venerdì 29 maggio 2009

Non c'e' abbastanza amore per entrambi

Anni fa, il mio amico Alex stava con una ragazza molto carina, che chiameremo Ela.

Egli era pero' anche un assiduo giocare del gioco online "The Gate", un MUD un po' atipico che ha chiuso i battenti qualche annetto fa.

Avvenne un accadimento: The Gate compiva un anno dalla sua apertura nello stesso giorno in cui Ela compiva gli anni.
Ovviamente, di fronte a questa collisione di interessi, in nostro Alex scelse di onorare l'evento che in assoluto era piu' importante per lui, ossia l'evento che celebrava la cosa a lui piu' cara.

Ossia The Gate.

Lui e' un uomo che non deve chiedere mai. MAI.

Feelings

Some years ago, a friend of mine was in a relationship with a girl.
After some time, that girl had enough and quite often she contacted me on ICQ, to tell me that she wanted to ditch him.
I'll write down here the best moment in that conversation:

(Her:)"Well, by now the only feeling I have for him is disgust. I cannot base a relationship on disgust"

giovedì 28 maggio 2009

L'epica scalata (fallita)

Anni fa, Vic e Johnny decisero che avrebbero fatto il "Giro della Val D'Ayas" in bici, sull'onda della passione per il Giro d'Italia.

Io ovviamente mi unii.

Prima tappa: Trochey->Saint Jacques, 4.4KM secondo Google Maps.
Partimmo allegri, ma gia' dopo pochi metri (tipo 3 metri) i miei amici erano partiti ed io ero rimasto indietro.
Non parliamo poi della parte finale, una terribile salita che ha ucciso piu' di una automobile.
Comunque arrivai e ne fui assai fiero, anche se i miei amici erano arrivato molto prima di me. Ricordo che Vic si era portato del cioccolato, per ridare energia. Ne abbisognavo.

Il giorno dopo, seconda tappa: "Trochey->Antagnod", sempre sui 4 KM, ma incredibilmente piu' dura, poiche' in salita costante.

Partimmo e sempre dopo pochi metri i miei amici mi avevano distanziato. Ma qui il distacco divenne epico quando arrivarono le salite. Io mi lanciai con baldanza, ma per quanto la mia baldanza fosse incontestabile, le mie performance agonistiche non mi consentivano di fare piu' di poche pedalate prima di stramazzare.

In piu' arrivo' una amica simpatica, che il ciclista ama: la pioggia.

Mi rifugiai in un box per auto semiaperto (sarebbe rimasto aperto per circa altri 15 anni e poi qualcuno lo chiuse. Boh) e li' attesi la fine della pioggia.
Attesi un'oretta e poi tornai indietro, con la medesima baldanza precedente, ma con molta piu' sicumera, dettata dalla discesa.

Quella fu per me la fine del Giro della Val D'Ayas.

mercoledì 27 maggio 2009

Hall of Oddities: The man watching scares me

Di questa foto, più che altro, mi piace l'uomo che guarda.

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In this photo, more than all, I like the man who stares.

Una battuta

Anni fa, da bambino, conoscevo un ragazzo chiamato Davide.
Questo ragazzo diceva qualche balla, niente di grave, pero' con me diceva qualche balla toccandomi sul vivo.

In pratica mi diceva di avere un sacco di giochi fighissimi per C64 e che me li avrebbe prestati.
Tra tutti quelli di cui mi parlava, me ne ricordo uno che doveva essere di un taglialegna che va in giro a tagliare la legna (essendo un taglialegna).

La promessa era questa: lui doveva andare via una settimana, cosi' la settimana successiva mi avrebbe portato tutti i giochi.

Io attesti spasmodicamente, ma purtroppo quando arrivo' non porto' nulla.

Andai cosi' a casa sua. Fuori c'era sua zia e le dissi: "Scusi, mi puo' chiamare Davide che gli deve dare una bella battuta?"
E lei ovviamente si arrabbio' "Tutti vogliono sempre picchiarlo il mio Davide! Va via, va!"

Io l'avevi detto un po' ridendo, come scherzo, anche perche' si scherzava sempre sui casini fatti da suo nipote, ma forse si era superato un limite. Allora mi venne una idea geniale.

