martedì 23 settembre 2008

L'Emancipazione Sentimentale di Martin Braselo - Capitolo 3

Capitolo 3


La malvagità si presenta nelle spoglie più curiose: talvolta come gradasso che rompe un dente ad un ragazzino, talvolta come scopino del cesso nel culo. Queste due manifestazioni della malvagità trovano tutte corrispondenza in una sola persona, una persona che non passerebbe inosservata in mezzo ad un circo di freak, ma che potrebbe passare in mezzo ad una fiera senza essere visto da nessuno. Questo perché le persone rifuggono lo sguardo dalla malvagità pura.
Quest’uomo è Craig Tazzullo, criminale indipendente di New York.
Porta la barba lunga fino alle ginocchia, indossando una tuba alta almeno quanto lui. Questo per intimidire e turbare il prossimo con un look fuori dal tempo e dallo spazio.
La carne di quest’uomo è interamente fatta di malvagità, mentre le ossa non mostrano particolari di rilevanza.
Quella notte, Craig Tazzullo era impegnato nel sommo atto malvagio: il far ascoltare musica pop ad un cultore della musica classica.

“BASTA! PER CARITA’ DI DIO, BASTA!” gridò l’uomo legato alla sedia.
Tazzullo era seduto di fronte a lui, una mano sulla spada e l’altra sul fianco “Allora è tempo che tu mi dica dove nascondi il tuo oro”
“LE HO DETTO CHE NON HO ORO, MA SOLO DIAMANTI E PLATINO!”
Tazzullo scosse la testa “Se non parli, sarò costretto a mettere i Coldplay”
“ODDIO; IN NOME DI TUTTO CIO’ CHE E’ SANTO, NO!”
Tazzullo impugnò il disco, ma l’uomo ormai era svenuto. Perdeva sangue dal naso e respirava a fatica.
Ogni tanto, anche la malvagità può avere pietà, ma solo perché una persona viva può essere torturata, mentre una morta no.
Tazzullo uscì dalla casa, ma lasciò il colpo di grazia: Gigi D’Alessio in carne ed ossa nel congelatore. Non starò qui a spiegare il terribile effetto detonante della cosa, poiché immagino che sia chiaro a tutti.

La vita è una commistione casuale di eventi, che noi inanelliamo in una sequenza precisa e cronologicamente ordinata. Per capirci: PRIMA si nasce, POI si copula. Chiarito questo, è importante definire cosa Tazzullo intenda per vita: la vita per Tazzullo è tutto ciò che avverrà dopo che Braselo sarà morto. Tutto quello che c’è prima non è altro che la ricerca spasmodica della vita.
La vita oggi veniva cercata nei vicoli bui, dei quali Tazzullo ha fatto il suo regno. Qui lui è il sovrano, ma non ha alcuna corona. Questa è nelle mani degli Aquati, un’associazione criminale in lotta con gli eterni nemici: i Flagiati. L’ultima guerra fu tanto sanguinosa quanto nascosta: non vi fu media che ne parlò, ma i canali furono sporchi di sangue per giorni interi. Da questa guerra gli Aquati presero il potere assoluto dello stato di New York, con diritto di prelazione su qualunque atto illegale premeditato. Su tutti tranne che su Tazzullo, poichè andare contro Tazzullo significa andare contro la morte, che Tazzullo è in grado di dispensare a larghe mani.

Il vicolo nel quale si trovava Tazzullo era certo molto buio, assolutamente sporco e distintamente maleodorante. Questo non fermò Tazzullo dall’entrarci, sporcando i suoi stivali e grattando la sua tuba contro i balconi. Con pochi passi fu vicino al suo scopo: un vecchio che sosteneva di sapere tutto di tutti in città.

“Salve, Vecchio” disse Tazzullo, aprendo il suo mantello da cattivo “Oggi non ho pazienza, quindi verrò al sodo”
“Quindi chiedimi pure, Tazzullo” rispose il vecchio, senza guardare “Ma la mia parola costerà”
“I soldi non sono un problema per me, vecchio, quindi ti chiederò” rispose Tazzullo, piccato
“Poni dunque il tuo quesito, figlio di Ebenezer Tazzullo”
“Porrò dunque a te il mio infausto quesito cosicchè tu possa soddisfarlo”
“Attendo con ansia il tuo turbolento quesito”
“La soddisfazione che ne deriverà determinerà la durata della tua vita”
“Laonde per cui non vedo perchè attendere ulteriormente: ponimi il tuo regio quesito”
“Ecco che ora te lo pongo”
Tazzullo estrasse dalla tasca una chiave: una chiave perfettamente liscia e levigata. La porse al vecchio.
“So cos’è” disse il vecchio “Ti costerà 25 ghinee”
“Ho dollari con me”
“Hai detto che i soldi non erano un problema”
“Infatti non lo sono. Ponimi la tua richiesta in dollari”
“Se dici di non aver problemi di soldi, dammi 25 ghinee”
“La ghinea non è più in corso da anni!” rispose Tazzullo, avvicinando la mano alla spada
“Frena il tuo ardore, giovane Tazzullo. Se mi togli la vita, non ti potrò dire ciò che vuoi sapere, ma per dirtelo voglio 25 ghinee”

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