giovedì 31 luglio 2008

VACANZA!!

EVVIVA!

Finalmente un po' di vacanza! Quest'anno ho pubblicato 178 aneddoti, oltre alle 23 parti de "La natività di Gesù".

Sono molto soddisfatto e credo che anche i miei visitatori lo siano :)

Dall'anno prossimo il blog si espanderà, includendo queste nuove bellissime produzioni:
- Libro del Detective Braselo in capitoli
- Fumetti del Re del Mondo (voglio disegnarli a mano ma non ho voglia di scannerizzarli: che mi consigliate?)
- Accadimenti storici
- Recensioni dei Videogiochi

Ed ovviamente gli immancabili aneddoti, le recensioni dei film agghiaccianti e le canzoni immonde.

Sono certo che queste aggiunte rinfrescheranno il blog con una ventata di novità che non potrà che farvi felici :D

Vi saluto con una canzone segnalatami dal mio amico e collega Rikk (cliccate sul link e visitate il suo sito: credo sia uno dei grafici italiani più talentuosi e con maggiore esperienza)

Eccola qui

Mi piace molto verso la fine :)

Incomprensioni

Come dicevo ieri, sono stato in Inghilterra. Io conosco l'Inglese, ma faccio ancora un po' di fatica a comprendere gli Inglesi parlare.

Tra tutte le incomprensioni, ce n'è stata una che mi ha fatto ridere più di altre.
Vediamola:

Ero al ristorante. Finito di cenare, mi si avvicina la cameriera e mi chiede:
"Can I bring you the bill, sir?" (Le porto il conto, signore?)

Purtroppo io ho capito

"Can I bring you some beer, sir?" (Le porto della birra, signore?)

Le ho risposto:
"No, no, grazie, sono a posto così"

Cioè:
"Le porto il conto?" "No, grazie"

Mi stupisco che non abbia chiamato la polizia lì dove stava :D

mercoledì 30 luglio 2008

La prima volta

L'altro giorno sono stato a Birmingham, in Inghilterra. E' stata la prima volta per me in Inghilterra.

Mentre ero in taxi, il taxista ha fatto un pochino di conversazione:
Taxi: "Lei è francese?"
Io: "No, sono Italiano"
T: "Ah, bella l'Italia. Era già stato qui in Inghilterra?"
I: "No, è la prima volta. Mi piace molto c'è un sacco di verde"

Dopo qualche minuto

T: "E' mai stato a Londra?"
I: "No, è la prima volta che vengo qui in Inghilterra"
T: "Ah, capisco. Non è come qui, lì è come Milano"
I: "Capisco"

Dopo qualche minuto

T: "Guardi, qui di fianco c'è il nostro castello. L'hai mai visto da dentro?"
I: "No, è la prima volta che vengo in Inghilterra"
T: "Ah, capisco. E' molto bello!"

Credo fosse una delle manifestazioni del famoso umorismo inglese.

sabato 26 luglio 2008

Assenza + Vacanze

Ciao a tutti!

L'Estate si appropinqua, quindi come tutti quanti, anche il blog va in vacanza.
Vediamo le modalità:
Il 28 ed il 29 non ci saranno aggiornamenti poichè non sono in Italia.
Il 30 ed il 31 ci saranno i regolari post, dopodichè il blog entrerà in vacanza e riaprirà ancora più massicciò il giorno 8 Settembre.

Ci sono molte novità in vista per l'anno nuovo: non solo aneddoti, ma la pubblicazione in capitoli del libro sul detective Braselo (vi piacerà :D ), eventi storici inquietanti, commenti sull'attualità, e quant'altro.
Stavo valutando l'idea di riprendere a disegnare i fumetti agghiaccianti che facevo quando facevo l'università :D
Ovviamente sono omini stilizzati: io mica so disegnare.

Pensavo di riprendere quelli sul Re del Mondo: ve lo spiego.

In questa realtà inventata, il mondo è governato da un unico Re. Questo Re è un monarca assoluto ed ha potere di vita e di morte sui suoi sudditi.

Immagino che già starete intuendo che questo Re non sarà esattamente la persona più intelligente che si sia seduta su di un trono.
Vedremo le storie di lui e del suo paggio, chiamato "Paggio". Vedremo le peripezie nel cercare moglie ed il suo rapporto con la stampa.

Non potrà che piacervi :D

venerdì 25 luglio 2008

L'Imperatore (con figura di merda)

Qualche anno fa avevo un gatto. Questo gatto era la creatura più combattiva e desiderosa di potere ch'io abbia mai visto.

Non credo esistesse un singolo gatto nella zona che non abbia assaggiato le sue unghie, così come non credo esista una singola gatta nella mia zona che non abbia avuto un figlio da lui.

