giovedì 18 dicembre 2008

L'Emancipazione Sentimentale di Martin Braselo - Capitoli 6 e 7

6

Entriamo con discrezione nella casa di Peter Greenhouse. Peter è un aspirante pittore e sembra che proprio in questo momento stia realizzando un’opera. Tiene le luci basse, perché la luce lo deconcentra. Non è con gli occhi che dipingerà questo quadro.
Non utilizza pennelli, perché non è con le mani che dipingerà questo quadro. Non vi sono pigmenti intorno a lui, perché non è con i colori che dipingerà questo quadro.
Ma… cos’è quella cosa che sta tirando fuori dalla tasca destra? Non si vede bene. Ah, ecco! Ecco! Ora si è girato. Forse è un pugnale, o un coltello. Ma dove se lo infila? Dove lo immerge?

Siamo stati anche troppo nella casa del signor Greenhouse, meglio andare ora.

7

“Braselo, questo caso è pungente” disse Slominski sbucciando un’arancia “Trattalo come una bella donna”
“Uhmm” Braselo era turbato. L’ultima volta che Slominski aveva detto di trattare qualcosa come una bella donna era stato il suo aspirapolvere. Grave errore.
“Slominski, non è una cosa che succhia con potenza inusitata, vero?”
“No, Braselo” rispose Slominski morsicando l’arancia “No, non lo è”
Slominksi era turbato. Forse “contrito” descrive maggiormente la sua situazione, ma Braselo non sa cosa vuol dire.
“Ieri” continuò Slominski “Un uomo si è ucciso”
“Embè?”
“Ascoltami Braselo. L’ultima volta che non mi hai ascoltato hai messo tua moglie in prigione”
“Sono dell’idea che pescando a caso nel mucchio prima o poi il colpevole spunta”
“L’avevi arrestata per produzione massiccia di droga in Colombia”
“Non si sa mai chi peschi dal mucchio”
“Basta.” Slominski si alzò in piedi e si avvicinò a Braselo “Questo caso ha la priorità su tutto”
“Va bene, capo” Braselo capì che il caso era più importante anche del ladro/mago “l’incredibile Balleroni”, che ruba la biancheria intima delle donne mentre queste la indossano, senza che queste se ne accorgano.
“Ascoltami con attenzione, con tutte le orecchie” disse Slominski “Questa notte un uomo, un tale chiamato Peter Greenhouse si è suicidato”
“E allora?”
“Temiamo che sia un suicidio rituale, per una qualche setta di un qualche Dio di una qualche religione”
“E perchè lo temete?”
“Perché prima di morire quel Greenhouse ha dipinto un quadro, che rappresenta un portale. Questo portale, secondo i nostri esperti, è importante per una qualche religione di una qualche regione del mondo”
“Questi esperti non sembrano essere molto precisi”
“Lasciali respirare, ieri Greg aveva gli esami delle medie da preparare”
“Delle medie?”
“La gioventù è il nostro futuro”
“Fammi vedere la foto” disse Braselo, sedendosi su una sedia.
“Eccola”
Braselo la analizzò con attenzione e competenza “Slominski, ma con cosa è dipinto questo quadro?”
“Con il sangue”
“Non mi sembra molto originale”
“Non è il suo sangue”
“Come sarebbe a dire che non è il suo sangue? E di chi è?”
“Non lo sappiamo. Marcus ieri stava preparando una verifica di grammatica e non ha avuto tempo per le analisi”
“E di cosa è morto questo dannato Greenhouse?”
“Sembra che il suo cuore si sia fermato, ma nonostante questo Greenhouse pare abbia lavorato ancora dieci minuti, prima di svenire”
“Non è possibile!”
“Abbi pazienza: Juan non dovrebbe aver sbagliato, proprio la settimana scorsa ha preso “dal buono all’ottimo” in una verifica sul sistema circolatorio”
“Ma un uomo può muoversi se il suo cuore è fermo?”
“Teoricamente fintanto che gli organi sono ossigenati, il corpo funziona, ma sempre teoricamente dovrebbe soffrire come un cane”
“E lui ha sofferto?”
“Non lo so, è morto”
“Abbiamo un appiglio?”
“Sulla scena abbiamo trovato questo” Slominski porse a Braselo un foglio. Era la pubblicità di uno di quei negozi che comprano oro. Questo recitava come slogan “Compro oro, pago in natura”.
“Questa è l’unica cosa che abbiamo” disse Slominski “Lo abbiamo trovato nella tasca di Greenhouse”
“Me lo farò bastare”

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