Dissi: "Ma no signora, ho sbagliato a parlare! Volevo dire "che gli devo dire una bella battuta!" "
E lei: "AAAAH! Capito! Davide, vieni qui che Alessandro ti deve raccontare una barzelletta!"

Sono un genio.

Me and Girls: collection of stories

Story 1:
"Claudia, would you like to have a date with me?"
"I'm Elise"
"Oh, yeah, sure. Elise, would you like to have a date with me?"
"Yeah, why not?"

Story 2:
"Claudia, I love you"
"I'm Lisa"

Story 3:
(Gorgeous girl:) "Would you dance with me?"
(Me:) "I don't dance. Ever."

Story 4:
(In the car)
(Gal, waiting a goodbye cheek kiss) "Well, See you Alex!"
(Me:) "What... Are you still here?"

martedì 26 maggio 2009

Attenzione: anziani

Qui in Inghilterra si trovano spesso in giro cartelli come questo:



Che in pratica ti invitano a stare attento, mentre sei in macchina, perche' in quella zona ci sono molti anziani e potresti trovarteli in giro per strada.
O magari anche a piedi: magari ti assaltano, ti picchiano e ti mordono.

La polizia purtroppo non puo' nulla contro le persone anziane e quindi si mettono i cartelli. Non si puo' fare altro.

Point of view

"So, What is your graduation thesis about?"
"I've done it about breast tumors"
"Awesome! Probably you've touched a lot of boobies!"
"Yeah, too bad they were all detached from the body"

lunedì 25 maggio 2009

Hall of Oddities: Shop in Milan

Questo negozio ci fa intuire che il fondatore non doveva conoscere benissimo l'Inglese
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We can easily understand that the man who opened this shop didn't know too much english.

This shop is in Milan, downtown.

La difficoltà di essere una tartaruga

Una volta, un paio d'anni fa, mi trovavo in un ristorante Giapponese e stavo mangiando del pesce crudo riposto su del riso freddo.

Mentre desinavo, notai che in una delle vasche decorative intorno a noi vi erano un paio di tartarughe. Una di queste se ne stava su una pietra, mentre l'altra deambulava in giro.

Dopo una buona elucubrazione, capii che quella ferma era la femmina, mentre quella che deambulava era il maschio.

Questo perchè ogni tanto il maschio prendeva coraggio e si avviava verso la femmina.

Purtroppo succedeva questo: il maschio arriva, sale sulla schiena della femmina, sale e sale nella sua spasmodica lotta per la riproduzione, ma una delle sue zampe posteriori perde l'appiglio sul sasso e TRIC! Si rigira su sè stesso due volte e si ritrova triste, girato sulla schiena e lontano dalla sua amata.

Tutto questo processo, come potrete immaginare, non è esattamente fulmineo, poichè non stiamo parlando di gatti ma bensì di tartarughe. Durante la serata vidi questo accadimento ripetersi tre volte.

Immagino siano entrambi lì ancora adesso.

Infinity concept

When I was in the first class of high school, the most powerful available PC was a 486DX2 66MHZ with 8MB of RAM.

This clarification is necessary to understand the following dialogue:

Me: "What computer do you have?"
Dude: "A 486 at 66MHZ"
Me: "HOLY CRAP! And how much RAM do you have?"
Dude: "What do you mean?"
Me: "The system memory! How much do you have?"
Dude: "Oh, sure! It's unlimited"
Me: "Unlimited?"
Dude: "Yeah, right, unlimited"

domenica 24 maggio 2009

Metallo Monopoliano: Primo esercizio

Eccoci qui con il primo esercizio che vi propongo, molto semplice.
E' l'intro del brano "L'Amore per l'ultima volta", nono brano del mio disco "The Emancipation of Elizabeth", che trovato qui di fianco pronto per essere da voi comprato.

Vi propongo questo semplice arpeggio perchè ritengo che, seppur semplice, possa soddisfarvi. Per la prossima settimana preparerò qualcosa di più interessante per voi metallari.