Egli, più di ogni altra cosa, faceva "Il meglio della vita" secondo la dottrina di Conan:
Tale: "Conan, cos'è il meglio della vita?"
Conan: "Schiacciare i nemici, inseguirli mentre fuggono e ascoltare i lamenti delle femmine"



Il mio gatto faceva questo ogni volta che poteva, considerando ogni gatto un suo diretto nemico.

Questo ovviamente non faceva bene al suo fisico: più di una volta arrivò a casa con lacerazioni su tutto il corpo. Una volta si presentò con un'unghia quasi divelta, spargendo sangue sul pavimento, sui muri e dovunque potesse.

E qui viene la storia su quel gatto.

Una volta questo animale se ne stette via un paio di giorni. Quando tornò, tornò completamente devastato, con ferite su tutto il corpo ed il viso.
La prima cosa che volle fare fu mangiare, ma mia madre disse: "No, no, tu vieni dal veterinario all'istante"

Il veterinario sentenziò che non poteva essere stata una zuffa:
"Deve essere stato investito"
Mamma: "Ma come?"
Vet: "Vede, ha tutti i denti a sinistra rotti ed in più ha la mascella rotta"
Io: "La mascella rotta?"
Vet: "Eh sì, guardi"

Il veterinario mi fece vedere che l'osso della mascella si muoveva.
Io dissi: "Eh già"

E TRIC! Svenni.

Ripresomi, il veterinario mi fece accomodare fuori.

Una volta fuori, però, non mi sentivo particolarmente bene, anzi, avevo una nausea mostruosa.
Così andai un po' appartato, vicino ad un cancello di una casa, e lì vomitai allegro.

Ben rinfrancato tornai al veterinario. Ed è qui che accade la cosa che ancora oggi se ci penso mi imbarazza.

Una signora mi disse: "Ma scusi, ma lei ha vomitato di fronte a casa mia?"
Io: "Io? Cosa? No!"
Signora: "Ma come no ?! L'ho vista andare davanti al cancello di casa mia e vomitare"
Io: "Eh... oh... eh"
Signora: "Ora pulisca, perfavore!"

Andammo al suo cancello, questa chiamò il figlio e si fece portare un secchio d'acqua. Io versai quest'acqua sul mio rigurgito e lo feci dissolvere nell'oblio.
Fatto questo, la signora fu soddisfatta.
Mi disse: "La capisco, sa, anch'io sono sensibile di fronte agli animali che si fanno male"
Io: "Eh sì, sa il mio gatto ha la mascella rotta"
Lei: "Eh già, è una creatura"

Non so cosa intendesse dire, comunque mi lasciò andare via, giacchè tutta la gente fuori dal veterinario mi stava guardando con sconcerto, giacchè quello che avevo fatto si stava un po' ingigantendo ("Ha CAGATO davanti al cancello di quella signora").

Poi quel gatto ebbe la giusta punizione: già che dovevamo farlo operare per fargli mettere un ferro nella mascella, gli facemmo levare pure i testicoli.

Tiè.

giovedì 24 luglio 2008

Il falò dell'amore

Per molti anni, io ed i miei amici della montagna abbiamo fatto un falò il 10 agosto, per vedere le stelle cadenti e passare una serata divertente all'aperto.

In realtà la motivazione vera era questa: prima del 10 agosto i ragazzi e le ragazze della compagnia si conoscono, si valutano e decidono. Arrivato il 10 agosto, le coppie si compongono.

In pratica, invece di aspettare l'opportunità giusta per provarci con una tipa, si aspetta il 10 agosto che lì si va tranquilli.

Durante questi falò avvennero varie cose, vediamo qualche esempio:
- Un anno il nostro amico Vico ci provò con Fra, ma ella aveva già deciso per Marco. Vico, colpito sul vivo, si riempì di limoncello e capitolò molto presto, trovandosi a rigurgitare mentre Fra si baciava con Marco, che cercava nel frattanto di riempirsi di birra.
Quello stesso anno, c'era molte teorie su chi piacesse alla Fra: con lei ci provarono Vico ed Edo (un altro nostro amico) ma tutti sapevano che non ci sarebbe stata, poichè molti erano convinti che a lei piacessi io. In realtà a lei piaceva solo Marco, ma nessuno aveva capito.

- Un altro anno, il mio amico Enry disse ad una nostra amica (una, tra l'altro, con due imperiose e strabordanti mammelle) di amarla. In passato erano già stati assieme, ma in quel momento ella non parve interessata.
Egli ne rimase colpito, così iniziò a riempirsi di alcool. Intorno alle cinque del mattino si mise su una piccola innalzatura del terreno, guardò l'orizzonte e gridò:

"AAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!"

Poi scese.

Il giorno dopo non ricordava nulla, e credo andasse bene così :D

mercoledì 23 luglio 2008

Le donne ed i difetti

Qualche anno fa suonavo in un gruppo con due ragazze, come avevo detto in passato.

