venerdì 28 marzo 2008

L'Uomo che parlava Troppo

Dicevamo...

C'era quindi questa Pamela e tutti erano desiderosi di introdursi in lei.
Niente di incredibile, dopotutto: lei stessa si vestiva per impressionare.

Una volta io, un po' di miei amici e un po' di gente che non conoscevo, andammo a casa di lei a vedere un film ("Dal tramonto all'alba"). Ricordo che lei lo propose a me ed ai miei amici. Entro breve ci trovammo in quella casa in quindici/venti persone.

Un giorno si presentò a noi "Radio". Forse il suo vero nome era Andrea, ma lo chiamerò "Radio" per non confonderlo con il mio amico Andrea.

Dicevamo: giunse a noi Radio. Questo soprannome era dovuto al fatto che Radio parlava.
Parlava sempre, initerrottamente. Per ore.
Sempre.

Spesso diceva cose senza senso, oppure raccontava cose con un senso, ma non capitate a lui.
Oppure diceva palle enormi e senza senso. Comunque parlava.

Bene, Radio si presentò a noi e disse: "Mi sono scopato Pamela".
Ovviamente io pensavo: "MA VAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA"
Però come sempre, l'ho incalzato: "Davvero? Grande!"

Non aspettava altro: "Ah sì! Me la sono scopata per 4 ore! 4 ore! Alla fine lei diceva 'Basta! Basta! Non ce la faccio più!' e io BAM!BAM!BAM! me ne fregavo e sono andato avanti finchè ho voluto. Per 4 ore"

Ovviamente tutto si rivelò facilmente una balla: in quelle 4 ore era in un locale nel quale noi la sera prima non eravamo stati.

Grande Radio.

Radio aveva anche dei pensieri filosofici molto interessanti per quanto riguarda i rapporti orali: li vedremo magari Lunedì.

Vi piaceranno.

2 commenti:

Fragola ha detto...

dopo il week-end senza caramelle haribo norvegesi ora mi tocca quello senza conoscere la filosofia dei rapporti orali... evabbè, aspetterò!

trini ha detto...

io resto della mia opinione..
qualunque cosa che superi in durata l'ora diventa noiosa..