Ecco qui il file GP5
Ed ecco qui l'MP3

Per la prossima settimana vi proporrò anche l'immagine dello spartito. Non questa perchè non ho ancora comprato GP5 e la versione demo ci mette un bel "DEMO VERSION" in mezzo alla pagina :D

venerdì 22 maggio 2009

Terminator e la macchina radiocomandata

Rimaniamo in tema Arnold.

Quando usci' Terminator 2, io ne rimasi affascinato. Ovviamente non poteva bastarmi la visione al cinema, desideravo guardarlo piu' e piu' (e piu') volte.
Purtroppo la videocassetta stentava ad uscire.

Quando andai in montagna, quell'anno, un nostro amico si paleso' con una videocassetta pirata. Organizzai subito una visione a casa mia con tutti i miei amici.

In quel momento uno di questi, Giovanni, stava giocando con un suo parente (un cugino della sua stessa eta') con una macchina radiocomandata.

Vediamo il dialogo:

Io: "Giovanni, vieni che guardiamo Terminator 2!"
Giovanni: "Si', arrivo subito, gioco un attimo con la macchina"
Cugino: "Guarda, e' una macchina della madonna! Alimentata a benzina, con sospensioni custom... piu' costosa di cosi' non si puo'"
Giovanni: "E' davvero una figata"
Io: "Ok, venite?"
Loro: "Si, ma aspetta un minuto, che sta macchinina e' una figata"

In quel momento arriva una macchina e TRIC! la schiaccia.

Subito il cugino si butta a salvarla, ma e' troppo tardi, e' in buona parte distrutta.
Lui scoppia in lacrime ed io chiedo:
"Quindi venite? A sto punto..."

Ma purtroppo no.

Driving without limits

Once upon a time, while I was spending my summer holidays in Valle D'Aosta (a little Italian region, filled with mountains), I went with my friends at Johnny's.
Johnny is a person native of those places.

We ringed and we got answer by his mother.
We asked: "Is there Johnny?"
And she answered: "No, he's somewhere outside"
He arrived just in that moment, driving his car.

This would be perfectly normal, if we exclude the fact that at that time he was 13.

giovedì 21 maggio 2009

Cosmopolita

Da oggi, ogni giorno, oltre al solito aneddoto nuovo, posterò un vecchio aneddoto in lingua Albionica.

Questo darà a tutto il mondo la possibilità di scoprire quante cose inquietanti succedono agli Italiani. O quantomeno a me.
Tutti i post in inglese avranno un tag dedicato, cosicchè i nostri Albionici amici potranno trovarli con comodità ed allegria.

Questo è il primo passo che compio nella mia scalata al potere che mi porterà a divenire Papa.

Amen.

I'll be back

Arnold Schwarzenegger aveva una sorta di tormentone: in pratica in ogni film diceva "I'll be back" da qualche parte.
Il tutto nasce da questa scena di "Terminator":



Purtroppo in Italiano non dice "Tornerò" (che è la traduzione di I'll be back) ma dice "Aspetto fuori".

Alchè mi immaginavo questa scena:
Un fan Italiano va da Arnold e gli dice: "Arnold, mi dici il tuo tormentone?"
E lui: "Ma certo! I'll be back"
E il fan: "Come? Scusa ma dovresti dire "I'll wait outside" !"
E Arnold: "Mi spiace, ma il mio tormentone è I'll be back"
E il fan: "Non capisco"

Poi nella mia immaginazione arriva la polizia e lo picchia (o a volte lo mangia).

La mia immaginazione è vivida.

mercoledì 20 maggio 2009

La tristezza insita nel richiamo totale

Dicevo l'altro giorno che ero piuttosto rattristato dal non aver visto "Atto di Forza" (Total Recall in lingua originale) al cinema.

Quell'anno, mentre ero in montagna, un mio amico aveva la videocassetta piratata e me la presto'.

Corsi a casa a vederlo.

Ok.

Allora, sapete quando c'e' Quaid che va alla Rekall e li' succede un casino?
Poi ammazza della gente e torna a casa.
Li' c'e' Sharon Stone che si esercita a battere(?) e in quel momento irrompe Quaid con le mani sporche di sangue.
Lui va a lavarsi e qualcuno, nel buio cerca di ucciderlo.
Combattono e lui scopre essere sua moglie Sharon Stone.