Una volta, dissi alla cantante (molto carina (Questo qui di fianco è un link, cliccatelo!) ) la seguente frase:

"Dal vivo, bisogna sempre evidenziare le parti migliori di sè, in modo che l'occhio caschi su quelle piuttosto che sulle parti meno buone. Ad esempio, nel tuo caso io evidenzierei molto il seno ed il viso, mentre non porrei troppo accento sui fianchi ed il deretano"

Per almeno un mesetto le due ragazze, coalizzate contro di me, si comportarono in maniera strana, tipo:

Io: "Dovremmo fare questa cosa"
Ragazze: "Va bene, anche perchè... "
Io: "Cosa?"
Ragazze: "No niente"
Io: "Ma c'è qualcosa che non va?"
Ragazze: "Non so, dimmelo tu"
Io: "Non saprei... no, tutto a posto"
Ragazze: "Sì sì, tutto a posto. Certo"
Io: "Ma cosa succede?"
Ragazze: "Niente"

Credo che niente rompa le balle come DUE ragazze coalizzate contro di te per delle banalità.

martedì 22 luglio 2008

Musica descrittiva

Qualche anno fa, ero con i miei amici in montagna, intento nel non fare niente. Ad un certo punto uno disse : "Dai, andiamo su alle funivie"

E andammo. Io mi portai dietro il mio stereo, così, tanto per. Una volta arrivati, Marta (una mia amica di quel periodo) mi disse "Dai, accendi lo stereo".

Lo accesi: c'era "Bullet ride" degli In Flames e tutti parvero felici.

Qualche giorno dopo andammo a Barmasc, uno dei comuni più alti della Val D'Ayas. Da lassù le montagne non nascondono molto cielo, mostrandolo quasi per intiero, in una suggestiva cornice di piante e (talune volte) animali.

I miei amici dissero: "Dai, accendi lo stereo". Lo accesi e c'era "Satellites and Astronauts" degli In Flames.

Un altro giorno era il compleanno di "Ringhio" (Roger, da leggere alla Francese). Eravamo a casa sua e qualcuno accese lo stereo: partì un brano, che non conoscevo.
Comunque erano gli In Flames.

Questi In Flames vanno bene da tutte le parti :D

lunedì 21 luglio 2008

L'acquisto del Wii (parte 2)

Il mio acquisto del Wii fu travagliato.

Dopo la faccenda dell'incidente che ho raccontato nel link sopra, ero abbastanza rattristato.
Solo una cosa avrebbe potuto sollevarmi: l'acquisto del Wii.

Così, il giorno dopo quello funesto dell'incidente, andai con il mio amico Massimo alla ricerca del Wii.

Fu una ricerca estenuante: andavo dai negozianti e questi mi ridevano il faccia. Solo al Gamestop di Rescaldina un commesso mi disse che nel negozio di fronte ne avevano una.

Mi ci gettai: andai subito alla sezione Nintendo per valutare e acquistare.
Nella loro vetrina c'erano una pletora di DS e

Signore e Signori

Un Wii.


Io mi gettati sul commesso e gli dissi:
"Avete un Wii?"
E lui: "No, sono finiti"
Io: "Ma come? Ce n'è uno nella bacheca!"
Lui: "Eh ma è da esposizione"
Io: "Ma è lì! Me lo dia, è lì!"
Lui: "Ma non ci sono nemmeno i cavi!"
Io: "Ma me lo dia! E' lì! Me lo dia!"

Il commesso, avendo capito che quello che aveva di fronte era un fuckin' nerd, si girò e fece finta che io non esistevo più, dando retta ad altri clienti meno nerd.

Ancora non lo avevo comprato, il dannato Wii.

Gesù doveva essere adirato con me.

venerdì 18 luglio 2008

Recensioni : Pink Flamingos

Sono in difficoltà. Questo film è uscito dalla mente deforme di John Waters ed è un film in cui il disgusto è una cosa bella e positiva. Diciamo che ci si potrebbe basare una relazione.

In questo film c'è Divine, un travestito obeso e brutto noto al mondo con il titolo di "Persona più schifosa vivente" (The Filthiest person alive).

Questo titolo pare però essere molto ambito, difatti i coniugi Marble vogliono rivendicarlo.
D'altronde loro fanno questo lavoro: rapiscono donne, le fanno inseminare dal figlio (nel modo a lui preferito), le fanno partorire, ne vendono il figlio alle coppie che non possono avere figli, ammazzano la ragazza e ne rapiscono un'altra.
Ovviamente, con questo lavoro, a ben donde possono dire di voler rivendicare il titolo di Divine.

Purtroppo per loro, Divine e la sua famiglia si sono meritati il titolo sul campo e dimostreranno che non è stato a caso.

