lunedì 22 dicembre 2008

Lello

Una mia amica, che chiameremo Silly, è una gran figa. Ella unisce questo suo aspetto estetico raffinato ad una peculiarità: dovendo scegliere il suo ragazzo, va a pescare sempre il più tamarro di tutti in assoluto.
Ne ricordo uno che scriveva in romanesco anche negli SMS ("Ao me sto a sfracicà la menghia, mo me ne devo annà") ed uno che girava con degli amici che mi minacciarono di picchiarmi se non la smettevo di stare vicino al loro tavolo.

Ma il migliore fu quello che vengo ora a raccontarvi.

Silly stava con questo ragazzo, ma ad un certo punto se ne stufò. Ella era in montagna con noi, mentre il suo ragazzo no, così il ragazzo venne scaricato via telefono.
Egli si struggeva da mane a sera, da sera a mane e così via in un ciclo che possiamo facilmente immaginare.
Quando il suo struggimento si fece troppo grande, egli ormai non poteva più controllarsi.
Una sera egli camminava su un marciapiede, quando incontrò dei ragazzi di colore sullo stesso marciapiede.

Ovviamente il marciapiede è troppo piccolo per tutti e due, così che si fa?
Semplice, l'ex ragazzo della mia amica estrasse LELLO.
Cioè LELLO il COLTELLO.

Questo ragazzo aveva un coltello con se. Tale coltello aveva un nome e questo nome era Lello.

Bene, lottò con questi ragazzi, causando qualche taglio e ricevendone (anche loro avevano le loro armi, probabilmente Giasone il Bastone e Cristiana la Katana).
Poi disperato, chiamò Silly per dirle quanto l'amava e raccontandole cosa era stato pronto a fare per il suo amore.

Ella probabilmente intui' che lui non era il più tamarro della compagnia: il più tamarro avrebbe detto "Va via va, che se no chiamo la compa" invece che combattere, così non si tirò indietro dalla sua decisione.
Questa storia è di vari anni fa: oggi lei è sempre una gran figa, ma le sue scelte sono più oculate.

O almeno credo.

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