Allora discutono. Lei gli dice che il loro matrimonio e' una finzione.

BAM.

In quel momento lo schermo divenne grigio, da li' per tutto il nastro.
La disperazione mi ha assalito.

Ho poi visto il film solo successivamente, quando lo passarono in televisione.

Se i ragazzi di oggi si lamentano della qualita' dei film scaricati, non sanno cosa hanno evitato.

martedì 19 maggio 2009

La Terra nella sua interezza inquieta

Una volta, da bambino, feci questo sogno:

Mia mamma mi regalò un telescopio, un regalo a cui ho sempre anelato e, tra l'altro, non ho mai preso. Chissà, magari prima o poi soddisferò questo bisogno che ho di osservare il cielo.

Ma vi dicevo: ho sognato che mia mamma mi regalava un telescopio. Allorchè vi ho guardato dentro e vi ho visto una immagine della Terra dallo spazio, una cosa così:



Mi spaventò a morte e mi svegliai terrorizzato. Il solo pensare all'immagine della Terra nello spazio mi terrorizzava molto di più di qualunque cosa avessi mai visto.

Non capisco: successivamente l'astronomia (e la fisica ad essa legata) è diventata per me un interesse incredibilmente radicato e la Terra nello spazio è diventata noiosa.

Ma da bambino mi terrorizzò.

Che bambino pirla.

lunedì 18 maggio 2009

Film che ho visto al cinema in gioventù

Vediamo se qualcuno qui dentro mi batte :)
Escludo i film Disney.

- "Lui è peggio di Me"
- "Batman"
- "Indiana Jones e e l'Ultima Crociata"
- "Terminator 2"
- "TMNT"
- "Chi ha incastrato Roger Rabbit"
- "Il Principe cerca moglie"

I miei più grossi rammarichi sono "Atto di Forza" e i film di Star Treck :)

sabato 16 maggio 2009

Esercizi di chitarra

Stavo pensando:

Vi interesserebbe se, una volta ogni settimana, postassi un esercizio con la chitarra?

Lo metterei su come immagine che farei con Guitar Pro, metterei il link al file Guitar Pro e pubblicherei un Mp3 che registrerei al volo con la JStation per farvi sentire come suona con la chitarra vera.

Che ne pensate?

venerdì 15 maggio 2009

Scherzi con catene

Una volta me ne stavo bel bello al West Road, all'esterno, a godermi la tranquillità della serata.

Ad un certo punto la tranquillità viene interrota: ci sono dei tali che escono fuori ridendo e scherzando.
In pratica, sempre ridendo e scherzando, spingono un tale (che ride e scherza con loro) contro un albero e lo legano a questo albero con una catena.

Tutti vanno via ridendo e scherzando e il tizio rimane lì, ridendo.
Dice: "Ahahaha che scherzo allegro! Però dai ora slegatemi!"
Dopo pochi minuti: "Ok ragazzi, basta scherzare, slegatemi"
Dopo altri minuti: "AIUTOOOOOO! AIUTOOOOOO!"

Io provai ad aiutarlo, ma l'avevano legato in una maniera che non gli consentiva di sgusciare via e la catena era chiusa col lucchetto.

Il giorno dopo seppi che gli amici, ridendo e scherzando, lo avevano liberato al mattino.
Però lui non rideva più molto.

Ora che sono passati tanti anni però ci ride su.
Tutto fa ridere dopo tanti anni.

giovedì 14 maggio 2009

Femmine piccole e ubriache

Una volta me ne stavo fuori dal locale "Lo Bistrot" a Champoluc, intento a parlare coi miei amici e a non fare niente.
Ad un certo punto si palesò una ragazzina vestita come se andasse in discoteca (beh, il Bistrot in estate si tramuta in discoteca, quindi ero io quello fuori posto).

Questa si trascinava in giro barcollando e sistemandosi a fatica gli occhiali. Si fermò di fronte a me e mi disse "Hai qualcosa da bere?"
Ed io: "No, mi spiace sono astemio"
E lei: "E hai una sigaretta?"
Ed io: "Mi spiace non fumo"
E lei: "Non hai da bere?"
Ed io: "Quanti anni hai?"
E lei: "




TREDICI




"

Questo è successo un paio d'anni fa, quando avevo 27 anni.
Ok che le ragazze crescono prima e tutto quello che volete, ma questa era già marcia, di fronte ad un locale pieno di gente, ad implorare alcool o sigarette.
Poi è arrivato uno con una birra e lei l'ha seguito nel locale.

