lunedì 9 marzo 2009

L'Emancipazione Sentimentale di Martin Braselo - Capitolo 15

“Sei stato troppo gentile con quegli uomini” disse l’uomo, di spalle “Quella gente è feccia”
“Quella gente ci ha fatto raggiungere il potere, ricordalo sempre” rispose Kiliak, appendendo il suo giubbotto all’appendino.
“No, ti sbagli” l’uomo scosse il dito “Quella gente non ha fatto nulla, perché sono stato io a portarti le informazioni di cui avevi bisogno”
“Tu hai portato le informazioni, mentre loro hanno svolto il lavoro”
L’uomo si alzò in piedi. Il suo viso era nero, così come le sue mani. Si potrebbe quindi dedurre che fosse un nero. Il suo unico occhio buono guardò in faccia Kiliak, mentre lo smeraldo infilato al posto del secondo splendeva non curante del fatto che dopotutto infilato lì non serviva a nulla.
“Immagino che da me vorrai altro, mi sbaglio?”
“Non sbagli” Kilak aprì un cassetto dalla sua scrivania, ne estrasse un plico e lo lancio all’uomo “Voglio questo”
“E perché lo dai a me?” rispose l’uomo, prendendo il plico
“Talune volte non sei molto diverso dalla mia gente, uomo nero senza nome” rispose Kiliak, sedendosi sulla sedia “Quello ti spiegherà ciò che voglio”
L’uomo aprì il plico e ne guardò il contentuto. Alzò l’occhio verso Kiliak e disse “Questo ti costerà. Ti costerà più del precedente lavoro”
“Quanto?”
“25 ghinee”

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