Vediamo qualche scena:

La signora Marble fa un colloquio alla povera signora Sandstone


Punto chiave:
Signora Sandstone: "Cosa farò ora?"
Miss Marble: "Può anche mangiare merda, o mangiare ciò che vuole, o fare ciò che vuole, ma questo non vuol dire che mi importi"


Divine ed il figlio leccano tutto, allo scopo di corrompere tutta la casa


Festa di Compleanno:

Il giorno in cui è uscito il Wii

Il Wii uscì un paio d'anni fa, nel weekend della Madonna a dicembre.
In tale week end io mi trovavo in montagna, a riposarmi e poco altro.

Avevo studiato tutto per bene: sarei sceso nel primo pomeriggio, mi sarei recato alla Auchan e l'avrei comprato.
Così feci: alle 14 chiusi la casa, salii in macchina e partii.

Tutto procedeva nel migliore dei modi: gli orari erano rispettati e tutto sembrava a posto.
Giacchè sto scrivendo questo post, capirete che l'idilliaca situazione non durerà ancora per molto.

Difatti, in autostrada c'era un po' di traffico. Ero partito presto apposta, giacchè l'anno prima avevo fatto una coda pazzesca.
Ad un certo punto ero in una galleria, quando davanti a me inchiodarono.

Quelli davanti a me fecero un piccolo tamponamento a catena (3 veicoli), mentre io pensai "AHAHAHAHA! Io sì che sono furbo!" E girai secco a destra. Purtroppo la mia macchina non è una formula 1 e perse aderenza sul di dietro, andando a sbattere contro il muro della galleria.
Non pago, il fato decise di punire la mia arroganza facendo collidere anche il davanti della macchina.
Questa strisciò per un po' e poi si fermò.

Ovviamente non partiva più.
Piuttosto contrito chiamai il 113: non rispondeva nessuno.
Cosicchè chiamai il 118:
Operatore:"Pronto?"
Io: "Pronto, salve, ho fatto un incidente in una gallerai dopo Pont St. Martin"
O: "Ah capisco. Ci sono feriti?"
I: "No, credo di no"
O: "Allora perchè chiama noi? Chiami il 113"
I: "Ho provato ma non risponde nessuno"
O: "Non è possibile! Provi ora"

Chiamai il 113 e risposero: mi avrebbero mandato qualcuno.
Ero piuttosto turbato: il danno alla macchina pareva grossino. In realtà la mia preoccupazione era da tutt'altra parte: guardavo l'orologio. Erano le 15:30.

Se fossero venuti a prendermi, sarei riuscito ad arrivare a casa in tempo per prendere il Wii.

Dopo un po' arrivò un tale con un camioncino, ma non riusciva a trainare la macchina perchè la ruota non girava più, così presto sarebbe arrivato un carro attrezzi.
Erano le 16. Dannazione.

Intanto dietro di me si era formata una coda che non finiva più: la gente mi passava di fianco e mi diceva parole di conforto, come "COGLIONE!".
Io non mi preoccupavo di loro: mi preoccupava l'ora. Dovevo arrivare a casa prima delle 22, o la Auchan avrebbe chiuso e non avrei potuto comprare il Wii.

Arrivò il carro attrezzi e tirò su la mia macchina. Purtroppo non fu un processo molto semplice: il disco del frenno della ruota davanti si era spezzato in due e si era infilato nel cerchio della ruota.
Il soccorritore dovette prendere un bel martellone e spaccare tutto.
Io dissi: "Stia attento col martello"
E lui: "Beh, tanto qui è tutto distrutto"

Parole di speranza per un basso costo di riparazione.

Quest'uomo mi portò nella più vicina officina, a Strambino.
Erano le 17.

Chiamai mia madre per dirle dove venire a prendermi.
Feci due conti: per arrivare lì sarebbe servita almeno un'ora, per tornare un'altra.
Al massimo alle 19:30 sarei stato a casa, pronto all'acquisto.

Feci passare il tempo girando nella zona: non c'era niente. L'officina era nel mezzo del nulla supremo. Di fronte c'era un benzinaio, ma in tutte le altre direzioni c'erano campi e boschi. Avrei apprezzato di più questo posto, se non fosse che la mia macchina aveva una ruota praticamente divelta e c'erano 3 gradi sotto zero, in rapida discesa.
Dopo due ore mia madre mi chiamo: "Ale, mi sono persa"
Io: "Ma come? Vieni in montagna da vent'anni!"
Lei: "Eh, ma ho pensato che bisognasse uscire blablablabla"

Alle 20 mia madre arrivò a prendermi.

Andava male, ma non malissimo: ora in un'oretta saremmo stati a casa e sarei potuto andare a comprare il Wii.

Purtroppo Gesù mi punì con il traffico. Come dicevo prima, ero partito presto per evitare il traffico del rietro, ma ormai era tardi.
Alle 22 arrivai a casa. Corsi alla Auchan, ma ormai era chiusa.