Vabbè, sono vecchio.

mercoledì 13 maggio 2009

Jason X

Eccoci qui, dopo aver visto Jason X, il decimo film della serie "Venerdì 13".
Per chi non lo sa, in questa serie c'è Jason Voohrees, un tale deforme ed immortale che va in giro con una maschera da hockey in faccia ammazzando tutto ciò che gli si mette di fronte.

Per un sacco di film Jason ha tagliato tutto quello che ha potuto con suo machete, ma nel decimo è diverso: taglierà tutto quello che potrà con il suo machete NELLO SPAZIO.

Eh sì, questi è il sogno degli amanti del trash: prendi un soggetto qualunque e ficcalo nello spazio.

Ma qual'è la trama? Vabbè: c'è Jason che vuole ammazzare tutti e mentre lo fa, una tizia (megafiga) riesce a buttarlo in un freezer per il congelamento criogenico(?). Purtroppo Jason riuscirà a fare un buco nel freezer (e nella tipa megafiga), così tutti e due saranno congelati.

Dopo 500 anni arrivano dei tali, li scongelano e li riparano. Appena Jason si risveglierà (ma anche prima, a dir la verità) inizierà a tagliare tutto.
Quindi il solito, ma nello spazio.

Segnaliamo che nel futuro di Jason X tutte le ragazze sono MEGAFIGHE pazzesche:
Abbiamo scienziate:Abbiamo Robot:
Abbiamo impiegate:

E chi più ne ha più ne metta.
A questo si aggiunge il pazzesco finale, che non vi deluderà. Consigliato a tutti gli amanti del trash: questo film è oro puro.

Ecco qui una delle scene di morte di una scienziata. Vi piacerà

Chiedere un piacere ad una suora

Una volta ero in macchina con Vic e Mauro, quando passammo di fronte ad una casa gestita dalle suore.

Una di queste soure era intenta ad innaffiare il prato e, passando davanti a lei con la macchina, Mauro non si fece perdere l'occasione. Appena vide la suora, interruppe quello che stava dicendo e, dal finestrino della macchina, le disse:
"FAMMI UN POMPINO!"

Ella colse la richiesta del mio amico e rispose: "Scemo!"

Se non vi fa ridere, provate a farlo davvero: allora sì che il tutto diventa ìlare.

martedì 12 maggio 2009

Condividere il cioccolato

Una volta ero al Kapuziner con degli amici a mangiare del porco e dell'altro porco.

Finito che emmo di cibarci del porco, decidemmo il dolce. Un nostro amico voleva prendere la frutta da intingere nel cioccolato, ma non voleva da solo, così il nostro amico Pippo si unì a lui.

Quando il cioccolato e la frutta arrivarono, subito questo nostro amico iniziò a mangiare la frutta dopo averla intinta nel cioccolato. Purtroppo aveva questa brutta abitudine: metteva la frutta nel cioccolato e poi mangiava sulla bacinella di cioccolato. In questo modo tutta la sua saliva ed il cioccolato che straboradava dalla sua bocca ricascavano dentro. Anche Pippo usava la stessa di ciotola di cioccolato, ma si contenne e disse : "Eh no, così no". Nonostante questo, vabbè, entrambi consumarono il loro dessert.

Mi vien da vomitare.

lunedì 11 maggio 2009

Il numero più grande

Una volta, un mio amico medico ci stava raccontando che, con un collega, si stavano dividendo i colon da analizzare.

I colon non sono proprio una gioia da analizzare, visto il fecaloide ripieno che possono contenere.

Così l'altro medico disse: "Facciamo questo gioco: scegliamo un numero a caso tra 1 e 10. Chi sceglie il più alto vince e si becca meno colon"

Il mio amico ci pensa e dice: "OK!" Ovviamente sceglie il 10. Cosa dovrebbe scegliere? "Il numero più alto tra 1 e 10" è dieci.

