Non era neanche sto gran chè, ma il suo fare da sordida adescatrice ci intrigava.

In realtà io non ne ero interessato, giacchè ero felicemente impegnato, ma Mauro e gli altri miei amici invece lo erano molto.

Tra di noi chiamavamo questa ragazza "Pamela", con evidenti riferimenti.

Giacchè era nostro interesse conoscerla, ma non sapevamo come fare, mandammo la nostra amica Karen.

Karen è una ragazza esteticamente pregiata, che conosciamo praticamente da sempre. Ella ha una predisposizione naturale per conoscere gente nuova. La lanciammo allo sbaraglio, senza alcuna indicazione nè protezione.

Dopo dieci minuti ella tornò da noi, con Pamela e tutti i suoi amici. Parlava con lei come se fossero vecchie amiche.

In lei, Pamela, vidi una ragazza piuttosto insicura di sè e decisamente bisognosa di una vera amicizia.

I miei amici non videro bene tutto questo :D Ci provarono con lei a rotazione, ma questa è un'altra (peculiare) storia.

mercoledì 26 marzo 2008

Parole del Potere

Da bambini, durante l'estate, in genere io ed i miei amici giocavamo a calcio o a nascondino tutto il giorno.
Ci divertivamo molto. Io ho sempre odiato il calcio, quindi mi divertivo meno, però vabbè, me la sciallavo lo stesso nel giocare con i miei amici.

Giocammo per anni in un campo vicino a casa mia, ma un giorno il suo padrone, stufo di trovarlo ridotto ad un deserto arido, non ce lo diede più.
Così ne cercammo un'altro. Sempre vicino a casa mia c'è un gigantesco campo (oggi è un campo di allenamento per il golf), così decidemmo di utilizzare quello.
Johnny, il nostro amico indigeno del luogo, ci consigliò di andare prima dal proprietario a chiedere il permesso. Ci andammo ed il proprietario, probabilmente gonfio di alcool fino al collo, ci disse di sì.

Tutti felici, ci apprestammo a piantare i nostri palettini (fregati ad un cantiere) nei nostri mattoni cavi (fregati allo stesso cantiere) ed iniziammo a giocare.

Inizialmente tutto sembrava a posto, quando ad un certo punto si presentò un uomo dalle fattezze rotonde. Quest'uomo iniziò a parlare in Patois (il dialetto del luogo, una roba tipo francese e dialetto torinese).
Noi provammo a dirgli che avevamo avuto il permesso, ma lui parve non essere interessato a noi, giacchè parlavamo nell'italico idioma.

Johnny ci fece cenno di allontanarci, si presentò di fronte all'uomo rotondo e declamò : "De mandai Rumeu".
Quelle poche sillabe Patois lo fecero desistere subito. Rimise i nostri bastoncini nei nostri mattoni cavi e se ne andò.

Quel giorno Johnny fu un eroe e la frase "De mandai Rumeu" fu dichiarata "la frase del potere".

In futuro cercammo di utilizzarla in altri contesti, ma non funzionò.
Probabilmente le frasi del potere hanno una durata limitata.

martedì 25 marzo 2008

L'Amore sfonda il Gesso

Il mio amico Loris, qualche tempo fa, fu protagonista di una storia Epico Cavalleresca, con qualche sfaccettatura stilnovista.

Una volta, lui ed un suo amico di pare valore, si trovavano in un bar. In tal bar, ad un certo punto entrarono due creature abiette di sesso femminile, di cui una con la gamba ingessata.
Loris ed il suo amico, giacchè dispongono entrambi di una folta peluria sullo stomaco, si dirigono verso queste due creature abiette, che poco hanno di umano, tranne forse il genoma.

In breve tempo i nostri due eroi convincono le due creature a seguirli a casa, per fare imprecisate cose.
Arrivati a casa, presto si capisce cosa si sarebbe inteso fare e le creature non paiono disturbate da questo, giacchè evidentemente non capita loro molto spesso che degli uomini in carne ed ossa possano desiderare (o anche solo immaginare) di possedere i loro lovecraftiani corpi.

