venerdì 25 luglio 2008

L'Imperatore (con figura di merda)

Qualche anno fa avevo un gatto. Questo gatto era la creatura più combattiva e desiderosa di potere ch'io abbia mai visto.

Non credo esistesse un singolo gatto nella zona che non abbia assaggiato le sue unghie, così come non credo esista una singola gatta nella mia zona che non abbia avuto un figlio da lui.

Egli, più di ogni altra cosa, faceva "Il meglio della vita" secondo la dottrina di Conan:
Tale: "Conan, cos'è il meglio della vita?"
Conan: "Schiacciare i nemici, inseguirli mentre fuggono e ascoltare i lamenti delle femmine"



Il mio gatto faceva questo ogni volta che poteva, considerando ogni gatto un suo diretto nemico.

Questo ovviamente non faceva bene al suo fisico: più di una volta arrivò a casa con lacerazioni su tutto il corpo. Una volta si presentò con un'unghia quasi divelta, spargendo sangue sul pavimento, sui muri e dovunque potesse.

E qui viene la storia su quel gatto.

Una volta questo animale se ne stette via un paio di giorni. Quando tornò, tornò completamente devastato, con ferite su tutto il corpo ed il viso.
La prima cosa che volle fare fu mangiare, ma mia madre disse: "No, no, tu vieni dal veterinario all'istante"

Il veterinario sentenziò che non poteva essere stata una zuffa:
"Deve essere stato investito"
Mamma: "Ma come?"
Vet: "Vede, ha tutti i denti a sinistra rotti ed in più ha la mascella rotta"
Io: "La mascella rotta?"
Vet: "Eh sì, guardi"

Il veterinario mi fece vedere che l'osso della mascella si muoveva.
Io dissi: "Eh già"

E TRIC! Svenni.

Ripresomi, il veterinario mi fece accomodare fuori.

Una volta fuori, però, non mi sentivo particolarmente bene, anzi, avevo una nausea mostruosa.
Così andai un po' appartato, vicino ad un cancello di una casa, e lì vomitai allegro.

Ben rinfrancato tornai al veterinario. Ed è qui che accade la cosa che ancora oggi se ci penso mi imbarazza.

Una signora mi disse: "Ma scusi, ma lei ha vomitato di fronte a casa mia?"
Io: "Io? Cosa? No!"
Signora: "Ma come no ?! L'ho vista andare davanti al cancello di casa mia e vomitare"
Io: "Eh... oh... eh"
Signora: "Ora pulisca, perfavore!"

Andammo al suo cancello, questa chiamò il figlio e si fece portare un secchio d'acqua. Io versai quest'acqua sul mio rigurgito e lo feci dissolvere nell'oblio.
Fatto questo, la signora fu soddisfatta.
Mi disse: "La capisco, sa, anch'io sono sensibile di fronte agli animali che si fanno male"
Io: "Eh sì, sa il mio gatto ha la mascella rotta"
Lei: "Eh già, è una creatura"

Non so cosa intendesse dire, comunque mi lasciò andare via, giacchè tutta la gente fuori dal veterinario mi stava guardando con sconcerto, giacchè quello che avevo fatto si stava un po' ingigantendo ("Ha CAGATO davanti al cancello di quella signora").

Poi quel gatto ebbe la giusta punizione: già che dovevamo farlo operare per fargli mettere un ferro nella mascella, gli facemmo levare pure i testicoli.

Tiè.

1 commento:

Giangio ha detto...

governa la california ora?