Allora l'altro medico dice: "Hai scelto?" e lui: "Sì! Ho scelto 10!" e lui: "dannazione hai vinto, ho scelto 7"

Sono turbato.

venerdì 8 maggio 2009

Fai cio' che dico non fare cio' che faccio

Nell'aneddoto di oggi non mi riferisco alla condotta spregevole dei nostri polici (confrontata alle loro belle parole), ma bensi' ad un mio insegnante di tennis, molti anni fa.

Come raccontavo qualche giorno fa, da bambino ho fatto vari sport ed uno di quelli che di piu' in assoluto mi divertiva era il tennis.
Una volta, l'insegnate di tennis ci disse: "Fate quattro giri di campo!"
E noi: "Scusi, ma tre o quattro?"
E lui: "Quattro, quattro, non mi avete sentito?"

Perche' il dubbio? Il motivo e' semplice: lui disse "Fate quattro giri di campo". Per rimarcarlo, alzo' la mano per indicarci il numero di giri da fare con le dita.

Peccato che le dita fossero tre.

giovedì 7 maggio 2009

Fratelli

Qualche tempo fa, stavo andando con degli amici a prendere una persona.
Tra i miei amici c'era un mio omonimo.
Io non conoscevo questa persona, così mi venne presentata proprio dall'amico che si chiama come me:

AlessandroNonIo: "Ti presento Alessandro!"
Io, stringendo la mano: "Piacere!"
Ragazzo nuovo: "Alessandro anche tu? Ma siete fratelli?"

Ora immaginiamo la situazione: Io ho un figlio. Come lo chiamo? Alessandro. Ok.
Ne faccio un altro. Parlo con colei che l'ha sgravato:
"Come lo chiamiamo?"
E lei: "Beh, ne abbiamo già uno che si chiama Alessandro, chiamiamo anche l'altro Alessandro, così quando li chiami si fa prima".
Io: "Ottima idea!"

Poi magari anche il terzo.

Quindi questo nuovo amico era il più accorto di tutti.

mercoledì 6 maggio 2009

I ragazzi del cimitero (I was a teenage zombie)

Ho messo anche il titolo originale (I was a teenage zombie), perchè nel film non c'è neanche un cimitero ed i ragazzi non ci vanno.

Ma di cosa parlo? Vediamo.
In questo film c'è uno spacciatore di droga chiamato Mussolini (sì, MUSSOLINI). Nell'adattamento Italiano, tutti lo chiamano "Musolino", ma nei titoli il suo nome è chiaro: Mussolini. Nonostante questo tutti lo chiamano Moose.

Bene, il signor Mussolini vende della droga scadente ad un gruppo di ragazzi scemi. Questi si ingeriranno ed ammazzeranno Mussolini, gettandolo in un lago. Purtroppo questo lago è radioattivo e Mussolini tornerà più potente di prima seminando la morte (più o meno).
Solo uno zombie come lui potrà sconfiggerlo e così i ragazzi prenderanno un amico morto e lo butteranno nel lago. E allora la battaglia alla pari avrà inizio.

Il film è inguardabile. E' di una noia mortale e non succede niente fino alla fine, dove un finale inaspettatamente romantico ci attende. L'unico personaggio divertente è Mussolini, che almeno ammazza qualcuno e ci fa ridere un po' solo per il fatto che si chiami Mussolini.

L'unica cosa interessante è una attrice bionda carina, ma neanche poi così tanto.

Film consigliato solo se siete davvero amanti del trash.

venerdì 1 maggio 2009

La gorgone

Anni fa, in montagna, veniva in vacanza una ragazza che non era bellissima.

Secondo i miei amici era ben al di sotto del "non bellissima", anche se ritengo che fosse perche' si conciava nella maniera peggiore possibile.

Beh, ella fu cosi' fortunata da ricevere un soprannome: questo soprannome era "La Gorgone"

Ella non sapeva di questo allegro soprannome, cosi' ogni tanto chiedeva "Ma chi e; la gorgone?" e noi rispondevamo "Mah, una di Champoluc".

E poi giu' a ridere.

Immagino che se lei dovesse leggere questo aneddoto, direbbe "Chissa' di chi parlano".