Allorchè tutti e quattro si gettano sul medesimo letto. Loris, poichè è il più stoico dei due, opta per la creatura con la gamba ingessata, che durante l'amplesso avrà a lamentarsi, ma neanche tanto, poi.

Credo che questo aneddoto, più di tutti, riassuma l'antico concetto: "In tempo di carestia, ogni buco è galleria".

venerdì 21 marzo 2008

Domande strane

Talune volte, la gente pone domande molto strane, del tipo "Hai mai fatto questo?", presupponendo che lui l'abbia fatto e chiede se anche altri l'hanno fatto.

Ecco le mie:
"Ma mentre scopi, ti è mai capitato che la tipa ti infilasse un dito in culo?"

Oppure

"Ti sei mai fatto una sega sul posto di lavoro?"

La cosa interessante è che in questo caso queste domande provengono dalla stessa persona :)

giovedì 20 marzo 2008

Ciò che in Norvegia è bello non lo è in Inghilterra

Qualche anno fa, con una precedente formazione del mio gruppo di cover, la batterista mi chiamò per darmi le sue idee per il nome del gruppo.

Ecco la conversazione:
Lei: "Pensavo a 'Muck Worm'"
Io: "Che vuol dire?"
Lei: "Beh, in Norvegese vuol dire tipo 'Persona Importante' "
Io: "Mmmh, non male. Suona piuttosto bene"
Lei: "Però in Inglese significa tipo 'Verme della merda' "
Io: "Purtroppo temo che l'Inglese sia più noto del Norvegese"
Lei: "Comunque è scritto diverso!"
Io: "Però noi lo diciamo, il nostro nome"
Lei: "Aspetta, ho un'altra idea : 'Mucky Muckers' "
Io: "Così su due piedi sembra voler dire "I merdosi merdoni" o roba simile"
Lei: "Ma in Norvegese vuol dire tipo 'I VIP importantissimi'!"

Ora lei abita in Norvegia, un luogo ameno dove a quanto pare le feci godono di enorme considerazione

mercoledì 19 marzo 2008

Concerto con Rispetto

Anni fa giravo con una band metal Italiana chiamata "Sine Macula". Con questa band ci trovammo una volta a suonare a Firenze, con i Death SS.

Poco prima dell'inizio del concerto dei Death SS, mi trovavo nel gazebo del gruppo, quando ad un certo punto entrò una tizia.

Questa donna, una rappresentante del comune, chiese se fosse stato possibile evitare riferimenti religiosi, poichè quella sera c'era tutta la rappresentanza Cristiana.

Steve Sylvester, leader dei Death SS, in quel momento era vestito interamente di rete ed aveva le lenti a contatto di colore diverso.
In questi ricchi abbigliamenti, disse: "Stia tranquilla, noi non offendiamo nessuno".
E lei: "Sì, però se poteste evitare le croci e così via..."
E Steve: "Tranquilla, non offendiamo nessuno"

Lì per lì si palesa la ballerina, interamente nuda, tranne per uno straccetto a coprire i genitali.
Questa dice: "Beh, c'è un po' di nudo femminile, ma niente di che"
La donna: "Non si potrebbe evitare?"
E Steve: "Tranquilla non offendiamo nessuno".
Rinquorata, la donna se ne esce.

Ora vediamo il concerto.

Il concerto si apre con Steve che viene issato sul palco agganciato ad una croce enorme e luminescente.
Più o meno a metà concerto, sale la ballerina e fa dei balli in topless, ma niente di che.
Ad un certo punto Steve si presenta sul palco con una croce enorme.
Così, tanto per dare pepe allo show, le da fuoco.
Per dare sale, la rigira.
Poi la lascia cadere e la prende a calcioni.
Diciamo che a quel punto, forse, la donna del comune avrà avuto i sudori freddi.

Ma il gran finale viene lasciato per la conclusione:
Steve viene assaltato da degli uomini vestiti tipo da accoliti.
Sul palco zompa un tale vestito da prete, con una maschera da uomo anziano. Questo si avvicina a Steve brandendo una croce.
Steve ne scappa schifato, ma quando il prete si avvicina, ZAC! Steve gli zompa al collo e lo morde.

