venerdì 18 settembre 2009

Ultimate Frisbee

Qualche anno fa, in montagna, venne in vacanza un tale americano.
Questo personaggio girava tutto il tempo con una tipa che gli stava appiccicata. Ella era assai gradevole (aveva solo una ciambellotta su chiappe e panza, sulla quale ho la storia di domani) ed io davo per scontato che fossero assieme.
Quando venni a sapere che non lo erano, andai a rompere un po' le palle a questa tipa.
Aoh, sono maschio.

In pratica andavo lì, parlavo con il tipo biondo e facevo un po' il brillante, che non sia mai che magari quella tipa potesse girare il suo interesse verso di me.

Decisi che il gioco non valeva la candela un giorno preciso.
Il giorno in cui l'americano disse "giochiamo a Ultimate Frisbee!"
Lei subito disse "SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!"
Ed io "SIIIIIIIIIIIIIIII! Cos'è?"

Mi venne spiegato che è una roba che giocano gli universitari in america, una roba trendy che consiste nel lanciare il frisbee e fare punti in qualche modo che non ricordo.

Iniziai a giocare, ma il terreno era assai accidentato. Mi dissi: "Cosa può farmi il terreno accidentato?"
Puoi farti stortare la caviglia, ecco cosa può fare. Infatti lo fece.
Quando lo fece non ne soffrii molto. La caviglia mi sembrava "gommosa", ma non mi faceva male. In più l'americano era già distante e la tipa si gettava su di lui senza pudore.
Decisi che andava tutto bene e avrei continuato a giocare.

Capii che non era proprio proprio così quando, la sera, guardai la caviglia: si era gonfiata tanto che il gonfiore arrivava fino al ginocchio. Sembravo una di quelle signore anziane grasse, con le caviglie grosse. Eh, appunto.

Fu allora che non mi interessai più a quella ragazza: troppo pericoloso.

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