giovedì 17 settembre 2009

Ridere per non piangere

Anni fa me ne andavo in giro tutto allegro in bici con il mio amico Giovanni.
Andavamo spensierati in discesa alla sicura velocità di circa 50 Km/h, quando Giovanni prese un piccolo ostacolo e crollò a terra, scartavetrando sull'asfalto una percentuale molto elevata della sua pelle in vista.
Niente di grave, solo moltissime abrasioni qua e là, ma la madre se ne preoccupò oltremodo.

"So io cosa ci serve!" disse.
E prese l'acqua ossigenata, che come sappiamo è forse il detergente per ferite più doloroso in assoluto. Forse perchè quello che fa è bruciare tutto.

Beh, la mamma di Giovanni irrorava le sue ferite con l'acqua ossigenata e Giovanni soffriva infinitamente. Egli esprimeva questa sofferenza illimitata ridendo a crepapelle.
In pratica la madre versava l'acqua terribile sulle sue ferite sanguinanti e sulle sue carni esposte e lui rideva senza sosta, come se fosse la cosa più divertente del mondo.

Fate così: provate e sappiatemi dire.

1 commento:

Pezzottino ha detto...

Purtroppo credo che quesoi sia uno di quegli aneddoti che si godno fino i nfondo solo quando li vivi dal vero...