giovedì 29 maggio 2008

Le ortiche come mano di Dio

Molti anni fa, arrivai in montagna a Luglio, in un periodo in cui c'eravamo solo io e Giovanni. Giovanni aveva con sè il suo piccolo cugino.
In generale i bambini mi inquietano e stufano, poichè fanno domande noiose, parlano in continuazione e vogliono fare cose.

Questo bambino in particolare spingeva molto sul chiedermi cose e parlare.

Una volta me ne andavo allegro e felice in bici, quando intravidi in lontananza il cugino di Giovanni. Terrorizzato, girai la bici e fuggii.

Il buon Gesù non dovette ritenere questa azione particolarmente virtuosa, difatti all'istante la catena della bici cadde, facendomi cadere nel prato a fianco della strada.
Questo prato era un prato di ortiche.

Quando ne venni fuori, piuttosto triste e contuso, al danno si aggiunse la beffa: il cugino di Giovanni era arrivato lì ed aveva iniziato a parlare.

Solo a pensarci mi annoio.

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