venerdì 16 gennaio 2009

Colui che fischiava

Una volta, sempre alle elementari, ce ne stavamo tutti quanti ad ascoltare le parole della maestra (UNA SOLA! Rischio sempre il linciaggio).

Ad un certo punto si sentì qualcosa come un fischio.

La maestra trasilì e trasecolò: "CHI E' STATO?" gridò "CHE VENGA FUORI!"
Nessuno si dichiarò colpevole, così la maestra indorò la pillola: "Che si faccia vedere, così gli metto una nota!"

L'indoramento della pillola non aveva convinto il fischiatore, che rimase zitto.

"Bene!" disse la maestra "Se non viene fuori, non faremo ginnastica e faremo le tabelline!"
Nemmeno questa minaccia bastò a convincere il fischiatore, così non facemmo ginnastica.

Il giorno dopo, ancora la maestra chiese chi aveva fischiato. Nessuno rispose.
"Perfetto!" disse "Allora da questo momento in poi non faremo ginnastica fino a che non viene fuori il colpevole!"
Per far capire che c'era, ma che non si sarebbe consegnato alle autorità, il fischiatore fischiò di nuovo.

Questo fece infuriare la maestra, che sentenziò che mai in vita nostra avremmo mai più fatto ginnastica se non si presentava il colpevole.
Dopo varie ore, scese a patti dicendo che il colpevole non avrebbe subito alcuna pena, se non il redarguimento lì in classe.

Io non ero, però non avevo voglia di saltare altre lezioni di ginnastica, così mi presentai alla maestra e confessai.
Chiaramente il non fare niente era tutta una balla, difatti finita la scuola, la maestra si fiondò da mia madre e le fece un discorso infinito su quanto io fossi un bambino orrendo.

Mia madre se la prese moltissimo con me, ma purtroppo nessuno sapeva che io non avrei mai potuto essere il fischiatore.
Questo perchè non sapevo fischiare.

Che bambino pirla.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il bello di essere bambini e di andare a scuola (tralasciando l'inutilità di andarci) sono le lezioni che si imparano:
-gli adulti mentono
-sono ricattatori
-sono pure infami e falsi
-i compagni sono egoisti
-le buone azioni se proprio bisogna compierle rimangono personali