Il prete cade a terra, ma poco dopo si rialza. Si apre la tunica e sotto vi è la ballerina, completamente nuda.
Questa sfodera contenta il suo tatuaggio gigante, così costituito:
Un drago sulla pancia, la cui coda va ad insinuarsi in mezzo alle gambe, dove sbarazzino spunta un bel pentacolo rovesciato.

Lei, facendo la sua danza, non lesina l'inserimento della croce in tale pentacolo.

A questo punto, credo che la tizia del comune fosse svenuta.

Non sono del tutto certo, ma credo che infilare Gesù Cristo sulla Croce all'interno di una vagina non sia esattamente considerato come "rispettoso", ma Steve fu chiaro: "Non offendiamo nessuno".

Io gli credo.

martedì 18 marzo 2008

L'Intruso

Una volta ero lì a guardare la tele con i miei amici.
Svogliatamente cambiavamo canale, girando un po' i vari canali presenti sul satellite.

Ce ne stavamo lì a guardare i canali senza badarci attenzione.
Per capirci, scriverò i vari canali che trovammo come "Stream of Consciousness"

TelevenditaPentole FilmVecchioProgrammaInAraboAltroFilmVecchio UomoCheSucchiaUnPeneMentreNeBeccaUnAltroNelCulo TelevenditaAspirapolvere

Capirete che uno di questi canali ci fece rimanere lì, di sale.
Scoprite Quale.

lunedì 17 marzo 2008

What you see is What you get

Una volta con degli amici, volevamo mangiare una pizza.

Siamo andati un po' in giro, fino a trovare un posto che diceva "Bowling, Pizzeria".
Convinti, siamo entrati. Chiediamo "Per la pizza?"
Un tizio ci dice "Salite pure!"

Noi seguiamo l'indicazione "Pizzeria" e andiamo al piano di sopra.
Lì ci sediamo ed arriva subito la cameriera.
Un mio amico chiede: "Fate pizze?"
La cameriera: "No"

giovedì 13 marzo 2008

Ci vediamo Lunedì!

Ho un'influenza dannata e domani sarà prima dal medico e poi a letto, quindi vi saluto e ci vediamo lunedì!

Ricordate di non andare in Danimarca a mangiare le caramelle Haribo.

Paese che vai, usanze che trovi

Quando ero in quarta superiore, andai con tutta la mia classe in gita in Danimarca per cinque giorni.

Fu una gita molto intrigante, nella quale mi divertii moltissimo.

Di tutta questa gita ho un ricordo ben stampato sulle mie papille gustative, che vengo testè a raccontarvi.

Dovete sapere che in Danimarca la gente gente mangia i seguenti generi alimentari:
- cavolfiori
- patate
- maiale

Non si mangia null'altro. Con questi tre elementi viene fatto tutto ciò che costoro ingurgitano (nei loro esofagi).
Bene, dopo tre giorni ne ero piuttosto stanco: mi piacciono questi tre elementi, ma mangiarli a pranzo e cena (e pure a merenda) mi turbava un tantino.

Quindi capirete bene che quando vidi una macchinetta che distribuisce caramelle, fu per me come raggiungere il paradiso senza la controindicazione di essere morto.
Presi subito una busta di caramelle alla liquirizia Haribo e me ne infilai in bocca una manciata.
Fu allora che l'orrore si dipinse sui miei occhi.

In Danimarca,
dovete sapere,
che,
le caramelle,
in Danimarca,
le caramelle,





SONO SALATE.



Cioè, non dolci, ma salate.

Buttai tutto via, senza lesinarmi nello sputare.

In Danimarca non mangiate niente.

mercoledì 12 marzo 2008

Utopia

Vi prego di leggere attentamente questo aneddoto, in modo da capire perfettamente il grado di totale demenzialità e di lontananza dalla realtà che vi è insito.

Un mio amico, Luigi, sosteneva che quando lui andava alle medie, ossia quando lui aveva tra gli 11 ed 13 anni, vi era una ragazzina con una curiosa abitudine.

