lunedì 9 giugno 2008

Pattume alle fiamme

Non parlo dei mesti accadimenti partenopei, ma di una cosa che per errore feci da piccolo.

Vediamo.

Una domenica estiva, mio padre fece una bella grigliata. Finita che fù, andai fuori per sollazarmi con la griglia: da piccolo ero un bambino curioso e nefasto.
In pratica prendevo un po' di cose e le buttavo nella griglia, per vedere se queste bruciavano.
In realtà la cosa che preferivo era la carta, così presi un bel giornale e lo piazzai sulla griglia.
Questo prese fuoco immediatamente, regalandomi delle vigorose fiamme, le quali durarono piuttosto poco, come di solito accade con la carta.
Finito che fù il falò, presi la carta bruciata e la buttai nella pattumiera, poichè i miei si sarebbero arrabbiati se avessero visto la carta bruciata sulla griglia.

Purtroppo, bontà mia, non mi accorsi che la carta era ancora attiva: mentre la mettevo nel pattume, un refolo di vento la riaccese.
Poco male, mi dissi: un po' d'acqua e spegnerò il fuoco.

Andai in casa e riempii un bicchiere d'acqua, ma quando uscii scoprii che le quattro fiammelle erano diventate un fastidioso fuoco.
Poco male, mi dissi: due bicchieri d'acqua spegneranno tutto.

Immaginate questa scena: ci sono fiamme alte due metri ed un bambino pirla che cerca di spegnerle con un bicchiere d'acqua.

Ad un certo punto capii che i bicchieri d'acqua che gettavo parevano non bastare, così andai a prendere un secchio, che riempii d'acqua.
Quando tornai, c'era mio padre con la pompa d'acqua che spegneva le fiamme, che avevano ormai ridotto la pattumiera ad un cumuletto di plastica macilenta e triste.

Chi non vorrebbe avere un bambino così?

1 commento:

Ale ha detto...

Quando avevo circa 9 anni o giu' di li, mi chiesi: "chissa' se questo albero prende fuoco".

Prese fuoco.