mercoledì 27 maggio 2009

Una battuta

Anni fa, da bambino, conoscevo un ragazzo chiamato Davide.
Questo ragazzo diceva qualche balla, niente di grave, pero' con me diceva qualche balla toccandomi sul vivo.

In pratica mi diceva di avere un sacco di giochi fighissimi per C64 e che me li avrebbe prestati.
Tra tutti quelli di cui mi parlava, me ne ricordo uno che doveva essere di un taglialegna che va in giro a tagliare la legna (essendo un taglialegna).

La promessa era questa: lui doveva andare via una settimana, cosi' la settimana successiva mi avrebbe portato tutti i giochi.

Io attesti spasmodicamente, ma purtroppo quando arrivo' non porto' nulla.

Andai cosi' a casa sua. Fuori c'era sua zia e le dissi: "Scusi, mi puo' chiamare Davide che gli deve dare una bella battuta?"
E lei ovviamente si arrabbio' "Tutti vogliono sempre picchiarlo il mio Davide! Va via, va!"

Io l'avevi detto un po' ridendo, come scherzo, anche perche' si scherzava sempre sui casini fatti da suo nipote, ma forse si era superato un limite. Allora mi venne una idea geniale.

Dissi: "Ma no signora, ho sbagliato a parlare! Volevo dire "che gli devo dire una bella battuta!" "
E lei: "AAAAH! Capito! Davide, vieni qui che Alessandro ti deve raccontare una barzelletta!"

Sono un genio.

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