Ella, che ricordiamo aveva tra gli 11 ed i 13 anni, pagava i ragazzini 5000 Lire per poter praticar loro della fellatio.

Egli, il mio amico, sosteneva che questa ragazzina PAGASSE per fare pompini.
Cioè, lei pagasse per farli. Lei.

Ovviamente scoppiai a ridergli in faccia.

martedì 11 marzo 2008

Quando l'urina s'ha da fare

Il mio amico Mauro, in montagna, era solito fare cose strane quando era ubriaco.

Una volta, in piazza a Champoluc, decise che doveva orinare. Decise che non poteva aspettare, così estrasse la sua asta virile ed iniziò l'espletazione.
Lì, così, di fronte a donne, bambini, animali e vegetali.

Ovviamente non intendeva fermarsi, così mentre orinava continuava a camminare. Questo non fu positivo per se stesso e chi era attorno a lui.

Mauro sapeva come farci ridere.

lunedì 10 marzo 2008

Amori immortali che muoiono

Un aneddoto breve ma interessante.

Anni fa, tutti noi bambini andavamo a mangiare il gelato alla gelateria "Golosone", a Champoluc. Lì solitamente vi erano delle cameriere graziose e simpatiche.
Io ero un po' piccolo perchè la cosa potesse interessarmi, ma i miei amici non lo erano.

Ricordo bene che una di queste, un giorno, piangeva disperata perchè il suo ragazzo era dovuto ripartire. Purtroppo doveva tornare a lavorare e quindi la sua vacanza era terminata.
Lei ne era tanto disperata che diceva frasi come "Lo amo come nessun altro" o "Non potrò mai dimenticarlo".

Non doveva essere in sè, poichè la sera stessa uscì con un mio amico, che ci fece tutto quello che si può fare con una ragazza senza raggiungere il rapporto sessuale completo.

Le donne sono creature fantastiche.

domenica 9 marzo 2008

Canzoni Agghiaccianti : Vita Tranquilla

Che bello: ogni volta che arriva Sanremo, ho un sacco di materiale per le mie canzoni agghiaccianti :D

In questo brano, Tricarico non ha ben chiaro quel che deve cantare, quindi va un po' a caso.
I momenti migliori sono quando Tricarico praticamente parla, mentre i coristi non sanno che fare :D



Ma vediamo, vediamo invece cosa si fa nei festival non Italiani, chessò l'Eurovision.
Da questo posto ho scelto un brano delle "Vanilla Ninja", un gruppo di ragazze una più figa dell'altra.
Bene.
Il brano è semplice e loro se lo cantano tranquille, senza fare errori.
Il brano, per quanto semplice, è più ricco e meglio arrangiato di quella merda di Tricarico.
L'Italia ormai è il terzo mondo della musica.

venerdì 7 marzo 2008

Auto nel traffico

Una volta ero in giro con il mio amico Paolini. Eravamo in giro con la sua vecchia autovettura, una Fiat 500 "nuova". Non quella nuovissima, ma quella parallelepipoidale.

Bene, è ormai il momento di tornare a casa, così decidiamo di prendere l'autostrada a Busto Arsizio, per Castellanza. Mai errore fu tanto grave.

Trovammo coda appena dopo l'ingresso, una coda compatta ed impenetrabile. Dopo circa trenta minuti, prendemmo una decisione assoluta ed inderogabile: ci eravamo stufati.
Spegnemmo la macchina, scendemmo ed iniziammo a spingerla.

Così, tanto per ridere. In autostrada.
Taluni si fermavano chiedendo se c'era qualcosa che non andava e noi dicevamo "Eeeh, si è scaldata e non va più" e loro "Eeeeh, queste Fiat".

Busto Arsizio dista da Castellanza 6 Km. Impiegammo tre ore e trenta minuti per percorrere quei chilometri.
Voi direte "Eccerto, spingendo una macchina a passo d'uomo!" Beh, in realtà molto spesso superavamo le macchine, visto che la coda era assolutamente bloccante.

