mercoledì 5 marzo 2008

Non si gioca con i coltelli

Anni fa, vicino a casa mia c'era uno spazio appartenente al padre del mio amico Johnny.
In questo spazio, all'aperto, c'erano delle sedie di legno, un tavolo di legno e un divano.
Il tutto all'aperto.

Un giorno, un nostro amico si presentò con un bel coltello a doppio taglio, come quello di Rambo. Lui stesso l'aveva affilato, facendolo diventare un'arma temibilissima.

Tutti noi ne eravamo affascinati. Dopo averlo fatto vedere a tutti, Vic lo prese ed iniziò svogliatamente ad infilarlo nel divano.

Ad un certo punto Johnny disse: "Dallo a me, non sai nemmeno ammazzare un divano!"

Ora pensiamo la scena al rallentatore:
Vic infila il coltello nel divano
Johnny avvicina la mano
Vic sfila il coltello dal divano
Johnny brandisce il coltello, ma in quel momento non c'è l'impugnatura ma la lama
Johnny brandisce la lama

Un attimo dopo c'è sangue in ogni luogo. Johnny si tiene la mano e corre verso casa, con un taglio piuttosto profondo sul dito indice della mano destra.

La madre, vedendo la cosa, capisce subito cosa è meglio fare: prende il buon vecchio alcool denaturato (quello rosa) e lo versa copioso sulle carni straziate.
Vedendo questo, decisi di aver visto abbastanza.

Poco dopo Johnny andò all'ospedale e lì gli sistemarono la mano: il coltello gli aveva reciso il tendine del dito.

Ok, ma quand'è che questa storia fa ridere?

Beh, Johnny aveva circa 12 anni, ma questo non gli impediva di guidare.
Nonostante avesse un braccio bloccato dall'ingessatura, beh, questo non pareva impedirgli di guidare.

Il tutto era semplice: Johnny muoveva il volante con la sinistra e Vic, di fianco, utilizzava il cambio.

Che ci vuole?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sempre c'è un idiota con un coltello in mano... non sapete che i coltelli tagliano.... Madre de Dios!