Questa storia vuole essere una lezione per tutti noi:
Se vogliamo qualcosa, facciamo come fanno tutti i nerd del mondo: mettiamoci in fila una settimana prima davanti al negozio, così saremo certi che non faremo incidenti stradali.

giovedì 17 luglio 2008

Serate pregne

Qualche anno fa, in vacanza, andai con Johnny al Minière, un locale di Antagnod oggi chiuso.

Ad un certo punto venne li Johnny con un mano un boccale di birra da un litro pieno di Long Island.
Egli, sorseggiando il suo litro di alcool, mi disse "Ale, conosci qualche tipa! Vai da quella lì!"

Io ci andai e le dissi "Ciao! Io sono Alessandro!"
Ella mi disse "Ciao! Io sono Sheila!"
Ci stringemmo la mano e me ne andai.

Johnny non fu contento: desiderava che la conoscessi di più, così tornai lì, ma ella era già andata via.
Pochi istanti dopo la vidi insieme a dei miei amici, intenta a vomitare.

Pensai che non doveva essere il caso di andare lì a conoscerla meglio.
Verso la fine della serata, mi sentii tirare i capelli.
Mi girai e c'era una tipa bruttina che non avevo mai visto. Mi disse: "Non devi essere così triste!"
Ed io le dissi: "Come?"
E lei: "Devi essere allegro! Che musica ascolti?"
Io: "Metal, in generale"
E lei: "Io ascolto solo punk!" E se ne andò.

Antagnod non ha nulla da invidiare a Rimini.

mercoledì 16 luglio 2008

La propria moglie

Recentemente il capo di un mio amico si è sposato.
Giacchè si è sposato in Chiesa, ha seguito il corso che la Chiesa organizza per spiegare come condurre la vita matrimoniale (La loro esperienza coi Borgia è encomiabile).

Il prete disse: "Per una settimana non potrete unirvi con la vostra futura moglie"
E lui: "Ma con chi? Con la mia?"
Il prete: "E con quale altra scusi?"

Dopotutto il prete deve essere preciso, altrimenti un uomo si guarda bene dal giacere con la propria moglie, ma con quella degli altri tutto è lecito.

Come d'altronde Papa Borgia ci ha insegnato a fare :D

martedì 15 luglio 2008

Come deve essere la tua ragazza?

Una volta, coi miei amici della montagna, si discuteva di come deve essere la propria ragazza.

Tutti noi avevamo varie idee: per me in primo luogo doveva piacermi esteticamente (altrimenti vabbè, se non mi piace si parte subito male :D ), magari dovevano piacerle i videogiochi e non doveva rompermi le scatole in continuazione. Questo ultimo appunto era stato aggiunto notando come mia sorella trattava il suo povero ragazzo.

Per altri invece doveva essere una a cui piaceva viaggiare, doveva avere i capelli neri lisci, doveva essere una che ascolta death metal e così via.

Mauro aveva una sola richiesta, che venne espressa come consiglio:

"Ragazzi, se vi cercate una ragazza, l'importante è che sia troia"
Noi: "Cioè?"
Lui: "Tipo Pamela Anderson: quella vuole scopare tutto il giorno e se una volta suo marito non c'è, quando torna si ritrova la casa piena di gente che se la scopa"

E' bello avere conoscenze altolocate.

lunedì 14 luglio 2008

Area

Quando iniziammo la terza superiore, la nostra prof. di Italiano decise di valutare la magnitudine del nostro vocabolario.

Per valutare, decise di fare un bel test: scrivere una frase che contenga delle parole da lei decise.

Tra queste ne ricordo due: "ANELARE", l'unica che non conoscevo, ed "AREA".
Anelo a raccontarvi della seconda parola.

Io scrissi questa frase:
"L'area del quadrato è lato al quadrato"

Un mio compagno, invece, decise di scrivere qualcosa di meno formale:
"Le previsioni del tempo hanno detto che ci sarà molta area nel pomeriggio"

La prof non rimase contenta del nostro vocabolario.

venerdì 11 luglio 2008

Legnano la notte

Una volta me la giravo per il centro di Legnano con Pao e parlavamo di varie cose.
Ad un certo punto stavamo parlando di Max Biaggi, quando vedo che Pao si gira verso un ragazzo e gli dice:
"Cos'hai detto?"
E questo "Cosa?"
Pao: "Cosa hai detto?"
Lui: "Max Biaggi"
Pao: "E allora?"
Lui: "Guarda che se faccio una telefonata, qui arrivano un sacco di persone che vi ammazzano di botte"
Pao: "Chiama, chiama, che vediamo"
Lui: "Guarda che chiamo"
Pao: "Sì, ciao va, chiama tutti, va"
Lui: "Andate va, che vi è andata bene che non ho chiamato"

Poi io Max Biaggi neanche sapevo chi fosse :D

giovedì 10 luglio 2008

I miei amici visti da fuori

Tanti anni fa, in montagna, fondamentalmente uscivo con due compagnie.
Una era la solita, quella con Andrea, Mauro, Johnny e così via.

