giovedì 10 dicembre 2009

Ossessione compulsiva per l'amore

Questo evento e' uno di quegli eventi che all'inizio sono molto seri, poi dopo qualche tempo ci si ride su e ci si fanno battute.

Seppure l'evento sia entrato nella fase piu' rilassata, poiche' sono passati anni, usero' nomi fittizi per tutto.

Anni fa, in uno dei posti dove ho lavorato, lavorava una mia amica che chiameremo Martina.
Nel medesimo posto lavorava un ragazzo molto schivo che chiameremo Giuseppe.

Martina era una ragazza assai gradevole e simpatica e Giuseppe parse invaghirsene.
Purtroppo, siccome Giuseppe era molto schivo, non trovava il coraggio di dirle nulla, ma un giorno raccolse tutto il suo coraggio e si presento' a lei.

Le chiese: "Martina, ti andrebbe di uscire con me qualche volta?"
Ella, lusingata ma non interessata, rispose: "No, grazie, purtroppo sono davvero molto impegnata"
Una frase tipica per non urtare il pretendente con un "No, mi fai cagare la merda".

Tutto a posto, quindi, no? Lui ha fatto il tentativo, lei ha gentilmente declinato, la faccenda finisce.

Peccato che Giuseppe, che viveva nel suo mondo di favola dove le cose vanno tutte bene, senti' come risposta qualcosa come "Si' certo, ci vediamo quando il lavoro e' finito".

Cosi', Giuseppe, poco prima della fine dell'orario di lavoro, si presento' da Martina e le disse: "Se vuoi possiamo scendere giu' assieme e fare una passeggiata"
E lei, stupita, gli disse: "No Giuseppe, ho ancora molto da lavorare"
E lui: "Ah, ho capito. Quindi andiamo?"
Lei: "Ti ho detto di no, non posso"
Lui: "Quindi ti aspetto giu'?"

Lei, piuttosto turbata, ando' dal nostro capo che prese Giuseppe e lo riporto' al suo posto.

Il giorno dopo, mentre me ne stavo tutto tranquillo a fare il mio lavoro, Martina viene da me e mi dice:
"Ale... Giuseppe mi ha chiesto di sposarlo. Prima mi ha chiesto scusa per ieri e poi mi ha chiesto di sposarlo".

Capirete facilmente il mio stupore, sicche' questo ci faceva capire che Giuseppe non era proprio sano sano sano sano.
A quanto ricordo, lei gli rispose di no e lui disse: "Ma io ti voglio sposare" e lei: "Ma io no" e lui "Ma io si'".
Capirete bene che questo tipo di discussione puo' protrarsi per molto tempo senza raggiungere una conclusione.
La conclusione venne stabilita' dal capo, che prese Giuseppe e lo trasbordo' all'esterno degli uffici, dicendo lui di tornare domani, a mente fresca.

Il giorno dopo accadde questo:
Giuseppe se presento' con la madre e subito reso noto a tutti i suoi intenti matrimoniali nei confronti di Martina.
La madre cerco' di fargli capire che non era il caso con questa frase: "Vedi Giuseppe, Martina non e' un giocattolo come quelli che ti prendevo da bambino, che puoi averli oppure no. Anche lei deve essere d'accordo. Magari con il tempo, poi, chi lo sa".
Ovviamente Martina non vedeva un futuro roseo per la loro relazione (nonostante da un lato fosse gia' arrivata la proposta finale) e fondamentalmente cercava una soluzione pacifica.

Entro breve Giuseppe inizia a cercare Martina urlando per i corridoi: "Martina ti voglio sposare!"
Entro breve tutti accorrono e cercano di fermarlo. Il suo tono cambia un pochino: invece di gridare "Martina ti voglio sposare" la sua invocazione cambia in un "Vi ammazzo tutti!"

Ovviamente questo e' troppo: vengono chiamati polizia e ospedale, che si presentano in breve tempo e solerti inbracano e portano via a forza Giuseppe.

Nella sua permanenza all'ospedale, la madre ebbe la gentile idea di lasciare lui un cellulare. Chi chiama subito, lui?
Ovviamente Martina.

Ecco la telefonata madre:
Lei: "Pronto?"
Lui: "Ciao, sono Giuseppe"
Lei: "Ah... ma tu non puoi telefonarmi"
Lui: "Senti volevo chiederti scusa per ieri"
Lei: "Sei scusato."
Lui: "E volevo chiederti se puoi sposarmi!"

Questa bella faccenda ando' avanti un altro paio di giorni. Durante la sua permanenza il contratto di Giuseppe venne rescisso, i numeri di telefono vennero cambiati, gli venne tolto il cellulare ed oggi nessuno sa niente di Giuseppe.

Probabilmente, se fosse stato un film, oggi sarebbero sposati e felici.
Bel mondo, quello del cinema.

4 commenti:

o'blivion ha detto...

Questa storia mi ricorda qualcosa...ma dimentichi il momento in cui Giuseppe camminando sul soffitto urlava Klaatu Barada Nicto!

Ale ha detto...

ZOMG e' proprio vero che tu conosci solo la gente migliore XD

Povero Giuseppe :(

DEADC0DE ha detto...

Ho il cuore di pietra ma io ho riso dal primo giorno. Comunque hai dimenticato preziosi dettagli come lo sputo del collega al capo...

Zaino ha detto...

E la testata atomica al presidente