Ci divertimmo moltissimo.

Tutto pareva finito e l'allegra scampagnata nelle polveri sottili pareva ormai un lontano ricordo, quando Paolini mi chiamò dicendomi che aveva scoperto un curioso ricordo di quella serata sulla sua macchina.

In pratica io avevo fatto troppo forza con le dita, mentre spingevo, e le avevo affondate nel tetto della macchina, lasciando dei bei segni di dita in vari punti.

Eeeeh, queste Fiat.

giovedì 6 marzo 2008

Il mio primo album in vendita su iTunes!

Buondì!

Finalmente sono riuscito a distribuire il mio primo album :)
Dietro richiesta di materiale, ho fornito ciò che avevo pronto, ma entro un paio di mesi ci sarà un nuovo album, con brani più eterogenei.

Certo che se non mi odiate e desiderate essere da me amati e stimati, potreste comprarmi tipo un brano o due :-D

Ecco qui il link di iTunes:

Chantry - July->Snow(Code)


Suvvia, rendetemi ricco, così potrò farmi una velina o una letterina.

Che genere è? Una roba tipo gothic strumentale :D Non potrà che soddisfarvi mentre vi renderà immensamente tristi :D

Il calcio non è uno sport gentile

In montagna, da circa una ventina d'anni, si svolge durante l'estate un torneo di calcio.

A tal torneo partecipano squadre di villeggianti e di autoctoni. Ricordo a memoria squadre molto interessanti come "Le pou de la bataille" o "Malboro Team".

Giacchè odio il calcio, non ho mai giocato in questo torneo. Purtroppo odio anche stare lì a guardare il calcio senza fare nulla, quindi per circa 15 edizioni del torneo ho fatto il guardalinee.

E' una professione interessante: si alza una bandiera quando la palla esce, oppure quando una squadra fa goal, che dopotutto è un caso particolare dell'uscita.
Dovevo segnalare anche i fuorigioco sulle punizioni, ma dopotutto quelle erano facili.

Purtroppo questa professione non è esente da pericoli.

Un anno, durante una finale, l'arbitro venni a dirmi "Stai molto attento, perchè questa partita è una guerra!". Non ci credevo, ma mi dovetti ricredere.

Verso la fine, un giocatore si proiettò verso la porta. Io vidi che in un suo gioco di piedi con la palla, la fece andare poco oltre la linea di bordocampo.
Come impone il regolamento, alzai la bandiera e l'arbitro fischiò.

Fu allora che avvenne l'insurrezione: il pubblico iniziò ad urlare e bestemmiare, lanciando offese verso di me, mia madre, il mio sistema visivo e la sua precisione (o totale mancanza). Non mancarono offese verso la famiglia di Gesù, che in questi casi viene sempre tirata in mezzo.
Il pubblico però era oltre una rete, quindi non mi turbava. I giocatori invece non lo erano, quindi mi preoccupavano maggiormente. In breve mi accerchiarono per riferirmi in prima persona il risentimento che mostravano nei miei confronti.

Io più che altro dicevo "Suvvia, è uscita" oppure "Se perdete non succede niente". Queste frasi, come il lettore potrà intuire, non mi salvarono.
Entro breve l'arbitro disperse la folla, ma la sera, al West Road, l'arbitro non c'era :D

Mi arrivò al massimo un spintone da un tifoso, ma siccome io non sono molto piccolo, opposi una forza opposta a quello spintone, facendolo cadere a terra. Questo mi salvò dai maschi, ma non dalle femmine.
Le ragazze, indispettite dal fatto che i loro ragazzi o amanti o amati ma non ricambianti fossero stati offesi da me, beh, venivano lì e mi insultavano.
Che dovevo fare? Ad una ho detto che era una troia e bon :D

Questo non migliorò molto il mio rapporto con il calcio.

mercoledì 5 marzo 2008

Non si gioca con i coltelli

Anni fa, vicino a casa mia c'era uno spazio appartenente al padre del mio amico Johnny.
In questo spazio, all'aperto, c'erano delle sedie di legno, un tavolo di legno e un divano.
Il tutto all'aperto.