L'altra era invece composta da Giovanni (il mio vicino di casa) e tanti suoi amici.

La differenza tra le due compagnie era la radice sociale: i secondi erano mediamente molto più ricchi dei primi.
Quindi, in genere, i genitori dei secondi provavano repulsione per i primi :D

Da qui capiremo quello che sto per scrivere.

Una volta (il giorno del mio compleanno, se non ricordo male) Giovanni aveva ricevuto 50.000 lire (una cifra che ai tempi era pantagruelica) e con questi soldi in tasca aveva iniziato ad andarsene in giro.
Probabilmente li perse e quando lo disse alla madre, ella si convinse che fossero stati i miei amici.
Mi chiese moltissime volte se erano stati i miei amici, ed io sempre a dire di "NO!" però ella non si convinceva.

Così io ed i miei amici andammo in giro in bici gridando "QUALCUNO HA TROVATO CINQUANTAMILA LIRE??" Ovviamente nessuno rispose.

Un'altra volta, ero a casa di Giovanni a giocare col Super Nintendo, quando sua madre mi prese in disparte e mi chiese "Ale, ma i tuoi amici si spinellano?"

Io dissi di no (non ricordo se mentii o meno), ma ella ovviamente non si convinse.
Ovviamente gli amici ricchi non è che fossero gli esempi di virtù migliori possibili, anzi, però vabbè :D

Quando sarò Re del Mondo queste cose cambieranno :D

mercoledì 9 luglio 2008

L'aspetto estetico inganna

Anni fa, me ne stavo con i miei amici a non fare niente in un parcheggio di un centro commerciale chiuso.
Cioè, io non facevo niente, mentre i miei amici si fumavano una bella cannona.
Non che voglia fare il santerellino: semplicemente non ho mai fumato perchè la trovo una cosa disgustosa, quindi men che meno mi sono mai fumato una canna.

Dicevo, i miei amici si fumavano una canna.

Ad un certo punto scatta il panico: una volante dei carabinieri irrompe nel parcheggio. Subito i miei amici gettano la canna giù per delle scale, mentre i carabinieri zompano giù dalla loro macchina e corrono verso di noi.

Ovviamente vollero perquisire qualcuno e scelsero quello più cencioso e sordido: io.
A quei tempi avevo i capelli lunghissimi, una barba inquietante (a volte, ma in quel caso sì) e giravo con un giobbotto bianco-giallo ripieno di cazzate.

La perquisizione fu divertente: dal mio giubbotto vennero estratti infiniti fogli di carta che sponsorizzavano di tutto, un walkman, un paio di cassette, dei sassi, delle caramelle e della sabbia.

I carabinieri dovettero andarsene scornati: avevano capito di aver sbagliato persona.

Questo è un appello a tutti i carabinieri: quando volete perquisire qualcuno, puntate su quello più elegante e vestito meglio. State certi che lì troverete di tutto :D

martedì 8 luglio 2008

Il maglione bianco non s'ha da mettere

Un paio d'anni fa, il 10 agosto, io ed i miei amici passammo la serata sotto dei portici a Periasc. Ad un certo punto giunse un ragazzo, chiedendo se avevamo visto il suo maglione bianco. Cercammo un po' in giro ma non lo trovammo, così il ragazzo se ne andò.

Tutti noi ritenevamo che la faccenda fosse finita, ma così non era.

Il giorno dopo, questo ragazzo mi intercettò al Valhalla, un locale di Antagnod. Egli mi disse:
"Comunque di sicuro l'avete preso voi il maglione"
Io: "No, non c'era nessun maglione"
Lui: "Sì, certo. Comunque, va bene, ok, l'avete preso. Non provate però ad indossarlo, perchè se vi vedo in giro con quel maglione vi ammazzo"
Io: "Non succederà, visto che non l'abbiamo preso"
Lui: "Ok, non mettetevelo se no vi ammazzo. Dillo ai tuoi amici del cazzo che non devono metterselo"
Inizio ad alterarmi: "No, no. I miei amici non sono 'del cazzo'. Non abbiamo preso il tuo maglione"
E lui, guardandomi dritto negli occhi: "No, i tuoi amici sono del cazzo. Hai qualcosa da dire?"
Io: "Ma cosa siamo? Tipo i pitbull che il primo che distoglie lo sguardo ha perso? Ecco, ho distolto lo sguardo. Hai vinto"
Lui: "Non mettetevi quel maglione o vi ammazzo"
Io: "Sarà facile, visto che il tuo maglione non l'abbiamo preso"

Non ho mai più visto nè lui nè il suo maglione bianco.
Questa storia ci insegna che non bisogna prendere niente mai in giro: si rischia la morte :D

lunedì 7 luglio 2008

Ragazzi insistenti

Qualche anno fa, giravo col mio amico Pao per il centro di Busto, in tarda serata.

