martedì 12 febbraio 2008

Il signore dei Fulmini

Quando ero ridicolmente piccolo, avevo sentito che usando un ago, era possibile chiamare un fulmine durante un temporale.

Ne rimasi molto colpito e desideravo ardentemente verificare l'autenticità della cosa.
Un giorno mi accorsi che stava per scoppiare un temporale di quelli giusti: vento pazzesco, nuvole nere e rumore di tuoni.
Perfetto! Peccato non avessi un ago. Vabbè, trovai un ottimo succedaneo: un bel sasso un pochino appuntito.
Feci un cerchio nei sassi del giardino e ce lo piazzai in mezzo. Ero abbastanza fidicioso che sarebbe funzionato.

Rimasi alla finestra, nella speranza di vedere un fulmine colpire il mio sasso, ma purtroppo non funzionò.
Non mi diedi per vinto, comunque. La volta successiva provai con qualcosa di ben più alto e massiccio: una pigna.

Anche in quel caso nulla. Alla fine ebbi finalmente l'ago: lo incastonai in un albero e rimasi a guardare.
Purtroppo anche in questo caso non accadde nulla.

Il mio ultimo tentativo fu con quello che secondo me doveva essere la cosa più potente mia concepita, nell'ambito del richiamo dei fulmini: un ago strofinato contro una calamita.

Quel giorno sentii che un fulmine aveva colpito il parafulmini di Muggiò. Ne fui sommamente soddisfatto: ero certo che il mio ago magnetizzato centrasse in tutto quello.

Quelli sì che erano bei tempi.

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