Quando ero alle medie, imparai la parola "Ictus". Non sapevo cosa significasse, semplicemente l'avevo immessa nel mio vocabolario, inventandomi che volesse dire tipo "raptus".
Ossia: "Ossia ho avuto un ictus e me ne sono tornato a casa a dipingere".
Diciamo che non avevo ben capito il significato.
Una volta, durante il cambio di insegnante, l'insegnate dell'ora dopo stava tardando ad arrivare.
Io pensai di dire questo: "Cos'è, la prof ha avuto un raptus ed è rimasta a casa?"
Pensai bene di usare il sinonimo che avevo imparato.
Dissi: "Come mai la prof è in ritardo? Ha avuto un ictus?"
Già solo dirlo non farebbe una buona impressione sui presenti.
Aggiungiamo che la prof mi sentì.
Aggiungiamo che la prof è la sorella dell'altra prof che doveva arrivare.
Non possiamo aggiungere più niente: stiamo già lambendo l'infinito.
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