venerdì 21 dicembre 2007

Storie Sceme: La natività - 13

Tra poco il figlio di Dio nascerà, quindi Giuseppe si prepara con l'aiuto di un amico cerusico

"Quindi esattamente cosa succederà?"
"Dunque, Giuseppe: la prima cosa che devi fare è aprirle bene le gambe, poichè dal centro scaturirà il figlio"
"Da dove esattamente scaturirà?"
"Beh, dalla...ehmm... Hai capito, no?"
"No. Che c'è lì in mezzo?"
"Oddio, beh, c'è la fenditura dalla quale uscirà il bambino"
"Ok, chiaro, dalla fenditura"
"Dopodichè, quando il bambino sarà fuori, dovrai prenderlo e tagliargli il cordone ombelicale"
"Cosa?"
"C'è questo cordone e tu dovrai tagliarlo"
"Come? Con una falce? Con una spada?"
"No, con una forbice"
"Ok, è chiarissimo"
"Fatto questo, dovrai farlo piangere"
"Perchè?"
"Per farlo respirare"
"E come devo fare?"
"Gli dai un paio di colpetti o un pugno"
"Un pugno? Ma sei scemo? Quello è il figlio di Dio! Suo padre mi ammazzerà!"
"Ah, è vero, tu hai questo problema. Beh, allora fai così: lo metti su un slitta e lo fai scivolare per uno, due chilometri. Al fondo ci metti un saltino, in modo che salti fino a quei venti, trenta metri di altezza. Calcolerai dove atterrerà e ci metterai un materasso piuttosto spesso. A quel punto, senza pugni o schiaffi, lui piangerà e tutto sarà a posto"
"Gli tirerò un pugno"

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