lunedì 8 febbraio 2010

Terroristi

Pochi giorni prima che traslocassi da Muggiò a Rescladina, quando avevo 12 anni, andai spesso in giro con i miei compagni di scuola.

Una volta venni condotto ad un Hotel ormai chiuso, perchè era andato a fuoco. Tutto l'hotel era sprangato e non era possibile entrare in alcun modo.

Ovviamente giravano le leggende più disparate: l'incendio si era sviluppato in una stanza dove era morta una persona, oppure era stato colpito da un fulmine.

Comunque, che fosse un fantasma o meno, ovviamente noi volevamo entrare.

Così io raccolsi un grosso sasso per rompere le saldature che bloccavano il nostro ingresso, quando una macchina si fermò di fianco a noi.

"Cosa fate, ragazzi?" ci disse un signore
Noi, terrorizzati, dicemmo subito "NIENTE!"
E lui: "Tu!" ossia io "Cos'hai in mano?"

In avevo il sasso dietro la schiena, così mostrai una mano (quella senza sasso) e dissi "NIENTE!"

Lui disse "E nell'altra?"
Io, senza idee, lasciai cadere il sasso a terra. TONK!
Il sasso cadde ed io mostrai anche l'altra mano vuota
Il signore disse "E quel sasso? Occhio ragazzi, non fate cazzate"

Noi, terrorizzati che potesse essere un poliziotto, fuggimmo via.

Questa storia ci insegna che se vogliamo nascondere qualcosa, è meglio non farla vedere.

Nessun commento: