venerdì 6 febbraio 2009

Gli Inglesi e la neve

Non credo che quello che sto per raccontarvi si possa applicare a tutti gli Inglesi, ma temo che valga per una buona percentuale di coloro che vivono quantomeno nel Warwhickshire, la regione in cui sto.

Allora: oggi ha nevicato. Ha nevicato tanto da fare circa TRE centimetri di neve.
Bene.

Io, abituato ai due metri tipici Valdostani, non mi sono preoccupato. Evidentemente ero l'unico, poichè appena esco, vedo genitori terrorizzati che pregano perchè la neve smetta e tengono i loro figli attaccati a loro.

Prendo la macchina e mi avvio per le strade, fino a che non raggiungo il mio posto di lavoro.

Sono lì da mezz'ora, quando arriva questa mail:
"Il tempo è incredibilmente brutto, quindi è meglio che torniate tutti a casa il prima possibile".

Esco fuori con i miei colleghi e mi accorgo che tutti scappano.

Mi immetto sull strada del ritorno (per darvi un'idea, io lavoro a 2KM dalla mia casa) e parto. Pochi metri e mi fermo. Perchè? Perchè c'è coda.
Rimango fermo dove sto circa 10 minuti. I minuti presto diventano 20 e non capisco.
Esco fuori dalla macchina e vedo che la coda dietro di me prosegue per almeno un chilometro, mentre davanti a me ci sono circa 15 macchine.
E davanti a loro NULLA. NULLA.
Che succede? Siccome sono Italiano e quindi alla guida sono un animale, mi stufo e sorpasso tutti. Qualcuno mi segue in questo intento.
Arrivo in cima alla fila e vedo che colui che l'ha creata è nel panico più totale: si trova davanti ad una piccola salita e semplicemente non va avanti.
Sta parlando al telefono, disperato, urlando cose come "Shitting Christ".

Lo supero e salgo ovviamente senza problemi. Tutti vedono questo e mi seguono, tranne il generatore della coda.

Vabbè, di fronte ad una giornata di vacanza pagata non vedo perchè dovrei lamentarmi.

5 commenti:

lamb-O ha detto...

Mi piace il fatto che agli inglesi basti dare il "la" perché si mettano a guidare da italiani.

Luca ha detto...

Ale, torna qua... stai sconvolgendo l'ordine naturale delle cose.

Anonimo ha detto...

Wow! Racconto spassoso e utile lezione per quando andrò a vivere in Inghilterra.

Anonimo ha detto...

Deprimenti.
E se poi li senti parlare credono di essere ancora il Commonwealth.
Ne ho sentite di simili anche per americani e canadesi e tedeschi: quasi che "l'Arte di Arrangiarsi" fosse un talento stile Mozart e non un QI superiore a 95
Fleym

omissis ha detto...

deheheh il tizio si è perso... in un bicchiere di neve x°D