Ad un certo punto si avvicinarono dei ragazzini. Questi ragazzini erano assai giovani (non credo avessero 18 anni) ed in media erano alti 40 centimetri meno di me.

Dicevo, questi ragazzini si avvicinarono e ci dissero:
"Ragazzi, vendete del fumo?"
E noi: "No, non fumiamo nemmeno"
Loro: "Eddai! Vendeteci del fumo"
Noi: "Non ne abbiamo, sul serio"
Loro: "Eeeeeh dai! Impossibile! Volete tenervelo tutto per voi!"
Pao scherzò: "Sì, vogliamo tenercelo tutto per noi!"
Un ragazzino decise di voler fare il duro: "Ah! Quindi non è vero che non l'avevate! Ma ci state prendendo in giro?"
Io, stufo della situazione, sorridendo dissi: "Sì, vi stiamo prendendo in giro"
Diciamo che con quella frase avevo dato in messaggio del tipo "Ci state importunando e non ci fate la minima paura, anzi, ci fate ridere"
La realtà era un po' diversa: non ero certo intimorito, ma volevo chiudere in fretta questa pantomima.
Uno dei ragazzi, visibilmente spaventato, disse "Dai, andiamo, non hanno niente. Ciao!"
Ci salutarono e se ne andarono.

In generale, in passato, ho avuto a che fare con molti bulletti, ma in genere ho vinto facendo così: lui mi minaccia con i pugni ma io gli faccio intuire che se iniziamo a fare a botte, non sarà lui a vincere. Così in genere il bulletto scappa via minacciando chissà cosa e stop.

Mi sa che questa strategia intimidatoria funziona per il fatto che sono sempre stato alto almeno 30 centimetri più della media :D

venerdì 4 luglio 2008

Nel parco di Monza ci sono i ciclisti

Quando ero bambino, talune volte andavo al parco di Monza in bicicletta, con mio padre e mia sorella (quella grande).

Una volta stavamo percorrendo un viale, quando io decisi che stavamo andando piano, così diedi un paio di possenti pedalate e mi portai avanti. In quel momento sentii mia sorella dire "Ale! Attento!"

Non feci in tempo a fare niente: subito volai a terra, collidendo il suolo direttamente con il mio santo visino.
Mi stavo per rialzare, quando TRIC! qualcosa mi rischiacciò a terra. Stavo per rialzarmi di nuovo, ma TRIC! qualcos'altro mi ri-rischiacciò a terra.

Ecco quello che accadde: dei ragazzi stavano facendo una gara in bici, quando io mi ci ero trovato in mezzo. Il primo mi aveva travolto, mentre il secondo ed il terzo mi erano passati bellamente sopra.

Mio padre ovviamente non prese bene la cosa e giacchè, come abbiamo visto, non è uno che si limita nell'esprimersi, riversò su quei ragazzi tutto il suo sdegno, tirando in causa tutta la famiglia di Gesù.

Dopo aver redarguito i ragazzi, mio padre mi chiese: "Come stai?" ed io: "Bene!"
Diciamo che in effetti non mi ero fatto niente, cioè, niente rispetto a questo (E' Darkman, per chi non lo sapesse), però mi ero praticamente grattato via la pelle dalla metà sinistra della faccia.

Ci volle un mesetto prima che il mio corpo riparasse tutto quanto (non è rimasto neanche un segno, tranquilli), quindi moltissimi miei amici e conoscenti videro la mia faccia scorticata e talune volte pensarono chissà che cosa.
Vediamo:

- (maestra delle elementari): Bambini, Alessandro è così perchè ha frenato la bicicletta con la faccia.
- (Mia cugina): Mio Dio, ma cosa ti è successo? (Io): Sono caduto
- (Un tale): Ti sei bruciato con una fiamma ossidrica?
- (bambino alla madre): Mamma, quel bambino ha l'AIDS?

Poi piano piano tutte le croste andarono via senza lasciare il benchè minimo segno, tranne un particolare: la mattina, quando mi svegliavo, l'occhio sinistro rimaneva un pochino più chiuso del destro, ma dopo mezz'ora tutto tornava normale.
Questo particolare è rimasto per una decina d'anni, ma ora anche lui è scomparso.

Quando anche l'ultima crosta si staccò, ne fui assai felice. Non sapevo che entro pochi mesi sarebbero arrivate le fantastiche fratture ossee, ma ne parleremo lunedì :)

giovedì 3 luglio 2008

Il ginecologo e suo figlio

Alle medie, in terza, la nostra scuola prevedeva una serie di incontri con un ginecologo, per farci educazione sessuale.

