giovedì 23 aprile 2009

Perdere male

Da bambino ho fatto una valanga di sport, tutti senza successo e senza voglia. Tra questi, ricordo con piacere solo il tennis e la pallavolo.

Tra quelli piu' fallimentari di tutti, ricordo il Basket. Il Basket doveva essere un gioco molto adatto a me: sono sempre stato altissimo. Purtroppo, nel tempo in cui giocai, non imparai mai niente di quello che c'era da imparare, cosi' passavo la maggior parte del tempo a guardare la palla invece di guardare il gioco.

Ricordo la prima partita di campionato (per bambini). La nostra allenatrice non smetteva di ricordare i tempi d'oro, in cui il Muggio' (la squadra in cui giocavo) vinse il campionato. Ogni anno sperava che quella sarebbe stata la squadra buona, ma ogni anno veniva disillusa.

Ma quell'anno era abbastanza tranquilla, nonostante in squadra ci fossi io. Il mio compito era uno solo: difendere sfruttando la mia altezza.

Durante la partita toccai il pallone una volta sola e quella volta sola iniziai a dirigermi verso il canestro sbagliato.

Per il resto, il ragazzo a me assegnato per la difesa fece canestro una ventina di volte, nonostante io lo marcassi.

La partita fini' esattamente 106 a 6 per gli sfidanti. Ripeto: CENTOSEI A SEI.

Pareva che anche quell'anno la nostra allenatrice non avrebbe visto lo scudetto.
Dopo quella partita, mi venne una di quelle malattie che vengono una volta sola, mi pare la scarlattina. Dopo quella, un'altra ancora, cosi' non potei andare agli allenamenti tipo per sei mei.

Riuscii solo a fare una partita in Maggio. Stavamo vincendo, poi l'allenatrice, ormai sicura del punteggio, mi fece entrare.
Perdemmo.

Non giocai piu' a basket.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Della serie: "Le dimensioni non contano".