Un giorno, un nostro amico si presentò con un bel coltello a doppio taglio, come quello di Rambo. Lui stesso l'aveva affilato, facendolo diventare un'arma temibilissima.

Tutti noi ne eravamo affascinati. Dopo averlo fatto vedere a tutti, Vic lo prese ed iniziò svogliatamente ad infilarlo nel divano.

Ad un certo punto Johnny disse: "Dallo a me, non sai nemmeno ammazzare un divano!"

Ora pensiamo la scena al rallentatore:
Vic infila il coltello nel divano
Johnny avvicina la mano
Vic sfila il coltello dal divano
Johnny brandisce il coltello, ma in quel momento non c'è l'impugnatura ma la lama
Johnny brandisce la lama

Un attimo dopo c'è sangue in ogni luogo. Johnny si tiene la mano e corre verso casa, con un taglio piuttosto profondo sul dito indice della mano destra.

La madre, vedendo la cosa, capisce subito cosa è meglio fare: prende il buon vecchio alcool denaturato (quello rosa) e lo versa copioso sulle carni straziate.
Vedendo questo, decisi di aver visto abbastanza.

Poco dopo Johnny andò all'ospedale e lì gli sistemarono la mano: il coltello gli aveva reciso il tendine del dito.

Ok, ma quand'è che questa storia fa ridere?

Beh, Johnny aveva circa 12 anni, ma questo non gli impediva di guidare.
Nonostante avesse un braccio bloccato dall'ingessatura, beh, questo non pareva impedirgli di guidare.

Il tutto era semplice: Johnny muoveva il volante con la sinistra e Vic, di fianco, utilizzava il cambio.

Che ci vuole?

martedì 4 marzo 2008

Canzoni Agghiaccianti: Ricordi

Questa canzone è talmente mal eseguita che mi sanguinano le orecchie.
I finley sono l'esempio di dove si può arrivare con le raccomandazioni senza saper fare nulla.

Il cantante, in questo brano, commette tanti di quegli errori che non devo nemmeno stare qui a segnalarveli, ma ci sono anche dei punti in cui gli altri "strumentisti" combinano casino, complice anche una loro terribile non conoscenza della musica, che ha portato ad avere parti di chitarra ignoranti su strutture armoniche che avrebbero voluto altri accordi.

Per capirci: questi sono dei cani. Non meritano niente e chi li apprezza è al loro stesso livello.

Anzi, mi sbaglio: i cani sono animali simpatici. Sono delle scolopendre.

Il Black Metal non è per tutti

Anni fa, sempre in montagna, conobbi un ragazzo.
Tale ragazzo era il membro fondatore del gruppo black metal "Agricoltors".

Gli Agricoltors facevano pezzi proprio in Patois valdostano e cover di altri gruppi.

Una volta mi disse:
"Sono andato a vedere un concerto dei Dimmu Borgir.
Per prepararmi mi sono fatto delle belle borchie con i chiodi da 10. Sai, belli lunghi, belli affilati.
Poi sono andato nel pogo a manetta con ste borchie sulle spalle.
Dovevi vederli! Quando li beccavo, sti qua si lamentavano un casino, tutti sanguinanti.
Che coglioni!"

lunedì 3 marzo 2008

Recensioni : House of the Dead

Il capitano Kirk.
La fighetta che si lamenta della durata del ragazzo.
Le battute.
La strafiga che si alza in piedi dopo aver ricevuto una spadata nello sterno.
Il capitano Kirk.
Il rave.

Che mmerda.

Usanze Iberiche mal interpretate

Questo aneddoto è breve, ma sono certo saprà sollazzarvi.

Un mio amico, una volta mi raccontò che una volta una ragazza
gli fece
una spagnola
con
la pancia.

Con la pancia. Potremo quindi facilmente intuire lo stato di ottima forma in cui questa ragazza versava.

Una spagnola con la pancia. Provate ad immaginare: ci deve essere abbastanza roba per poter fare due masse nelle quali infilare il pistulino.

Gesù.