Il primo incontro venne fatto con un ginecologo molto anziano, che ci fece ridere tantissimo con tante belle battute.
Ad un certo punto ci parlava degli aborti spontanei.
Disse: "Talune volte può capitare che il feto muoia. In quel caso va rimosso, poichè potrebbe dare problemi alla madre. Purtroppo una volta a mia moglie è successo, ma io lo porto sempre con me"

Ed estrasse una boccetta, con dentro un piccolo feto rinsecchito. Questa boccetta venne fatta passare a tutta la classe: io notai che il braccino si era rotto e vagava per la boccetta.
Personalmente la cosa non mi aveva fatto nè caldo nè freddo, ma poi venni a sapere che invece alcuni miei compagni lo avevano trovato ripugnante.

Questo gesto non doveva essere stato particolarmente apprezzato alla scuola, giacchè successivamente venne un altro ginecologo.

Dopotutto se si passano cinquanta anni della propria vita ad osservare vagine tutti i giorni, posso capire che alla fine qualcosa nel cervello venga meno.

mercoledì 2 luglio 2008

La suggellazione dell'Amore

Qualche anno fa, una mia amica, che chiameremo Fra, stava con un mio amico, Marco.
Tutto andava bene e procedeva con gioia, tranne per un particolare: Marco non voleva avere rapporti sessuali con Fra.

Perchè? I motivi erano svariati, ma uno di questi era che ella aveva 16 anni e lui 20.

Ella si struggeva assai, giacchè a stento riusciva a comprendere questi motivi e desiderava inverosì essere posseduta.

Per farvi capire il suo stato, una volta ella mi disse: "Ale, ma è normale masturbarsi in continuazione?"
Io, diplomaticamente, le risposi: "Beh, non credo ci sia nulla di male, fintanto che durante la giornata tu riesca a trovare tempo anche per dell'altro"
Quella sera, in preda ai fumi dell'alcool, appese al muro di casa dei fogli con scritto su frasi di grande profondità, come ad esempio "CHIAVAMI!".

Questo accadeva a Natale, ma ora spostiamoci all'Estate.
Un giorno arrivai a casa di Marco, appena dopo pranzo. Bussai, ma niuno rispose.
I suoi vicini, i signori Baricco, mi dissero: "Entra da giù! Giù la porta è aperta!"
Seguendo i consigli dei vicini, entrai dalla porta di sotto, salii le scale e mi sedetti sul divano.

Pochi minuti dopo arrivò Marco, in accappatoio. Mi disse: "Ale, ma che ci fai qui?"
Ed io: "I tuoi vicini mi hanno detto di entrare"
Lui: "Vabbè. Aspetta un secondo che arrivo"

Pochi istanti dopo spuntò Fra e dal suo smagliante sorriso capii: Il suo struggimento era terminato.

Citerò, per chiudere, uno di quei foglietti che Fra attaccò al muro:
"Donne, fate la cosa giusta: DATELA!"

martedì 1 luglio 2008

Recensioni: Killer Klowns from Outer Space

In questo film ci sono degli alieni che arrivano sulla Terra per portarsi via un po' di persone e mangiarsele.

E chi sono, i Visitors? No, i Clown, anzi, i Klown. Ci sono questi clown che girano con delle pistole che imbozzolano la gente nello zucchero filato, oppure li ammazzano e basta, tanto per divertirsi.

Tutto il loro armamentario è ovviamente in tema clownesco.

Il film, di per sè, avrebbe un senso, se non fosse per gli alieni clown e tante altre cose di cui è stupido cercare una ragione. Ciò che colpisce è la totale assenza di autoironia: è tutto serissimo :D

Da segnalare comunque il buon make up ed i discreti effetti: dopo tutto sono stati curati da Fantasy II, che si era già occupata di Terminator.

Verzuni

Qualche tempo fa, un mio amico era solito loggarsi su CAM4 (un sito di donne che si spogliano davanti alla Webcam) con il nome di "Verzuni".

Verzuni era un personaggio spregevole, che parlava sempre e comunque in Italiano, incurante del fatto che la donna di turno capisse o meno.

Una volta, questa pareva essere Italiana. Mentre si levava i vestiti, scrisse:
"Vi piaccio?"

Verzuni rispose: "Certo che sei proprio una brutta troia"
E lei: "Mi piace quando mi trattano male"
E Verzuni: "Sei proprio una brutta troia"

Un'altra volta c'era una di queste che stava troppo a cincischiare, così Verzuni sbottò: "Allora! Sono qui col cazzo in mano e non ti sei ancora tolta le mutande!"

Purtroppo ora CAM4 richiede un login completo, con indirizzo mail e tutto quanto, così Verzuni è stato consegnato all'oblio.

Non credo mancherà a niuno.